martedì 29 luglio 2008






Cari internauti vi prego di visitare i links sopra riportati e di farvi un'idea della qualità dei vari siti.
Noterete la sostanziale somiglianza di forma, noterete anche differenze di contenuto.
Lo so che richiede un po' di tempo, ma alla fine del tour vi prego di  esprimere un giudizio partecipando al sondaggio qui a fianco.
Nei commenti a questo post potreste  argomentare la vostra scelta, anche in maniera anonima.
Saluti Davide

domenica 27 luglio 2008

Scusate non immaginavo.


Sapevo che qualche incazzatura sarebbe venuta,  ma non ho mai inteso offendere o svilire il buon operato di nessuno ne tanto meno chiudere il dialogo peraltro mai aperto.
Ho scelto il blog come metodo di diffusione del pensiero in quanto lo ritengo un mezzo altamente democratico infatti offre la possibilità a chiunque di commentare liberamente. 
Io, in oltre, fin quando sarà possibile offrirò la possibilità di pubblicare in prima pagina qualsiasi scritto purchè firmato e a tema.
Se il dono dell'eloquenza non è stato distribuito a tutti in egual misura, sono sicuro che non ci sono analfabeti fra le fila di coloro che si sentono offesi dai miei post. So bene per esperienza diretta, che mettere per iscritto il proprio pensiero è faticoso, ma può essere fatto con i tempi e i modi propri di ciascuno  e una volta pubblicato l'articolo godrà della stessa visibilità di tutti gli altri.
Secondo me esporsi rappresenta una novità, un modo nuovo di rapportarsi alle istituzioni e agli altri in generale, non più dall'alto al basso, ma alla pari in entrambe le direzioni. 
Smettete di sentirvi offesi, partecipate allegramente e con leggerezza.
Saluti Davide 

giovedì 24 luglio 2008

UNIRE I COMUNI?!!???


Il testo unico che regolamenta gli enti locali incentiva fortemente l'accorpamento di più comuni così da rendere più efficiente la gestione dell'ente stesso. Per fare un esempio, se Saonara, Polverara e Legnaro avessero un solo sindaco, una sola giunta, un solo consiglio, si risparmierebbero molti soldi di indennità di funzione. Rendendosi conto che far rinunciare alle sedie alla maggior parte di chi ci governa è impresa impossibile, c'è chi sostiene che bisognerebbe cominciare in maniera soft, partendo dai servizi. Quando, in una cena, proposi questo tema a un consigliere di maggioranza, scuotendo fortemente la testa in senso negativo mi disse che era impossibile, improponibile.

Vi invito a visitare il sito apartitico dell' www.anci.it

Vi propongo quest'ansa che riporta il pensiero di un responsabile dell'associazione dei comuni italiani:


''Ai piccoli comuni italiani serve una politica chiara, stabile nel tempo e coerente tra Stato e
Regioni, a sostegno della cooperazione intercomunale, attraverso le Unioni di Comuni che, ad oggi, sono ormai 290, per circa 1.400 Comuni rappresentati e 4.400.000 cittadini amministrati''.
E' quanto chiede Mauro Guerra, Coordinatore nazionale di Anci-Unioni di Comuni.
''Il sistema della Pubblica amministrazione locale - rileva Guerra - ha bisogno di semplificazione, razionalizzazione e adeguatezza attraverso la gestione associata di funzioni da
parte dei piccoli e piccolissimi Comuni''. A fronte di cio', prosegue, ''chiediamo che su ciascun territorio sia promosso un solo ente polifunzionale, tendenzialmente generalista, per
l'esercizio associato delle funzioni comunali, seguendo le specifiche dell'Unione, definite dagli statuti comunali e su ambiti stabiliti dai Comuni stessi, attraverso percorsi di riordino e concertati con Regioni e Province''. Un fermo 'no' invece a ''a fusioni coatte o accorpamenti forzosi di piccoli Comuni''. Occorre quindi mettere mano, conclude Guerra, ''a una riforma organica, seria e coraggiosa, evitando, con iniziative urgenti, che nel frattempo si moltiplichino le normative regionali, aumentando i contrasti tra normativa statale e regionali''.


