venerdì 4 gennaio 2013

Parco Cavour!

Di seguito riporto l'articolo del presidente  della PGS 2000 Sante Pittarello per il notiziario comunale del mese di dicembre. Lo riporto perchè voglio sottolineare quanto più volte sostenuto sia da questo blog, sia in consiglio comunale: il parco di via Cavour va assegnato sulla base della valutazione di più proposte da parte di enti che, per dimensioni e storia offrano ragionevoli graranzie di riuscita. Vanno valutati i programmi e assegnata una gestione anche pluriennale sulla base di questi. Per anni abbiamo visto privati alternarsi nella gestione del chiosco senza sapere dove finissero i soldi guadagnati. Oggi apprendiamo che quella stessa attività commerciale è fonte di ( testuali parole) "preziose risorse  economiche" tutte impiegate per le finaltà dell'associazione stessa!!!! Sono soddisfatto e compiaciuto di sapere di aver contribuito positivamente al cambiamento di un andazzo che sembrava ormai destinato a perdurare negli anni. Scrivere il blog, scontrarmi in consiglio comunale e altrove qualche volta pesa, ma vedere che le cose come le vorrei io, quando realizzate, portano frutto, in qualche maniera mi rincuora e mi dà la forza di continuare a proporre. Spero che la PGS2000 continui nella sua opera e sappia cogliere le esigenze del pubblico del parco, con speciale riguardo ai più piccoli e agli anziani.
   
A.S.D. Legnaro PGS 2000
Domenica 21 ottobre abbiamo uffi cializzato l’inizio della
stagione sportiva 2012/2013 con la Santa Messa ce-
lebrata da don Vittorio presso il Palazzetto dello Sport.
Quest’evento molto importante per la nostra società è
un’occasione di unione degli atleti di tutte le discipline
sportive (volley, ginnastica artistica, hockey, pattinaggio
artistico), con la particolare partecipazione dell’Asses-
sore allo sport Conte Thomas.
La società è composta da un numero di atleti e squa-
dre in continua crescita, a conferma di quanto la nostra
realtà sportiva sia consolidata non solo nel territorio lo-
cale, bensì anche a livello provinciale e regionale.
Oggi però vorrei soffermarmi sull’esperienza, appena
conclusa, della gestione del parco verde comunale di
via Cavour. Grazie all’assegnazione di tale incarico,
concesso dall’amministrazione comunale in seguito ad
un regolare bando, abbiamo potuto esprimere i nostri
intenti di società sportiva in modo diverso dal comune.
Personalmente ho creduto molto in quest’esperienza
e, dopo alcuni mesi di attività e di realizzazione di que-
sto progetto, mi sento di poter riconoscere la riuscita
del percorso compiuto fi nora. 
Gli intenti che ci hanno portato ad accogliere con tanto
entusiasmo questa “sfi da” sono di diversa natura:
1) Dare un contributo concreto al nostro paese.
Con il supporto dell’amministrazione comunale, abbia-
mo acquistato le materie prime e gli ausili sportivi ne-
cessari a risollevare il parco dallo stato fatiscente in cui
