lunedì 18 gennaio 2016

Perchè il blog non parla di Don Lucio?

Ad alcuni appare paradossale che in questo blog, che si chiama Vivo a Legnaro, non si parli del Parroco passato agli onori della cronaca per essersi appropriato indebitamente dei soldi di un lascito testamentario rivolto ai poveri.
Apparirà anche paradossale, ma è una scelta di cui mi assumo ogni responsabilità per i seguenti motivi.
Primo: il caso è ben seguito da, in ordine sparso, il Vescono, un Pubblico Ministero, alcuni Giudici, i Carabinieri, il Sindaco, il Consiglio Pastorale, la Rai, Fininvest, Le Iene, Tg Regionale, Il Mattino di Padova, il Gazzettino, il Corriere del Veneto, TV7, radio Maria e non ultimi i partenti del testatore. Non credo si possa aggiungere nulla se non dicendo banalità e/o cattiverie. 
Secondo: per discutere a proposito della vicenda bisognerebbe che, sia chi parla/scrive che chi ascolta/legge, avessero tutti letto il testamento, unico documento indispensabile per non friggere l'aria.
Terzo: la vicenda umana del prete, se da una parte mi fa ridere a crepapelle, dall'altra la trovo infinitamente triste. Il diritto penale dello stato e quello canonico avranno il loro giusto corso, ma non mi piace la pubblica lapidazione, nemmeno se virtuale. 
Quarto: la Parrocchia è un ente composto da molte persone. La stragrande maggioranza di queste si impegna, lavora, si assume responsabilità...senza alcun compenso, in maniera assolutamente disinteressata e altruista. Alimentare sospetti, sparlare senza cognizione di causa, accusare questa e quella persona, ridicolizzare la figura del parroco... mortifica e offende.
In ultima analisi, politicamente, non trovo ci sia niente da dire. Per me gli unici titolati a discorrere della vicenda sono i poveri di Legnaro, ai quali è stato tolto il denaro, e coloro che vivono la parrocchia in prima persona un "pochino" di più di chi si limita a presenziare qualche volta a messa o ad accompagnare i figli a catechismo.
Per tutto quello che ho avuto da dire fino ad oggi ho trovato giusta collocazione spazio-temporale nel tempo del caffè al bar.

Saluti Davide 

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