sabato 23 gennaio 2016

Un'idea creativa e originale. Dipingere le serrande dei negozi!

Le serrande dipinte non sono pubblicità. E si pensa all'arte contro il degrado


Ho letto l'articolo qui sotto e lo unisco idealmente alla proposta del Gruppo Arte 90 di Legnaro di dipingere alcune panchine pubbliche di Legnaro.
Le trovo entrambe delle idee bellissime capaci di valorizzare gli spazi comuni e contribuire al benessere della nostra comunità. Potrebbero diventare anche motivo di attrazione e caratterizzare potentemente il nostro comune nei confronti di tutti gli altri dei dintorni.
Immagino la domenica legnarese con tutte le serrande abbassate: colori e creatività. Spazi inutilizzati che diventano approdo per l'arte arricchendo  la collettività.
L'amministrazione comunale può impegnarsi in questo senso senza dover impiegare ingenti risorse economiche.
Saluti Davide

L'articolo su questo link
Le serrande dei negozi dipinte non sono pubblicità. Pertanto l'imposta sulla pubblicità non va pagata. Lo ha messo nero su bianco la Giunta comunale, approvando una delibera che chiarisce la posizione dell'Amministrazione comunale in tema di applicazione dei regolamenti "per l'applicazione dell'imposta sulla pubblicità e per l'effettuazione del servizio delle pubbliche affissioni" e "per la collocazione delle insegne di esercizio, dei cartelli pubblicitari, delle tende solari, degli altri mezzi pubblicitari".
Di recente erano infatti emersi dubbi, nei casi di utilizzo della serranda come superficie per disegni o decorazioni, visibili al pubblico nei momenti di chiusura dell'esercizio commerciale, sull'identificazione di essi come messaggi pubblicitari soggetti all'imposta comunale sulla pubblicità. Con questa delibera l'Amministrazione intende chiarire che le serrande non rientrano di per sé tra i mezzi pubblicitari, e pertanto non si applica l'imposta  di  pubblicità  in caso di decorazioni o disegni o altri tipi di illustrazioni diverse da loghi, nomi o scritte riconducibili al concetto di
insegna o messaggio pubblicitario. 

“Abbiamo preso una decisione di buon senso – dichiarano la vicesindaco Silvia Giannini e Matteo Lepore, assessore Economia e promozione della Città  -  un'opera  d'arte  sopra  una  serranda  di  un  negozio non è una pubblicità. Ora partiranno una serie di progetti speciali per coordinare la valorizzazione di alcune zone in accordo con i commercianti e gli artigiani del posto. Partiamo dalla Bolognina”.
SERRANDE ARTISTICHE CONTRO IL DEGRADO. Il Segretario Cinzia Barbieri soddisfatto: “Accolta la richiesta che avevamo avanzato dopo che un nostro associato era stato sanzionato”. La confederazione degli artigiani torna a ribadire che "abbellire l’esterno dell’impresa può essere un efficace contrasto al degrado". Come? 
“Uno dei mezzi per contrastare il degrado che colpisce le imprese, in particolare le scritte e gli ‘scarabocchi’ che imbrattano le serrande – spiega Cinzia Barbieri – può essere proprio l’idea di farle dipingere da artisti. Una nostra impresa associata aveva percorso questa strada, ma aveva ricevuto un avviso di accertamento per il mancato pagamento dell’imposta sulla pubblicità, in quanto il disegno sulla serranda era stato interpretato come pubblicità. Il nostro ufficio delle politiche fiscali si è confrontato col Comune su questa materia, un confronto positivo che ha portato alla delibera adottata”.
Cna pensa già a come muoversi. "Si può partire da questa delibera – conclude Barbieri – per ragionare su come estendere tra le imprese la possibilità di fare dipingere artisticamente le proprie serrande. Cna si attiverà per proporre progetti sia artistici che tecnici, coinvolgendo nostri artigiani artisti e aziende che producono vernici speciali. Progetti da proporre agli imprenditori interessati a contrastare il degrado ed a migliorare l’immagine urbana della zona, partendo dalla propria serranda”.



lunedì 18 gennaio 2016

Perchè il blog non parla di Don Lucio?

Ad alcuni appare paradossale che in questo blog, che si chiama Vivo a Legnaro, non si parli del Parroco passato agli onori della cronaca per essersi appropriato indebitamente dei soldi di un lascito testamentario rivolto ai poveri.
Apparirà anche paradossale, ma è una scelta di cui mi assumo ogni responsabilità per i seguenti motivi.
Primo: il caso è ben seguito da, in ordine sparso, il Vescono, un Pubblico Ministero, alcuni Giudici, i Carabinieri, il Sindaco, il Consiglio Pastorale, la Rai, Fininvest, Le Iene, Tg Regionale, Il Mattino di Padova, il Gazzettino, il Corriere del Veneto, TV7, radio Maria e non ultimi i partenti del testatore. Non credo si possa aggiungere nulla se non dicendo banalità e/o cattiverie. 
Secondo: per discutere a proposito della vicenda bisognerebbe che, sia chi parla/scrive che chi ascolta/legge, avessero tutti letto il testamento, unico documento indispensabile per non friggere l'aria.
Terzo: la vicenda umana del prete, se da una parte mi fa ridere a crepapelle, dall'altra la trovo infinitamente triste. Il diritto penale dello stato e quello canonico avranno il loro giusto corso, ma non mi piace la pubblica lapidazione, nemmeno se virtuale. 
Quarto: la Parrocchia è un ente composto da molte persone. La stragrande maggioranza di queste si impegna, lavora, si assume responsabilità...senza alcun compenso, in maniera assolutamente disinteressata e altruista. Alimentare sospetti, sparlare senza cognizione di causa, accusare questa e quella persona, ridicolizzare la figura del parroco... mortifica e offende.
In ultima analisi, politicamente, non trovo ci sia niente da dire. Per me gli unici titolati a discorrere della vicenda sono i poveri di Legnaro, ai quali è stato tolto il denaro, e coloro che vivono la parrocchia in prima persona un "pochino" di più di chi si limita a presenziare qualche volta a messa o ad accompagnare i figli a catechismo.
Per tutto quello che ho avuto da dire fino ad oggi ho trovato giusta collocazione spazio-temporale nel tempo del caffè al bar.