versava e, attraverso alcuni interventi di recupero e di
riordino, abbiamo dato un tocco nuovo a tutto questo
spazio pubblico. Abbiamo provveduto costantemente
allo sfalcio dell’erba, alla pulizia dello spazio verde e
all’apertura del chiosco bar. Tutto ciò ha fatto sì che gio-
vani, famiglie e anziani si avvicinassero a questo spazio
pubblico con costanza e con maggior frequenza.
2) Ottenere un sostegno economico a favore dello
sport. Considerando la condizione generale di grave
crisi di cui anche lo sport risente fortemente (carenza di
sponsor e aumento dei costi di gestione degli impianti),
abbiamo avuto l’opportunità di reperire delle preziose
risorse economiche attraverso gli introiti del chiosco.
3) Divertirsi insieme valorizzando il nostro PARCO VER-
DE durante l’estate. Attraverso azioni di vario genere
abbiamo voluto farci conoscere dalla cittadinanza in
modo diverso, contribuendo alla gestione della cosa
pubblica, creando sinergia e condivisione per l’otteni-
mento di risultati positivi. Durante tutta l’estate abbia-
mo quindi rivitalizzato il parco attuando varie iniziative:
il torneo di beach volley, la cui organizzazione è stata
gestita dai ragazzi del volley maschile i quali si sono
impegnati nella gestione del campo, degli spogliatoi e
della serata fi nale con festeggiamenti e divertimento;
alcune serate di karaoke, di musica per i giovani e di
canzoni anni 60 e 70.
Al termine di questa prima stagione gestionale, ritengo
che la maggior gratifi cazione arrivi proprio dai cittadini
di Legnaro. In moltissimi ci avete dimostrato affetto ed
entusiasmo accogliendo le proposte che abbiamo pe-
riodicamente lanciato. Anche se qualcuno ha vissuto
il nostro spirito d’iniziativa come un’azione di disturbo
per la sua attività, non abbiamo perso il desiderio di
organizzarci per la prossima stagione.
Il contratto di gestione in vigore, infatti, prevede il man-
tenimento dell’ordine, la pulizia, l’apertura e la chiusura
del parco per il biennio 2012/2013. Per l’anno ventu-
ro vorremmo quindi dare maggior impulso alle attività
di intrattenimento, coinvolgendo l’amministrazione, la
parrocchia, la biblioteca, la Pro Loco. Riteniamo che
questo spazio pubblico possa diventare un centro di
socializzazione e un punto raccordo da far conoscere e
vivere a tutta la cittadinanza, per questo alcune manife-
stazioni potrebbero essere svolte all’interno del parco.
Colgo l’occasione per fare un sincero ringraziamento
a tutti i volontari che, in vario modo hanno contribuito
all’abbellimento e alla funzionalità del parco. Sento inol-
tre il dovere di menzionare  in modo particolare coloro
che hanno lavorato quotidianamente per la riuscita di
quest’attività: Antonio, Fabio, Isabella, Miljenca, Mau-
rizio e Walter e quanti a vario titolo hanno collaborato
costantemente con tutti noi.
Concludo porgendo, a nome anche di tutta la dirigenza
della Legnaro P.G.S. 2000, gli auguri di un Buon Natale
e di un Sereno anno nuovo.
      