Saluti Davide

lunedì 21 luglio 2008

Regole di questo blog


Ho già pubblicato in passato le regole di questo blog, ma visto che i lettori diventano sempre di più ho intenzione di ribadire alcuni concetti:
  1. In questo blog si parla principalmente di Legnaro (politica, persone, eventi...)
  2. Chiunque lo desideri può scrivere un post "principale".
  3.  Oltre che alla buona educazione e al rispetto delle leggi, è richiesta solamente la firma.
  4. Per scrivere un post "principale" bisogna mandarmi per email (davide_bianchini@alice.it) il testo.
  5. I commenti ai post sono liberi e lo rimarranno fino a quando non sentirò l'esigenza di mediarli (spero mai!!)
  6.  Varie ed eventuali verranno lungo il cammino, siate qui  come a casa vostra.
Se non si fosse capito questo è un invito ad esprimere le vostre idee, magari le vostre folgorazioni. Limito l'argomento a Legnaro per non essere dispersivo: oggi occorre concentrarsi su cose concrete, magari piccole, ma sicuramente efficaci.
A presto Davide

sabato 19 luglio 2008

Dal coordinatore del circolo del PD di Legnaro

Eccezionalmente pubblico un commento direttamente come post in quanto a scriverlo è il coordinatore del circolo del PD di Legnaro, spero che questo possa aiutare anche i più pigri e timidi di noi a prendere parte alla discussione. Ciao  


Caro Davide ,

                        sono da sempre convinto che prima di tirare conclusioni su fatti e avvenimenti sia necessario analizzare e distinguere le cose in base al contesto in cui si svolgono.

Proprio per questo nel mentre condivido alcune delle tue riflessioni sull’incontro di martedì 15 luglio non posso condividere la tua asserzione secondo la quale non vi sarebbe distinzione tra popolo della libertà e partito democratico.

Credo, come molti cittadini, di aver maturato progressivamente l’idea che la provincia sia un Ente del quale si  può fare sicuramente a meno, ma detto questo non si può non osservare che gli attuali amministratori della provincia di Padova (tutti appartenenti ai partiti del centro destra ) con il loro comportamento abbiano fortemente contribuito a estendere e rafforzare tale idea.

Da questo punto vista l’incontro di martedì scorso è stato positivo e ci ha consentito di capire che i tempi per l’eliminazione delle province non saranno sicuramente brevi.

Realisticamente dunque bisogna prendere atto che nella prossima primavera vi saranno le elezioni per la nomina del presidente della provincia e dei componenti il consiglio provinciale ed è sperabile e auspicabile che dopo 12 anni di centro destra via sia un cambiamento a favore del centro sinistra.

Trovo dunque naturale che il Partito Democratico faccia tutto quello che può per tentare di vincere le elezioni provinciali.

Detto questo condivido le tue perplessità intorno al fatto che per vincere le elezioni sia necessario mettere in cambio idee e proposte innovative.

Il punto di maggiore insoddisfazione è che i consiglieri provinciali presenti non hanno dato dimostrazione di tale attitudine lasciando nell’uditorio l’impressione di essere in qualche modo compartecipi del cattivo funzionamento dell’amministrazione provinciale.

E’ stato invece positivo che dal dibattito sia arrivata la richiesta di un confronto sulle cose che la provincia può fare per migliorare le condizioni di vita dei cittadini.

E’ auspicabile pertanto che il Partito Democratico affronti la fase di definizione del programma elettorale in modo nuovo  provando anche a sperimentare modi nuovi nella scelta dei candidati.

 

                                                                                                Simone Meggiolaro

                                                                                                Coordinatore Circolo PD di Legnaro

 