Saluti Davide 

lunedì 4 gennaio 2016

L'articolo mancante della lista Per Legnaro



Nell'ultimo notiziario comunale mancava all'appello l'articolo del gruppo consigliare Per Legnaro. Rimangono oscuri i motivi per cui non sia stato pubblicato. E' molto interessante! Ve lo ripropongo integralmente così come pubblicato nella pagina Facebook della lista stessa. Buona lettura.

DI SEGUITO L'ARTICOLO NON APPARSO NELL' ULTIMO NOTIZIARIO COMUNALE.
Tutto bene a Legnaro?
Il proprietario della perequata denominata "Primavera" in via Orsaretto chiede al Comune danni per circa 600.000 euro. L'Amministrazione ha nominato un difensore per le udienze che ci saranno; i tempi si prospettano lunghi ma il Sindaco si dice sicuro di vincere la causa perchè già in possesso di una sentenza favorevole del Tar e della Corte dei Conti. Glielo auguriamo, ma soprattutto ce lo auguriamo, perchè in caso di perdita della stessa il costo sarà a carico dei cittadini.
I fatti risalgono alla prima Amministrazione Bettini (inizio anni 2000) con un piano regolatore che prevedeva in Via Orsaretto una grande area edilizia, in zona agricola, vincolata per anni dall’Università di Agraria. In cambio, nella fase di lottizzazione il/i proprietari/o avrebbe dovuto costruire una strada che dalla rotatoria di Agripolis in via Orsaretto, attraverso la campagna, sarebbe dovuta sbucare in via Trieste, come alternativa all'attraversamento del ns centro storico.
Poi iniziati i lavori di urbanizzazione qualcosa deve essere andato storto perché il cantiere si è fermato ed è ancora oggi in evidente degrado. Il proprietario dell'area ha fatto le proprie mosse al Tar e al Consiglio di Stato e sembra abbia perso. Il caposettore all'Urbanistica ed Edilizia del tempo è stato prima declassato e dopo poco tempo ha ottenuto il trasferimento in altro Comune. 
Invece l'Assessore all'Urbanistica sempre di quell'epoca non è stato ricandidato alla successiva tornata elettorale. Mah!! Si dovrebbe dire, visto che non è stato chiarito cosa fosse successo. 
Però ora questa citazione danni al Comune per 600.000 euro circa. E' forse "pazzo" il ricorrente visto l'esito dei precedenti giudizi? Certo è che l'Amministrazione dovrà dare delle spiegazioni visto che nell’attuale giunta almeno 3 (Sindaco ed Assessori) erano in carica già allora. Speriamo bene.
Ma segnaliamo un altro fatto, molto più recente e di cui abbiamo chiesto pubblicamente in Consiglio Comunale spiegazioni al Sindaco.
Da qualche mese l'area denominata ex Guglielmi a sud della Corte Benedettina è recintata da pannelli coperti da vistose scritte: “Progetto Casanova”. Non mettiamo in dubbio la qualità degli interventi che verranno fatti in quell'area, compreso il recupero della casa coloniale. Però spulciando le carte (delibere, atti catastali) abbiamo “scoperto” che uno dei proprietari di quell'area risulta essere un ex Assessore. 
Niente di strano sembrerebbe, solo che questo Assessore diventa comproprietario dell’area meno di due mesi dopo il Consiglio Comunale del 17 magio 2015 che approvava quell’intervento.
Regole di comportamento degli Amministratori e Consiglieri vietano di votare e partecipare alle discussioni se si è in conflitto di interesse. Per questo abbiamo interpellato con atto ufficiale il Sindaco perché chiarisca tempi e ruoli e se esista questo conflitto.
Ma poi un altro fatto “strano”: che lo stesso acquisti in via Battisti un lotto di 17 (diciassette) metri quadri sul quale gravita una capacità edificatoria di ben 545 metri cubi (non è un errore, sono proprio 545 mc). "Ragionevolmente" per evitare di costruire un edificio di una sola stanza per circa 10 piani di altezza, il ns ex ottiene di trasferire questa cubatura nell'area Casanova, assieme ad altri 1000 metri cubi che ottiene di portare da un'area edificabile in via Garibaldi, anche questa da lui approvata. L’area edificatoria risulta alla fine capace di 11000 mc.
Ad oggi, nel momento che scriviamo l'articolo, non abbiamo ancora avuto risposta dalla Giunta ma è ns intenzione andare fino in fondo.
Il Consigliere Collesei Lorenzino presenta nel Consiglio Comunale del 9 novembre le proprie dimissioni. Nessun fatto strano ma solo un avvicendamento con un giovane, Elia Bozzolan, fra i più votati della lista Per Legnaro. Sarà per Elia un modo per acquisire esperienza sia nelle Commissioni che nei Consigli Comunali.
Auguri per le prossime festività 
Consiglieri lista Per Legnaro

Saluti Davide