Il Presidente
Sante PITTARELLO







Saluti Davide

13 commenti:

Anonimo ha detto...

il nuovo centro commerciale a ponte san nicolÒ
Confesercenti insorge «È ora di dire basta»
Continuano le polemiche sull’area commerciale di proprietà di Coop Adriatica a Ponte San Nicolò: 15 mila metri quadri edificabili in 78 mila di pertinenza, divenuti commerciali già nel 2005 ma...
centro commerciale urbantistica coop adriatica



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Continuano le polemiche sull’area commerciale di proprietà di Coop Adriatica a Ponte San Nicolò: 15 mila metri quadri edificabili in 78 mila di pertinenza, divenuti commerciali già nel 2005 ma balzati recentemente agli onori della cronaca per l’approvazione, in Consiglio comunale, di una variante alla viabilità, che prevede la realizzazione all’ingresso di un cavalcavia: una modifica richiesta a suo tempo a Coop da parte di Provincia e Regione per evitare ingorghi al traffico. Dopo le parole durissime del vicepresidente di Ascom Franco Pasqualetti, pronto ad inserire Rinuncini nella sua “lista nera”, anche Confesercenti, per voce del presidente Nicola Rossi, si scaglia contro l’area: «È l’ennesima assurdità: siamo contrari a un altro centro di grande distribuzione ai confini con la città di Padova. È ora di dire basta». E accusa: «È venuto meno l’equilibrio tra piccola, media e grande distribuzione. Stanno chiudendo 800 piccoli negozi nella nostra provincia, con i gravi danni che questo comporterà sia in termini occupazionali che in termini di servizi ai cittadini».
L’area di proprietà di Coop, ancora agricola, a ridosso dell’autostrada e della zona industriale di Padova, si trova ai confini con il Comune di Legnaro: «Non conosco a fondo le carte e non vorrei dare un giudizio affrettato», commenta il primo cittadino legnarese Ivano Oregio Catelan, «ma starei molto attento a darvi l’autorizzazione: si rischia di incidere profondamente nel tessuto commerciale dei piccoli negozi, già in ginocchio in questi tempi di crisi».
Replica agli strali ricevuti in questi giorni il sindaco di Ponte San Nicolò Enrico Rinuncini: «Ascom si è svegliata con sette anni di ritardo. La normativa, dovrebbero saperlo, non consente ai Comuni di negare diritti acquisti: questo comporterebbe lunghi ricorsi e il pagamento di cifre ingenti. Prima di attaccare, anche con termini violenti come “blacklist”, Ascom avrebbe dovuto informarsi di più: la mia porta è sempre aperta». Ma sul tema, precisa: «Sette anni fa, quando è stata approvata la zona commerciale, la situazione economica era completamente diversa. E c’è da sottolineare come i nostri cittadini vadano già a fare le spese più grosse negli ipermercati, anche al di fuori di Ponte San Nicolò. Eppure, si rivolgono ancora, per la qualità e per il dettaglio, ai piccoli negozianti: sicuramente questi non perderanno, in futuro, la loro clientela».
Ribadisce Coop Adriatica tramite il proprio ufficio stampa: «È ancora tutto allo studio, è troppo presto per dire quello che faremo e quando lo faremo. Valutiamo con attenzione: la nostra priorità è dare un servizio ai nostri soci e ai consumatori». Coop nega inoltre accelerazioni sull’iter della variante di viabilità, confermando la versione data dal vicesindaco di Ponte San Nicolò Martino Schiavon: «È stato un percorso che si è sviluppato negli anni. Non ci siamo mossi all’ultimo minuto».
Andrea Canton

Anonimo ha detto...

Umberto Celebre amministratore pubblico , vice sindaco per molti anni a Legnaro, l’amministrazione comunale lo ricorda dal pulpito in chiesa parrocchiale. Nella sala comunale durante una seduta del consiglio , l’amministrazione ricorda i sacerdoti locali. Tutto all’incontrario.
Ora leggo, che per gestire il parco verde pubblico di via Cavour, si chiede la collaborazione della parrocchia e comune.
A quando si terranno i consigli comunali in chiesa e la messa in comune?
Come si vede c’è gente che non conosce né il comune , né la parrocchia; o forse sognano una chiesa patriottica come in Cina?
“Date a Cesare quello che è di Cesare, e a Dio quello che è di Dio “


Anonimo ha detto...

Ponte san Nicolò come Legnaro, amministrazioni di sinistra una e l’altra di destra, stessa finalità: distruggere il territorio. L’importante che tutto vada a beneficio di qualcuno, ma a danno di tutti gli altri.
Si distrugge un tessuto sociale,una economia artigianale commerciale da una parte, dall’altra si toglie il territorio che produce per vivere e vivere.
La pazienza contadina che ancora pervade la nostra gente, sopporterà fino a quando?
Si legge che il terreno era agricolo, dopo l’amministrazione di Ponte San Nicolo’ ha cambiato destinazione di uso trasformandolo in commerciale, danneggiato il primo proprietario e vantaggi per l’attuale proprietario, tutto secondo la legge, la loro legge!
Il cittadino non può nulla, non è nessuno …… per forza, arriveranno i movimenti dei forconi.

Davide Bianchini ha detto...