giovedì 17 luglio 2008

Nuovo Partito Democratico


Metti che stai aspettando le pizze davanti la sala De Andrè. Metti che Gianni Masiero, che ha appena aperto la sala, ti chiami e ti dica che da li a poco si sarebbe tenuta la riunione provinciale del nuovo Partito Democratico. Che fai? Io ho mangiato le pizze con la mia famiglia e mi sono incamminato fino a lì spinto dalla curiosità di capire cosa si fa in una riunione come quella.
Arrivo che naturalmente è già cominciato tutto. In cattedra ci sono alcuni consiglieri provinciali eletti fra le file del PD. Parlano di strade, grandi opere, "GRA" (grande raccordo anulare); ma anche di assetto idrico e altre amenità. Spicca fra tutti il  barbuto professore già sindaco di Piove di Sacco,  che esordisce dicendo che non farà mai più in consigliere provinciale. Ammettono tutti assieme che le province sono inutili, che andrebbe riformato l'ordinamento, che per spendere un euro in lavori pubblici ne devono spendere 2 per mantenere la struttura: insomma bisogna fare la prossima campagna elettorale per vincere contro il dilagare della destra. Dopo gli interventi del pubblico ( fin troppo paziente per conto mio), chiude la discussione il giovane segretario provinciale del PD. Un po' di parole ben ordinate per ribadire il concetto che l'importante è vincere le elezioni di aprile in quanto primo test elettorale dopo la grande sconfitta. L'ordine è puntare su personalità di spicco e se possibile di aprire il dialogo con la sinistra, ma anche con il centro e perchè no, anche con la lega. Aggiungo io che "forza nuova" cerca amici, anche "progetto nord est" di Panto è aperto a nuove esperienze. Io però butterei giù le carte e corteggerei l'incorteggiabile: mutande in testa chiederei di salire là dove nessuno ammetterà mai di voler salire:il carrozzone di forza Italia. 
Dal pubblico si avvicendano voci che parlano di cose molto differenti. La delusione del vecchio compagno che non riconosce più in nessuno l'entusiasmo di un tempo, la critica del giovane militante che nota come la destra comunichi meglio della sinistra; uno chiede inutilmente delucidazioni sulla linea del partito in merito ai rifiuti. 
Tutto ciò è imbarazzante!!!!!!!!
Non c'è più nessuna visione del mondo (mia moglie dice:Weltanschauung), nessuna teoria filosofica che aiuti le persone a decidere, discutere e battersi. La destra vuole fare una strada, la sinistra propone un trenino, per la destra il GRA passa attraverso certi territori, per la sinistra in altri. Se destra e sinistra si scontrano sul come fare le cose e non su cosa fare: qual'è la differenza fra i due schieramenti? Se si parla di quantità ( un carcere-due carceri, tre corsie-due corsie, 10 carabinieri-5 carabinieri) in quale principio si differenziano i due sfidanti? 
Tutte brave persone, sia chiaro, ma non rappresentano più un'alternativa: sono facce della stessa medaglia invidiose l'una dei successi dell'altra. 
E se ci schierassimo contro la produzione di rifiuti anzichè discutere su quale metodo di smaltimento adottare? Se incentivassimo le aziende a occuparsi del trasporto dei propri dipendenti anzichè lasciare che ogniuno si rechi a lavoro come meglio può? Se promuovessimo l'agricoltura di prossimità non mangeremmo con meno soldi e più freschezza, con meno tir provenienti da Pachino e meno sacchetti di plastica da smaltire? 
Tempo fa Nanni Moretti urlava a D'Alema di dire qualcosa di sinistra: oggi mi chiedo se sia possibile dire qualcosa di diverso!
Saluti Davide

P.S.
Al giovane segretario: a Due Carrare avete perso perchè la destra ha preso più voti di voi e non perchè il PdCI ha preso 400 voti: non è elegante ne logicamente corretto addossare la sconfitta a un altro perdente. 

Al barbuto professore: lamentarsi che l'impianto di differenziazione dei rifiuti non si paga perchè non ci sono abbastanza rifiuti è diventare come il becchino che si lamenta per il calo di lavoro: porta male.


giovedì 10 luglio 2008

I nostri soldi: bilancio 2007


Ieri sera si è concluso il consiglio comunale iniziato mercoledì scorso. D'altronde due mesi senza vedersi hanno provocato un accumulo di argomenti tali da far parlare il solito consigliere Negrato per almeno 3 ore senza sosta. Azzardo una proposta: e se si tenesse più spesso? L'assessore Parpagiola è rimasto assente tutte e due le sere, mentre l'assessore Pasqualotto e il consigliere Conte solo la seconda. La verità è che non si è visto alcuna differenza: se restassero a casa anche le prossime volte si potrebbe risparmiare il loro gettone di presenza e organizzare altre belle feste per i giovani legnaresi.

