venerdì 1 febbraio 2013

Ricevo e pubblico:


PREMESSA

La Pianura Padana, per le Autorità di competenza europee, è l’area più inquinata da smog del vecchio continente. All’interno di questa area, la massima concentrazione  nell’atmosfera di gas tossici si annida nei centri abitati delle città capoluogo e nei centri abitati dei Comuni  periferici vicini.
Un problema sempre più acuto e ormai cronico. Gli scarichi delle auto e dei mezzi di trasporto e soprattutto  quest’ultimi con i loro motori di grande cilindrata, sono riconosciuti i maggiori responsabili.
Per la rivista Quattroruote, un’automobile di media-alta cilindrata che viaggia ad una velocità costante di due terzi della massima, per ogni Kilometro percorso, scarica  nella aria oltre 200 grammi “in peso” di CO2 (ossidi di carbonio), polvere sottili, ecc.  Una vettura  che viaggia al disotto di questa velocità, che sosta con il motore  acceso -  esempio al semaforo - che si ferma e riparte come avviene spesso nei centri abitati, inquina molto di più del dato sopra esposto; lo stesso avviene nelle code di traffico rallentato. Naturalmente il tutto a danno dei nostri  poveri polmoni.

Il centro urbano di Legnaro rientra fra quelli maggiormente inquinati, tant’è che il Comune è obbligato a porre il  divieto di transito alle auto Euro 0-1-2. Ciò nonostante   su via Roma che è il centro urbano del paese, il luogo più colpito dallo smog, si  fa confluire continuamente il passaggio di nuovo traffico di automezzi.

Una  recente ordinanza del comandante dei vigili di Albignasego obbliga il transito delle auto su via S. Giovanni Bosco, non più a doppio senso di marcia come ora, ma a senso unico, sicché  le vetture che provengono dalla strada statale e si immettono su via Cavour, saranno costrette  ad immettersi nel centro urbano.
Per l’Amministrazione Comunale il nuovo senso unico di via Don Bosco risponde alla necessità di creare dei parcheggi sulla via, in quanto i due grossi condomini edificati di recente a lato della strada ne sono privi. Questo tratto di strada, via Don Bosco, un bypass parallelo a via Roma, è stato costruito molti anni fa con l’intento togliere parte delle vetture dal centro  urbano. L’Amministrazione Comunale ora  utilizza la strada per fini diversi per cui è stata costruita, cioè ad uso parcheggio. E pensare che a lato ci sono terreni liberi che possono  servire allo scopo. Vale sempre per gli Amministratori il moto: danneggiare molti per favorire qualcuno!!


IL FATTO

Gli istituti universitari e l’Agripolis di Legnaro sono collegati con la Stazione delle Ferrovie dello Stato di Padova mediante autobus-navetta che qui arrivano e ripartono: una quarantina di corse al giorno  di andata e altrettante di ritorno.
Da qualche mese, su richiesta della Amministrazione Comunale, il percorso delle navette è stato prolungato fino all’interno del centro urbano del Comune con capolinea davanti ai cortili e sede della Scuola Materna e Asilo Nido Integrato locale, istituzione che ospita complessivamente duecento bambini.

Seguiamo i pullman nel tratto di percorso allungato:
provengono da via Orsaretto - una via tutta curve -, incontrano uno Stop per entrare in centro, girano a destra per 100 metri, altro Stop per attraversare la strada e fare con grande difficoltà l’inversione a U, altro Stop per immettersi in strada, dopo qualche metro Stop per fermata di capolinea. Partenza, dopo 50 metri altro Stop per riattraversare la strada ed rimettersi su via Orsaretto.
I bus con motori di grossa cilindrata, con queste  partenze e fermate in così poco spazio, portano l’inquinamento dell’aria alle stelle in un’area dove di fronte c’è la scuola materna–asilo nido. Non è il massimo per una scuola dell’infanzia: un modo per inquinare il corpo dei bambini? Credo proprio di si! Una quarantina di autobus in arrivo e altrettanti in partenza, sono ottanta che vanno e vengono ogni giorno. Si dirà: “I mezzi servono per il trasporto di viaggiatori”. Non è così. Per me si tratta del puntiglio di qualche amministratore che, ancora una volta, per favorire uno danneggia tanti.
I viaggiatori che utilizzano i mezzi, a detta dei residenti, in una giornata si contano con le dita delle mani. Del resto gli autobus arrivano e partono vuoti; personalmente, non ho mai visto nessuno salire o scendere.
Il collegamento del Comune di Legnaro con Padova e Piove di Sacco-Chioggia avviene da sempre, con centinaia e centinaia di corse giornaliere fatte con pullman di linea con sosta sulla SS. 516
In tutta Italia si cerca di diminuire il traffico nei centri urbani. Stranamente da noi avviene il contrario!
Per il bene dei nostri bambini viene chiesto che il capolinea degli autobus venga   riportato nel sito primitivo, davanti agli istituti universitari, dove siamo in presenza di  ampi spazi all’aperto e lontano da edifici urbani.