Pgs2000 e parrocchia sono enti con i quali un comune non solo può, ma anzi deve, rapportarsi e collaborare. Dalla sinergia di tutte le forze in campo si possono ottenere risultati sorprendenti. Questo non vuol dire certamente fondere assieme Stato e Chiesa. Oltretutto dalla fusione storicamente chi ci ha rimesso di più è sempre stata la Chiesa, intendendo per Chiesa l'ente spirituale quale dovrebbe sempre essere.

Davide Bianchini ha detto...

Per la questione della Coop a Ponte San Nicolò la questione è complessa. Ma l'atteggiamento protezionista nei confronti dei piccoli commercianti suona tanto come un'opportunistica operazione elettorale. Per quale motivo dovrei pagare più soldi per un prodotto che posso avere a meno? Perchè il liberismo dovrebbe sempre funzionare nei confronti di sanità e istruzione e soffrire invece di eccezioni proprio nel commercio?
Ad esempio perchè un panettiere che scalda pane surgelato dovrebbe essere protetto dalla GDO che fa lo stesso per meno soldi? Un panettiere artigiano che fa pane buono non teme la GDO. I piccoli commercianti devono sopravvivere per i loro meriti e per il valore aggiunto che sanno conferire al loro lavoro. Proteggere i mediocri è un danno per tutta la comunità.
Il consumo del territorio è un'altra partita e merita riflessioni che adesso non ho tampo di fare

Anonimo ha detto...

Ehm, Davide, hai perso un punto....

Anonimo ha detto...

caro Davide
la grande distribuzione ha comprato un terreno agricolo e poi ha comprato i voti per il cambio di destinazione d'uso. Questa non è urbanistica!!!
Non sono d'accordo con te sull'atteggiamento anti protezionistico dei piccoli commercianti... Non si possono perdere i valori, le tradizioni, ed il rispetto degli amici per il DIO DENARO.
Ciao

Anonimo ha detto...

Complimenti a tutta la dirigenza PGS2000 ed a tutti i collaboratori e volontari.
In bocca al lupo per il prossimo periodo di gestione.

Roberto

Davide Bianchini ha detto...

Ho volutamente tralasciato di commentare la questione Coop riguardo al terreno. Certamente l'amministratore che mette a disposizione la programmazione del territorio agli interessi dei privati (piccoli o grandi che siano) fa male il suo lavoro, se poi riceve soldi o utilità per fare questo commette anche un reato. E' qui messa in risalto la prima delle due funzioni fondamentali di un'amministrazione ossia quella di indicare la direzione da seguire sulla base di un programma, di un'idea di sviluppo e trasformazione. La domanda quindi a cui bisognerebbe dare risposta è: ma una Coop di oltre 15000 metri quadrati serve? Date le attuali esigenze e quelle ragionevolmente prevedibili per il futuro, porta giovamento la costruzione di questo impianto? Una decisione del genere è giusto prenderla da soli o sarebbe meglio coinvolgere per lo meno i comuni limitrofi che certamente offriranno il potenziale bacino d'utenza?
Per le considerazioni sui piccoli commercianti non cambio una virgola. Valori, tradizioni, amicizia e diodenaro sono concetti che esulano dalle mie considerazioni. Qualsiasi soggetto economico, piccolo, piccolissimo o enorme che sia ha ragione di esistere in funzione dell'utilità sociale che produce. Piuttosto parliamo di come si può trasformare la nostra distribuzione salvaguardando i deboli, aiutandoli, a prescindere dal fatto che siano dipendenti o autonomi.

Anonimo ha detto...