L'inizio non è stato male e si è incentrato sul botta e risposta fra minoranze e assessore ai lavori pubblici Masiero. L'acqua dalla piazza del paese quando piove forte non la leva nessuno! 400.000 euro per qualche metro di tubi, calcoli millimetrici su altimetrie e pendenze, ma nulla, l'acqua tende a permanere la dove è caduta. Possibile che da oltre 20 anni si assiste allo stesso fenomeno idrico e non si possa fare nulla? L'assessore Masiero, in un istante di lucidità, si lascia andare all'unico commento degno di citazione: " fra ufficio dei lavori pubblici e ufficio edilizia privata ci dovrebbe essere più collaborazione!" Ora la questione è : ma se a dirlo è l'assessore, chi può intervenire a colmare questa lacuna? Se la persona chiamata a dirigere e orientare gli uffici è la prima ad ammettere la sua impotenza cosa si può fare? E' come se il prete si lamentasse con i parrocchiani perchè sono finite le particole. 
Il clou comunque è avvenuto attorno all'approvazione del bilancio consuntivo 2007: ossia quei numeri che indicano tutte le entrate e tutte le uscite "veramente" verificatesi durante l'anno. Quanti soldi e per cosa. Ai piedi di tutte quelle cifre c'è la differenza fra quanto incassato e quanto speso: sono stati avanzati più di 700.000 euro. Una cifra da capogiro se si pensa che l'intero bilancio supera di poco i 4 milioni di euro. Non vi tedio con considerazioni numerologiche, ma vi invito a pensare a quanti servizi per la gente si sarebbero potuti organizzare: a quanti sfalci d'erba, quanti cinema all'aperto, a quante case popolari, aiuti a indigenti, libri per la biblioteca...non continuo perchè la vostra fantasia è sicuramente in grado di immaginare ogni possibile impiego intelligente.
Ho finalmente capito perchè la maggioranza no parla ai consigli comunali: subodorano che è meglio non esporsi con idee personali.
Faccio l'esempio di Oregio Catelan Ivano assessore al bilancio. 
L'avanzo di 700.000 e più euro lo chiama "risultato" lasciando però intendere la positività intrinseca di questa parola, sostiene che  avanzare soldi è un bene, poi afferma che è impossibile non avanzare soldi a causa delle leggi attuali, prosegue sventolando il Sole 24 ore dove si annuncia che quasi 2000 comuni italiani su 8000 totali è in rosso, cioè ha il bilancio sotto lo zero (ma non aveva appena detto che era impossibile non avanzare). 
L'idea è che il comune debba fare utili come una qualsiasi azienda. Spero di non apparire troppo presuntuoso spiegando che: il comune NON è un'azienda, l'avanzo è la dimensione di quanto NON è stato fatto per i cittadini, ogni euro non speso è  stato pagato dalla gente con le tasse.  Tasse che a Legnaro sono fra le più alte di tutti i comuni limitrofi. 
L'attuale amministrazione ha incassato tutto e restituito nulla! o quasi. Una specie di Robin Hood arteriosclerotico che una volta prelevato dalle tasche dei ricchi si è dimenticato dove ha nascosto il bottino. 
Mi ricordo di quando tempo fa l'assessore Oregio ha tristemente affermato che il comune di Legnaro è quello della Saccisica che riceve meno soldi di tutti da parte dello stato! Ma mi domando: cosa ne farebbe, visto che quelli dei legnaresi se li tiene in tasca! 
Ogni assessore dovrebbe sapere perchè non si è riuscito a spendere tutti i soldi. Nessun assessore parla di fronte al consiglio. Ogni volta che qualcuno è costretto a dire qualcosa addossa la colpa agli uffici, alle leggi dello stato a qualche strana entità. Vorrei ricordare che su 8000 comuni italiani ce ne sono centinaia di fantastici dai quali trarre esempio e che l'affermazione del solito assessore "non siamo i peggiori" è un insulto alla sua stessa maggioranza che con passione dovrebbe tendere verso l'eccellenza dei migliori e non consolarsi con il penultimo posto in classifica. La mediocrità è il male della nostra pubblica amministrazione.
Regola 1: tendere all'eccellenza.

Saluti Davide

venerdì 4 luglio 2008

Consiglio comunale del 9 luglio 2008


Accorrete gente accorrete!!!
Mercoledì prossimo 9 luglio ci sarà il nuovo consiglio comunale. All'ordine del giorno oltre la solita variante del piano regolatore c'è un punto INTERESSANTISSIMO: si approva il bilancio del 2007, ossia si dovrebbe spiegare perchè non (ripeto NON) sono stati spesi più di 700.000 euro. Ossia l'assessore al bilancio e in fila tutti gli altri assessori, ognuno per la sua area di competenza, dovrebbero dimostrare l'impossibilità di spendere tutti quei soldi così come pianificato. Un po' di avanzo potrebbe essere considerato fisiologico: stanzio 100.000 euro per la caldaia nuova, ne spendo 90.000 avanzo 10.000 euro. Ma quanti errori di valutazione sono stati commessi? perchè?
Altra questione che con malizia mi pongo: ma gli assessori sono al corrente di quanto il loro settore ha avanzato e perchè.
Se si va dal sindaco con qualche richiesta l'unica risposta che si ottiene è che non ci sono soldi per fare nulla: salvo poi avanzarne una quantità industriale. 
Ora che ci sono mi chiedo: come verranno impiegati? 
Se volessero farci un favore potrebbero rispondere pubblicamente al prossimo consiglio, ma visto che è loro preciso dovere farlo se ne staranno zitti zitti come sempre.
Io quando compro qualcosa decido sempre prima quanto spenderò, poi la commessa avvenente, il capriccio del momento o per chissà quale altro motivo spendo sempre di più: il comune di Legnaro, tenuto dal senso stesso delle sue funzioni a spendere il denaro di tutti avanza una montagna di soldi: quali servizi avrebbe dovuto erogare e non ha erogato? quale opera doveva ultimare e non ha ultimato. Con 700.000 euro si può almeno tenere aperta l'anagrafe un pomeriggio a settimana? con 700.000 euro all'anno di mutuo che piscina si potrebbe costruire per i legnaresi? 
Accorrere gente accorrete, venite ad ascoltare quello che non hanno da dire.
Ciao Davide 

