mercoledì 31 marzo 2010

Le elezioni regionali 2010 a Legnaro





Allora da dove cominciamo?
Il baffuto Conte del PDL cede il passo al suo collega di partito Leo Padrin per una trentina di voti, chissà come ci si sente ad aver scommesso sul cavallo sbagliato. I nostri legnaresi pidiellini avevano puntato tutto sul pediatra del nostro futuro, ora in regione avranno ancora chi li ascolterà?
Per la Lega tutto come da copione: con 1300 voti sono il primo partito anche a Legnaro. Ora la gente nutre grosse aspettative nei confronti di questa compagine politica. I leghisti legnaresi avrebbero dunque più di qualcuno che li ascolterebbe in regione, peccato che non abbiano neppure un rappresentante in consiglio comunale.
Un raffronto con le Europee del giugno scorso fa notare la perdita del PDL che dal 30,12% passa al 25,27%. La Lega ovviamente guadagna passando dal 27,03 al 33,22, un punto percentuale lo guadagna anche il Pd che dal 17,83 passa al 18,91, il resto ve lo verificate da soli perchè è tardi. Sostanzialmente la perdita del PDL viene tutta assorbita dalla Lega che recinta i voti all'interno della coalizione. Sul campo quindi rimane un PDL in crisi sempre più dipendente dalla Lega e un Pd legato al palo incapace di una vera reazione. Con 700 votanti in meno rispetto a solo 9 mesi fa, vien da dire che l'elettore un tempo democristiano si lascia tentare dalle lusinghe destra per poi annichilirsi di fronte alla TV preferendo non votare, ritenendo la cosa inutile e forse anche un po' dannosa.
Rimane per me da sottolineare il 3,72% del Movimento 5 Stelle: 169 legnaresi hanno deciso di votare la lista di beppegrillo.it senza baracchini domenicali, senza manifesti, faccioni, pieghevoli, fotine, escort, liste sbagliate, bertolasi vari e chi più ne ha più ne metta. Un voto di protesta? Forse per alcuni, sicuramente non per me. Chi degli altri 168 volesse cominciare a parlare di politica qui a Legnaro si faccia sentire presto.

Saluti verdi Davide

2 commenti:

Fabrizio Stivanello ha detto...

Le occasioni mancate e le scelte sbagliate si pagano. Da Veltroni in poi. Sopratutto se c'è il sospetto che questo iter continui (vedi le ultime dichiarazioni di Dalema e Walter sul presidenzialismo).
Non penso che il risultato elettorale sia stato frutto solo di una maggiore capacità di propaganda, ma anche della scelta dei rappresentanti e della chiarezza delle proprie idee. Non mi riferisco al veneto (non vorrei urtare la sensibilità di qualcuno). Pensiamo alla Bresso (appunto), a De luca e al tentativo di escludere Vendola con i soliti meccanismi che ormai sanno di marcio.

Tornando a Legnaro, concordo che i 169 non sono voti di protesta ma probabilmente di chi cercava un cambiamento sia nel merito delle proposte che nel metodo di partecipazione dei cittadini alla vita politica. Non so prevederne il futuro, ma sicuramente si tratta di una buona idea, per chi vuole coglierla.

Davide Bianchini ha detto...

Il centro sinistra ha fallito e questa è l'ennesima prova. Ancora una volta i meccanismi marci di partito hanno prevalso sulle richieste dei cittadini in tema di legalità, trasparenza e disinteresse. Il politico di professione non dice quello che pensa, ma quello che lo porta a essere rieletto. Il partito, in quanto somma di politici di professione, fa lo stersso. Peccato che così facendo lasci voti per strada, senza più mirare in alto si accontenta di quelli che bastano alla sua sopravvivenza. Il Movimento 5 stelle è solo all'inizio di un percorso, una bella idea che ho intenzione di cogliere.