E’ proprio qui che casca l’asino. Di quale programmazione parliamo, fatta dagli amministratori, non scherziamo!
Da quanto si legge la trasformazione da terreno agricolo a terreno zona commerciale , è avvenuta di recente, naturalmente con una variante al PRG di Ponte San Nicolò a seguito, si presume, di richiesta dei nuovi proprietari del suolo. ( Suolo acquistato qualche anno prima quando era classificato agricolo nel PRG).
Il Comune, programmando il territorio, nel fare il PRG, quel terreno l’aveva previsto agricolo, così rientrava nello sviluppo complessivo futuro. Cioè la programmazione.
Da quanto si legge la variante al PRG è stata suggerita dal soggetto proprietario del suolo nel 2005. In questo caso, chi ha programmato la programmazione: la COOP o il Comune? Stiamo parlando di circa 10 ettari, 100.000 mq., 25 campi padovani.
L’ informazione sopra riportata riferisce correttamente che il terreno è “divenuto” commerciale già dal 2005…… Il “divenuto” non avviene per caso, lo decide il consiglio comunale, cioè i consiglieri!

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

Marcato replica a Callegaro «Già i nuovi limiti sulla Sp 45»
LEGNARO. Il vicepresidente della Provincia, Roberto Marcato, smentisce le dichiarazioni dell’assessore alla Viabilità di Legnaro, Mario Callegaro, il quale aveva lamentato il ritardo della Provincia...

traffico viabilità sicurezza stradale strade provinciali comune .+-LEGNARO. Il vicepresidente della Provincia, Roberto Marcato, smentisce le dichiarazioni dell’assessore alla Viabilità di Legnaro, Mario Callegaro, il quale aveva lamentato il ritardo della Provincia nel dar corso alla richiesta di riduzione dei limiti di velocità lungo la sp 35. «Invece di cercare visibilità accusando la Provincia di ritardi, l’assessore avrebbe dovuto verificare che lunedì 14 gennaio è stata emessa l’ordinanza da parte della Provincia di portare a 70 all’ora il limite massimo di velocità lungo la sp 35» replica Marcato. «Ventisette giorni, poco più o poco meno, per giunta con le festività natalizie, sono trascorsi dalla richiesta del Comune di Legnaro all’emissione dell’ordinanza. Se davvero l’assessore avesse voluto mettere in sicurezza questo tratto di strada, non serviva certo aspettasse la risposta, peraltro tempestiva, della Provincia. Penso, piuttosto», aggiunge l’assessore in quota Lega Nord, «abbia preferito vedere il proprio nome sui quotidiani. Se poi la delusione di Callegaro era tanta, avrebbe potuto alzare il telefono e accertarsi dell’avanzamento dell’iter della pratica».

Martina Maniero

Anonimo ha detto...

Dal Mattino di Padova
Marcato replica a Callegaro «Già i nuovi limiti sulla Sp 45»
LEGNARO. Il vicepresidente della Provincia, Roberto Marcato, smentisce le dichiarazioni dell’assessore alla Viabilità di Legnaro, Mario Callegaro, il quale aveva lamentato il ritardo della Provincia...

traffico viabilità sicurezza stradale strade provinciali comune .+-LEGNARO. Il vicepresidente della Provincia, Roberto Marcato, smentisce le dichiarazioni dell’assessore alla Viabilità di Legnaro, Mario Callegaro, il quale aveva lamentato il ritardo della Provincia nel dar corso alla richiesta di riduzione dei limiti di velocità lungo la sp 35. «Invece di cercare visibilità accusando la Provincia di ritardi, l’assessore avrebbe dovuto verificare che lunedì 14 gennaio è stata emessa l’ordinanza da parte della Provincia di portare a 70 all’ora il limite massimo di velocità lungo la sp 35» replica Marcato. «Ventisette giorni, poco più o poco meno, per giunta con le festività natalizie, sono trascorsi dalla richiesta del Comune di Legnaro all’emissione dell’ordinanza. Se davvero l’assessore avesse voluto mettere in sicurezza questo tratto di strada, non serviva certo aspettasse la risposta, peraltro tempestiva, della Provincia. Penso, piuttosto», aggiunge l’assessore in quota Lega Nord, «abbia preferito vedere il proprio nome sui quotidiani. Se poi la delusione di Callegaro era tanta, avrebbe potuto alzare il telefono e accertarsi dell’avanzamento dell’iter della pratica».

Martina Maniero