mercoledì 2 luglio 2008

Poia, legnarese comunista.




Legnaro è la gente che ci abita. Lo scorrere delle persone attraverso le sue strade rende l'insieme disordinato e francamente brutto delle sue case un posto vivo: un posto dove si può risiedere tutta la vita. E' il caso di Antonio Zago, altrimenti noto al grande pubblico come "Poia". Ho imparato che l'età è meglio non scriverla anche se è facile intuire che di candeline sulla torta bisogna accenderne un bel po'. 
Poia, ha comperato, allevato e macellato polli per decenni, ma non è per questo che ha il soprannome che si ritrova. Poia è un termine dialettale che indica la Poiana, rapace diffuso in europa e anche dalle nostre parti. Antonio da ragazzino era veloce come un uccello rapace, correva più forte degli altri fino a meritare il soprannome che lo ha accompagnato fino a oggi. 
" Ti dighe Poia e te vedarè che tuti me conose".  
Poia è comunista, una fede la sua, radicata dentro le ossa: un credo che viene da lontano. Fin da quando, giovane esplosivo, si schierò con i partigiani per la lotta di liberazione dal nazifascismo; mi è stato raccontato l'aneddoto secondo il quale Poia doveva morire impiccato davanti la chiesa di Legnaro per mano dei fascisti, ma forse il prete, la mamma o più verosimilmente tutti i famigliari e amici, intervenuti all'esecuzione lo liberarono trascinandolo via dalla morte certa.
Chi di noi è disposto a farsi impiccare pur di esprimere le proprie idee? Secondo me alcune  scelte di chi ci governa  sono prese perchè sanno che di Poia non ce ne sono più!
 Il passato e le nostre tradizioni ci insegnano che è possibile prendere parte attiva alle decisioni che ci riguardano, si può uscire dall'anestesia che ci intorpidisce. 
Poia partecipava al funerale in chiesa dei compagni con la bandiera del partito, in prima fila: ci tiene a far sapere che dava del tu al prete poichè per lui non era altro che un uomo (ricordatevi che allora il prete era forse di più che un sindaco) .  Dai gesti, dai toni accesi di alcuni momenti si capisce che si ha a che fare con un uomo dal temperamento deciso e coinvolgente: uno che non passa mai inosservato.
Dai ricordi infantili di Poia ho raccolto l'immagine di una Legnaro piena di casoni ( oltre cento mi ha detto): immaginate di vivere senza corrente, con il tetto di paglia, l'acqua un po' torbida del pozzo distante da casa. Secondo voi a chi assomigliavamo di più: agli zingari, o ai norvegesi?Non erano disposti a schiera, ma si trovavano un po' qua e un po' la, talvolta isolati in mezzo i campi. Gli spazi  sociali erano la chiesa e il bar, il patronato e il tavolo per la briscola. Tutti, in tempi diversi, con finalità diverse frequentavano questi luoghi. E oggi? Noi? Nonostante non ci sia più la minaccia della corda al collo ci rintaniamo in casa, borbottiamo soli di fronte la televisione. Si può fare di più! 
Regola 1: rivalutare il nostro passato.  Saluti Davide.


Domani, 3 luglio nella sede del partito democratico ( che è anche quella della CGIL a fianco della fioreria Palazzin, in statale) si discute dei punti all'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale previsto per il 9 luglio sera. Non è richiesto il tesseramento, ne l'adesione a nessun ideale sarebbe già tanto esserci magari anche solo per una birra alla fine della serata. Tanto lo so che non fanno niente in televisione!