giovedì 26 agosto 2010

Massima informazione!!!

Gentile sig. Bettini lei parla (nell'articolo riportato in basso) di massima informazione riguardo all'asilo nido aziendale "Marameo". Questo blog ha dato la notizia dei posti CERTAMENTE resi disponibili dall'asilo nido aziendale in data 23 giugno 2010, circa 2, e dico 2, mesi prima che la sua amministrazione inviasse le lettere alle famiglie potenzialmente interessate! Forse non sa perchè non ricorda o fortunatamente perchè non ha mai avuto bisogno, che una famiglia cerca l'asilo nido fin dai primi giorni del concepimento in quanto questo servizio, per alcuni (leggi molti), è tanto indispensabile quanto raro e faticoso a trovarsi. 2 mesi di ritardo non le consentono in onestà di parlare di massima informazione. Io ho capito le difficoltà derivanti dal fatto che questo servizio è un servizio offerto da un ente esterno e indipendente dal comune, ma nulla le vietava di parlarne in modo chiaro e esplicito anche se in maniera semplicemente potenziale: una lettera avrebbe potuto essere scritta già da gennaio dicendo che probabilmente ci sarebbe stata l'opportunità di alcuni posti in un nido aziendale, mettendo le mani avanti spiegando che lo Zoo profilattico non dipende dal comune di Legnaro. Chiedendo quindi ai genitori interessati di tenersi informati. A questa informazione avrebbe potuto seguire un articolo sul notiziario con un titolo a lui dedicato e non 4 righe a chiudere un articolo intitolato "Biblioteca e dintorni".
Oggi quella lettera di cui parla e le indicazioni contenute sono per lo meno in ritardo e pertanto più che di massima informazione bisognerebbe parlare di scuse a suoi cittadini per il disservizio!
Ma a questo punto credo che non sia in gioco l'incapacità di spedire lettere, ma il rapporto fra la nostra amministrazione e l'Università: troppo spesso inesistente o al più conflittuale (vedi strada chiusa ora aperta).
Fonti attendibili in oltre mi riferiscono che a coloro che fanno domanda non viene data pronta risposta in merito alla disponibilità del servizio. Questo accade anche perchè non è stata definita una data entro cui consegnare le domande, trascorsa la quale l'ufficio competente avrebbe potuto stilare una classifica sulla base di requisiti prefissati in un bando ( mai pubblicato).
A giugno infatti, quando quasi nessuno sapeva niente, le domande erano così poche che i responsabili dell'ufficio sostenevano che tutti avrebbero trovato posto senza problemi. Oggi che alla notizia è stata data un po' di rilevanza forse le cose sono cambiate. Sarebbe bello che oltre a sostenere la tesi della massima informazione ci dicesse chiaramente quante domande sono pervenute, quanti posti sono realmente disponibili e i metodi per gestire le eventuali domande sovranumerarie.

Concludo dicendo che dal 15 agosto a oggi (e nei prossimi mesi pronostico che accadrà ancora) sono nati alcuni bambini che per ovvi motivi tecnici non hanno potuto essere raggiunti dalla sua massima informazione: cosa ne dice di metterli al corrente con altra lettera a loro dedicata?


Dal Mattino di Padova del 25 agosto 2010

«Nido Agripolis, data la massima informazione»

LEGNARO. «I lavori al nido aziendale di Agripolis sono stati recentemente conclusi e solo una volta avuta la conferma sul numero esatto dei posti che verranno riservati ai bambini residenti nel territorio comunale abbiamo provveduto a dare la massima diffusione dell’informazione». Con queste parole il vicesindaco Giovanni Bettini replica alle accuse lanciate da un genitore, residente a Legnaro e papà di un bambino di 7 mesi, che lamenta la scarsa informazione sul servizio. L’uomo accusa l’amministrazione di essere interessata più alla politica del mattone che a quella scolastica ma Bettini non ci sta e spiega: «Tra il 12 e il 14 agosto scorso abbiamo inviato lettere informative a tutti i genitori di bambini da 0 a 3 anni potenzialmente interessati ad usufruire del servizio, un articolo per sponsorizzare l’attività è apparso sul giornalino e a breve la notizia verrà riportata anche nel bollettino parrocchiale». E conclude chiedendosi «Cos’altro si doveva fare per informare le famiglie?». L’apertura del nido «Marameo» è fissata per il mese di settembre. Il servizio è rivolto ai bambini in età compresa tra i mesi 3 e i 3 anni. Il nido accoglierà prioritariamente i figli del personale dell’Istituto Zooprofilattico, i bambini dei collaboratori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ed i figli dei dipendenti di Veneto Agricoltura. 54 i posti disponibili. Per informazioni 049.8838930. - (Martina Maniero)


Saluti massimi Davide

P.S.
Alla domanda cosa si poteva fare per dare la notizia che il (vice)sindaco si fa nell'articolo riportato rispondo:
Volantini al parco,presso i pediatri di zona, le farmacie (vicino al latte in polvere).Sicuramente i pediatri e i farmacisti sono fra i primi ad entrare in contatto con i potenziali interessati, se sensibilizzati a dovere possono svolgere un efficace ruolo informativo.
Si può anche fare una riunione pubblica "un po' meglio" pubblicizzata di quella fatta a giugno.
A proposito di quella riunione il sindaco (senza vice) promise aiuti economici alle famiglie che avrebbero iscritto i loro figli al Marameo!!!! Perchè non è stata data massima informazione anche di questa esternazione???