Impariamo rispettare i piccoli salvaguardando la loro salute sin dalla primissima infanzia.



Legnaro  31/01/2013                                             Giovanni Negrato

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Per non parlare delle difficoltà che causano al traffico le corriere oltre in centro, su via Orsaretto quando incrocciano i cortei funerari.

Anonimo ha detto...


Lungo la strada provinciale, dalla parte opposta di via 11 Febbraio, si sta tombando il fosso laterale per moltissimi metri di lunghezza. Il fondo del fosso è notevolmente interrato, dovrebbe essere scavato. Diversamente vengono appoggiati i tubi senza scavo alcuno, raggiungono il livello dell’asfalto.
L’assessore Righetti nel giornaletto del Comune aveva assicurato, non più fossi tombati, s’è ne scordato? Evviva gli allagamenti! L’uomo per la parola e il cavallo per le briglie………dice…..il…..

Anonimo ha detto...

L’ultimo anonimo ha perfettamente ragione, questa mattina, dopo un giorno di pioggia non abbondante, ho visto che la zona è tutta allagata, prima non lo era mai stata.

Anonimo ha detto...

dal Mattino di Padova
illuminazione pubblica a legnaro

La bolletta da 10 a 17 mila euro Luci di giorno, spente la sera
LEGNARO. Continui problemi alla rete della pubblica illuminazione. Lo sfogo dei cittadini passa per la pagina facebook del Comune. Segnalati guasti a ripetizione: lampioni accesi in pieno giorno in...

illuminazione pubblica +-LEGNARO. Continui problemi alla rete della pubblica illuminazione. Lo sfogo dei cittadini passa per la pagina facebook del Comune. Segnalati guasti a ripetizione: lampioni accesi in pieno giorno in via XXV Aprile e in via della Resistenza; punti luce spenti la notte in via Torino; strade al buio per settimane come in via San Biagio e in via Mazzini; problemi alla rete in via dell’Industria, via Tobagi e in via Europa.

E queste sono le segnalazioni che si riferiscono agli ultimi sessanta giorni. Per contro aumenta il costo dell’elettricità. Nel 2008, in un’ottica di riduzione dei consumi, il Comune ha abbandonato la gestione diretta della pubblica illuminazione, aderendo ad una convenzione quinquennale tra Consip (società del ministero dell’Economia), Rti Consorzio energie locali e gruppo Hera. Il contratto faceva riferimento a 1188 punti luce in paese per costo complessivo, al netto di Iva, di 626 mila 820 euro nell’arco dei cinque anni. I punti luce sono risultati poi essere una sessantina in più. E via con gli aggiornamenti di spesa tra conguagli, corrispettivi, adeguamenti Istat e rialzo dell’Iva.

Calcolatrice alla mano, il canone è passato da 10 mila 447 euro al mese (più Iva) del 2008 a 17 mila 283 (con Iva al 21%) del 2012. Insomma, i costi aumentano. Al pari dei disagi. «I tempi di intervento per le riparazioni sono regolati dalla convenzione e in genere rispettati» dichiara l’assessore ai Lavori pubblici Davide Parpagiola «ma spesso non è facile determinare il problema. Si tratta di punti luce realizzati nel tempo, alcuni risalenti a più di trent’anni fa, per i quali l’individuazione dei guasti può risultare difficile. Inoltre tutti gli interventi a carattere straordinario non sono compresi nell’appalto Consip».

La convenzione, stipulata nella scorsa legislatura dalla giunta dell’allora sindaco Giovanni Bettini, scadrà ad agosto di quest’anno. «Per rinnovarla si dovrà tenere conto di Consip» annuncia Parpagiola «ma personalmente credo si possa ottenere un servizio migliore ad un prezzo più basso».

Come tanti Comuni anche Legnaro (foto) ha deciso di alternare l’accensione di alcuni lampioni, così da cercare un risparmio in bolletta. «È già stata inviata una lettera alla ditta affinché i punti luce spenti da qualche mese vengano riaccesi e intervallati ad altri» annuncia l’assessore che, per quanto riguarda le segnalazioni, invita i cittadini a rivolgersi direttamente all’ufficio tecnico il quale, pare, non abbia accesso alla pagine social del Comune.

Martina Maniero

01 febbraio 2013