lunedì 4 febbraio 2013

La bolletta da 10 a 17 mila euro Luci di giorno, spente la sera



Io, quando affidarono  l'appalto di illuminazione pubblica al Consorzio Energie Locali di Hera, c'èro. Ero seduto fra il pubblico durante il consiglio comunale. Ricordo bene che fu criticata la scelta innanzitutto perchè sarebbe costata molto di più! Oggi, con oltre il 70% di incremento non solo la critica ha si è dimostrata di buon senso, ma è stata superata a rialzo in maniera spropositata.
Già da questo blog ripresi tutte le lamentele sul servizio di illuminazione presenti nell'unico spazio dove i cittadini sono liberi di dire qualcosa ossia la pagina Facebook del comune. Lamentele più costi chiudono il cerchio attorno all'incompetenza di un'amministrazione sprecona e priva di scrupoli quando si parla di soldi pubblici: tanto a pagara sono sempre gli altri, loro il compenso lo prendono tutti i mesi.
Ringrazio il lettore per il link dell'articolo  che riproduco  qua sotto.


Dal Mattino di Padova
illuminazione pubblica a legnaro

La bolletta da 10 a 17 mila euro Luci di giorno, spente la sera
Continui problemi alla rete della pubblica illuminazione. Lo sfogo dei cittadini passa per la pagina facebook del Comune. Segnalati guasti a ripetizione: lampioni accesi in pieno giorno in via XXV Aprile e in via della Resistenza; punti luce spenti la notte in via Torino; strade al buio per settimane come in via San Biagio e in via Mazzini; problemi alla rete in via dell’Industria, via Tobagi e in via Europa.

E queste sono le segnalazioni che si riferiscono agli ultimi sessanta giorni. Per contro aumenta il costo dell’elettricità. Nel 2008, in un’ottica di riduzione dei consumi, il Comune ha abbandonato la gestione diretta della pubblica illuminazione, aderendo ad una convenzione quinquennale tra Consip (società del ministero dell’Economia), Rti Consorzio energie locali e gruppo Hera. Il contratto faceva riferimento a 1188 punti luce in paese per costo complessivo, al netto di Iva, di 626 mila 820 euro nell’arco dei cinque anni. I punti luce sono risultati poi essere una sessantina in più. E via con gli aggiornamenti di spesa tra conguagli, corrispettivi, adeguamenti Istat e rialzo dell’Iva.

Calcolatrice alla mano, il canone è passato da 10 mila 447 euro al mese (più Iva) del 2008 a 17 mila 283 (con Iva al 21%) del 2012. Insomma, i costi aumentano. Al pari dei disagi. «I tempi di intervento per le riparazioni sono regolati dalla convenzione e in genere rispettati» dichiara l’assessore ai Lavori pubblici Davide Parpagiola «ma spesso non è facile determinare il problema. Si tratta di punti luce realizzati nel tempo, alcuni risalenti a più di trent’anni fa, per i quali l’individuazione dei guasti può risultare difficile. Inoltre tutti gli interventi a carattere straordinario non sono compresi nell’appalto Consip».

La convenzione, stipulata nella scorsa legislatura dalla giunta dell’allora sindaco Giovanni Bettini, scadrà ad agosto di quest’anno. «Per rinnovarla si dovrà tenere conto di Consip» annuncia Parpagiola «ma personalmente credo si possa ottenere un servizio migliore ad un prezzo più basso».

Come tanti Comuni anche Legnaro (foto) ha deciso di alternare l’accensione di alcuni lampioni, così da cercare un risparmio in bolletta. «È già stata inviata una lettera alla ditta affinché i punti luce spenti da qualche mese vengano riaccesi e intervallati ad altri» annuncia l’assessore che, per quanto riguarda le segnalazioni, invita i cittadini a rivolgersi direttamente all’ufficio tecnico il quale, pare, non abbia accesso alla pagine social del Comune.

Martina Maniero

01 febbraio 2013

6 commenti:

Anonimo ha detto...

BLOCCATO IL CONCORSO PER NECROFORO

Bloccato il concorso per il posto da necroforo!!!! Come in ogni comune "legale" quando si sente puzza di bruciato, tutti a discolparsi dall'aver lasciato il "pollo predestinato" incostudito tra le fiamme della legalità.
Bella figura che fanno i nostri amministratori.

http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2013/02/03/news/bloccato-il-concorso-del-necroforo-1.6467508

Anonimo ha detto...

Nel territorio dell'Alto Adige i punti luce nei centri sono molto pochi, così in Germania. Ci sarà un motivo, già loro sono ricchi. A Legnaro lo spreco regna sovrano. Si vede lontano un kilometro che da noi manca l'amministrazione.

Anonimo ha detto...

L'Assessore Parpagiola ragiona come chi non ha nulla da dire, ripete le stesse cose che l'ex Sindaco Bettini disse sempre alla giornalista del Mattino di Padova: ci sono impianti vecchi.
Sono gli impianti nuovi che non funzionano, sono sprovvisti della doppia accensione alternativa dei pali luce, forse per fare economia di interruttori? Come avviene nelle lottizzazioni private?
Non dica Parpagiola come spesso recita l'Assessora Licata: sono cose fatte dalla scorsa amministrazione; già, ma cerano ancora loro o hanno perso pure la memoria!

Anonimo ha detto...

Mi sono ricordato, che su questo blog, dell'impianto di pubblica illuminazione si interessava una osservazione documentata, che ho trovato e porta la data del 20/12/2010 dal titolo: E' di scena lo spreco. Calza a meraviglia con le note odierne. E' ha disposizione di tutti.

Anonimo ha detto...

"Non dica Parpagiola come spesso recita l'Assessora Licata: sono cose fatte dalla scorsa amministrazione; già, ma cerano ancora loro o hanno perso pure la memoria!"

Uno degli effetti collaterali dell'uso del viagra è la perdita della memoria, e quelli del PDL lo sanno bene, visto chi conduce il gregge.

Anonimo ha detto...

Visto l'attuale momento di crisi ..... perchè il Comune non decide di "utilizzare" le persone disoccupate (decidendo alcuni criteri per la scelta) per fare i scrutatori alle prossime elezioni politiche?
Altri comuni lo hanno già deliberato.

Anche una piccola entrata economica in questo periodo è sempre qlc.