mercoledì 10 marzo 2010

Conferenza stampa, la fine è cominciata.

Nel video La Russa che difende un cittadino.




Da un articolo apparso su www.repubblica.it

Ci è stato impedito di presentare le liste. non vi è stata da parte nostra nessuna responsabilità riconducibile a nostri dirigenti" ha detto il presidente del consiglio, aprendo la conferenza stampa convocata a Via dell'Umiltà, sede del Pdl. "Sono qui - ha aggiunto - per reagire alla assoluta disinformazione che è stata fatta sulla vicenda delle liste e per dare una ricostruzione fedele di quanto è accaduto". Berlusconi sta ripercorrendo minuto per minuto la versione del Pdl sul 'caos liste' nel Lazio, leggendo un lunghissimo memoriale.

"Non c'è stata alcuna responsabilità riconducibile ai nostri responsabili al contrario di quello...Segue

Ora mettiamo che vi troviate a dover consegnare la domanda per partecipare a un concorso pubblico entro le ore 12 del giorno tale. Alle ore 11e59 un altro concorrente vi si para davanti e in collaborazione con altri instaura una messa in scena che vi impedisce di protocollare in tempo la domanda. La vostra reazione varierà in dipendenza del vostro carattere dall'aggressione nei confronti del povero cretino alla più pacata invocazione dell'ordine pubblico. Sicuramente non vi verrà mai in mente di metterla dal punto di vista del regolamento. Individuate il farabutto e gliela fate pagare, magari sul posto, non andate di certo a rileggervi il regolamento alla ricerca di qualche postilla a vostro favore. Vi ha impedito fisicamente di compiere un vostro diritto!!!!
Il premier, invece, dopo aver fatto ricorso, e tentato la via del decreto salva sue liste, racconta che è colpa dei radicali e guarda caso anche della solita sinistra. Che strano comportamento non trovate? A me quello che impressiona è la rilassatezza delle affermazioni, la spudorata ricostruzione dei fatti. Ma quelli che credono anche all'innocenza di Mills non sono stanchi di farsi prendere in giro?

P.S.
Il decreto è senz'altro anticostituzionale per lo meno in quanto l'interpretazione di una legge non potrà comprendere l'introduzione di nuovi termini di scadenza ( in tal caso si tratterebbe di modifica), in oltre si potrebbe anche dire che l'autorizzato a interpretare le leggi è colui che le ha fatte, in questo caso il parlamento, e non il governo che per definizione non dovrebbe legiferare se non per gravi motivi di necessità e urgenza. Altro elemento di anticostituzionalità è in oltre la mancanza di generalità e astrattezza poichè il decreto è riferito a casi molto limitati e specifici.

Saluti Davide

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