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Leggiamo nel bando per le preiscrizioni al nido Marameo che uno dei criteri presi in considerazione per stilare la graduatoria di accesso è l'anzianità di residenza a Legnaro di almeno uno dei genitori e non possiamo fare a meno di sentirci discriminati in quanto "nuovi" cittadini. O meglio discriminato lo sarebbe nostro figlio se lo iscrivessimo al Marameo. Ci chiediamo con quali aspettative l'Amministrazione abbia proceduto alla costruzione di tante nuove case: pensavano forse che sarebbero state abitate solo da nativi legnaresi? Troviamo grave che nella generale mancanza di servizi per le giovani famiglie, i neocittadini di Legnaro debbano pure scoprire all'apertura di un asilo nido di essere considerate famiglie di serie B. Queste le sensazioni e l'indignazione dopo la lettura del bando, nel caso in cui avessimo male interpretato saremmo lieti di avere una spiegazione.
Giorgia Giraldo e Carlo Raffaelli

Anonimo ha detto...

Normalmente tra il 12 ed il 14 di agosto l'85 % degli italiani, e quindi per similitudine dei cittadini legnaresi è in ferie, di ritorno dalle ferie ancora accaldati , i genitori troveranno una "doccia fredda" di aver avuto le potenzialità di iscrivere il proprio figlio al nido, ma in realtà solo pochi con tessera "V.I.P." sapevano da tempo della disponibilità dei posti e della relativa domanda da presentare.
Il solito "ping pong" delle responsabilità... evidentemente sta diventando lo sport più in voga dell'estate.......
Come se non bastasse, adesso giunge notizia che tra i prerequisiti c'è il diritto di anzianità a quelli residenti a Legnaro da più annoi.
Ecco perchè non si vendono più case a Legnaro! Qualcuno deve aver informato i potenziali nuovi cittadini che ora c'è bisogno del passaporto "Regno unito di Legnaro, Volparo e Casone"; per chi non ne fosse provvisto basta "votarsi" al partito "dell'amore" o gruppi affini locali.


Degnamente cittadino europeo!

Anonimo ha detto...

mi risulta che ogni bando definisca criteri e requisiti in base ai quali si determini una graduatoria per l'assegnazione di quanto messo in "gara", sia che si tratti di un concorso per occupazione, sia che si tratti di assegnazione di un posto al nido. perchè dunque sentirsi discriminati per il semplice fatto che i propri requisiti (e dunque anche l'anzianità di residenza) non ci permettono il massimo del punteggio? volete forse suggerire di dare punteggio massimo alle coppie i cui nomi cominciano per C e G? se ritenete che i criteri scelti siano discriminatori fate ricorso, altrimenti partecipate, come possono fare tutti, e buona fortuna. O forse appartenete alla categoria di chi dice: "Anch'io pago le tasse dunque ho diritto..."?
Pollitico

Davide Bianchini ha detto...

Si! pago le tasse e perciò ho diritto!. Non mi sembra un'affermazione scandalosa, anzi specialmente in considerazione del fatto che servizi come gli asili nido sono spesso sovvenzionati con i soldi derivati dalle tasse.
Il problema vero, nel caso concreto, è che non c'è un bando, ma solo un modello di domanda sopra al quale riportare alcuni dati fra cui gli anni di residenza legnarese. Poi come si utilizzeranno questi dati non è dato sapere proprio per l'assenza di un bando. A oggi l'amministrazione potrà premiare i residenti di lunga data, ma anche il contrario: esempio di sciatteria amministrativa!
In merito alle possibili discriminazioni, visto che si deve fare una graduatoria, penso siano ineliminabili altrimenti sarebbero tutti al primo posto. Ma i criteri di formazione dovrebbero essere congruenti con gli scopi che quella graduatoria assolve. Nel caso di un asilo avvantaggiare chi ha più bisogno del servizio rispetto a chi può provvedere altrimenti: un povero è notoriamente più bisognoso di un ricco, un lavoratore ha più bisogno di un casalingo, un padre vedovo o separato è più in crisi di una coppia ecc. ecc. L'anzianità di residenza in un dato luogo a quale esigenza risponde?
In quest'ottica potremmo inserire anche il punteggio della patente o la classe di merito dell'assicurazione RCA. La richiesta di un requisito, anche quando non discriminante in senso razziale, sessuale, religioso o politico deve essere motivata da uno scopo preciso. In questo caso rimane solo l'idiozia.

Anonimo ha detto...

Ovviamente i criteri sono indispensabili per la formazione di una graduatoria ma ritengo che debbano essere direttamente collegati al servizio a cui si vuole accedere (senza contare che poi i parametri di valutazione dovrebbero essere esplicitati, ma questo è un altro discorso, si tratta di trasparenza...). Nel caso di un asilo nido non vedo cosa c'entri l'anzianità di residenza: forse chi è residente da più anni ha più bisogno di un neocittadino? Basta fare una piccola ricerca per verificare che i criteri generalmente usati dai comuni per distribuire i posti degli asili sono di altro genere: disagio sociale, entrambi i genitori lavoratori, reddito, numero dei figli in famiglia, orari di lavoro, perchè la logica è che il servizio asilo nido vada prioritariamente assicurato a chi ha più bisogno. Non capisco come l'anzianità di residenza sia indice di necessità. Può darsi che nel punteggio totale l'anzianità di residenza conti solo parzialmente, ma dal momento che non sono stati specificati i punteggi assegnabili per ogni parametro, potrei supporre che essere genitore nato a Legnaro conti quanto essere vedovo/divorziato/avere 5 figli.
Giorgia