domenica 29 agosto 2010

Scuola Elementare di Volparo

Ricevo e pubblico:

I NODI ARRIVANO AL PETTINE E PURE I DANNI (DUE MILIONI DI EURO)

Volparo è una località del paese di Legnaro che confina con il Comune di Polverara.

Premessa

La scuola elementare del luogo, è stata edificata alla metà degli anni 70. Un edificio con sei aule, ambulatorio, sala insegnanti, un ampio atrio-salone utilizzato pure per fare ginnastica al chiuso. Dispone di un ampio terreno all'aperto delle dimensioni previste dalle disposizioni Ministeriali, di un parcheggio esterno che lambisce l'intera proprietà lungo la strada Provinciale 35, il tutto recintato come richiede la legge.
Il complesso, edificio e terreno all'aperto, sono protetti da apposite leggi, che ne fanno un unico istituzionale. La legge considera l'area all'aperto locali scolastici: art. 89 Decreto Ministeriale n.297 del 1994; queste are sono rispettate pure dagli Zingari e dagli Extracomunitari.
Il progetto della scuola venne approvato dal Genio Civile di Padova. L'Ingegnere Capo del tempo, responsabile della sede di Padova e di quella di Este, pretese, nonostante si trattasse di un edificio ad un solo piano, che nei muri fossero annegati dei pilastri in cemento armato perchè, disse, un domani potrebbe verificarsi la necessità di una sopra elevazione. Testimone chi scrive. Così con le modifiche richieste lo stabile venne realizzato, nell'anno 1975 o '76.
Una scuola secondo gli esperti, per l' economia, secondo il buon senso, per il costo a carico dei cittadini, vive più generazioni; naturalmente con le normali manutenzioni e aggiornamenti propri di tutte la abitazioni e la messa a norma secondo le prescrizioni di legge. La scuola in questione è relativamente giovane, ha 35 anni di vita.
L'edificio negli ultimi anni è stato trascurato nella parte interna ed anche esterna: le pareti esposte a nord hanno la muffa; la caldaia per il riscaldamento è alimentata a gasolio, doveva essere sostituita con una a metano, visto che le condotte del gas passano a pochi metri. Ne avrebbe beneficiato la spesa di esercizio e la qualità dell'aria con meno inquinamento. Problemi più volte sollevati in Consiglio Comunale dalle opposizioni e mai, mai recepiti, nessuna risposta; eppure i soldi non mancavano e non mancano (forti avanzi di amministrazione ogni anno; esempio: nel 2009 c'è stato un avanzo, cioè soldi non spesi, per un importo pari a un milione e centomila Euro). C'è pure la Legge che obbliga i Comuni di adeguare gli edifici scolastici alle nuove norme di sicurezza, con termini già scaduti.
Trascurare la Scuola vuol dire mancare di rispetto ai nostri ragazzi: la Scuola, per i nostri figli rappresenta il primo incontro con le Istituzioni Pubbliche, devono ricevere un'immagine positiva.

Prima parte

Finalmente il Sindaco del tempo si adegua, e con delibera di Giunta Comunale n° 160 del 27 novembre 2008 fa “approvare il progetto di adeguamento alle norme di sicurezza e manutenzione straordinaria alla scuola elementare di Volparo”. Costo dell'intervento Euro 280.000.
In Delibera è scritto: “ che il Sindaco e Assessore ai lavori pubblici con nota del 28/08/2008, hanno ordinato l'interruzione dell'iter dell'opera e con successiva nota del 23/09/2008 ha dato disposizione di dar corso all'opera...”
Con altra Delibera di Giunta Comunale, la n°185 del 30/12/2008 si riapprova il progetto definito esecutivo e il piano di sicurezza per così passare all'appalto dei lavori. Il costo rimane quello sopra visto.
Il progetto, si legge in Delibera, è stato redatto da due tecnici, uno di Legnaro e l'altro di uno studio di Padova, i quali hanno depositato la documentazione in Comune il 19/12/2008.

Con una Determina (disposizione), la n° 514 del 31/12/2008 (il giorno dopo l'approvazione della delibera n. 185 del 30/12/2008) viene dato incarico ad altro tecnico di altro studio di Padova, di redigere il progetto di ampliamento della Scuola Elementare di Volparo.

Non è finita! Con delibera di Giunta Comunale, la n° 42 del 31/03/2009, si revoca, si ritira il progetto di messa a norma della Scuola di Volparo e si sospendono le procedure di appalto dei lavori.
E ancora: sempre con la stessa Delibera n° 42 del 31/03/2009 si revoca l'incarico al tecnico dello studio di Padova di progettare l'ampliamento della Scuola Elementare di Volparo, la direzione lavori, e la contabilità del cantiere. Il costo previsto per l'ampliamento era stimato attorno ai 800.000 Euro.
Nonostante le revoche, naturalmente, le parcelle ai tecnici vanno saldate!

E ancora: sempre con la stessa Delibera di Giunta Comunale, la n° 42/2009, ad altro tecnico diverso da quelli citati, viene dato incarico di redigere il progetto di una nuova Scuola Elementare di Volparo in altro sito e abbattere quella esistente, perchè, si legge in delibera “lo spazio esterno alla scuola non acconsente l'ampliamento.”
Sorge spontanea una domanda: chi ha “rubato” l'area di pertinenza della Scuola? Perchè c'era!
Il mutuo acceso per costruire la Scuola esistente, essendo stato rinegoziato, scade nel 2016; lo si sta attualmente rimborsando.

Procediamo.
Con Delibera n° 44 del 03/04/2009, la Giunta Comunale approva il progetto definitivo della nuova Scuola Elementare di Volparo per un importo complessivo di 2.800.000 Euro compreso il terreno (duemilioniottocentomila).
Da fine novembre 2008, data della prima Delibera di Giunta, ai primi di aprile, data dell'ultima Delibera, poco più di quattro mesi, si è passato da una spesa di 280.000 Euro ad una spese di 2.800.000 Euro. Pazzesco! Ma gli Amministratori sanno cosa vuol dire programmare? L'opera, non era prevista nel programma della campagna elettorale; non si è quindi sentito l'esigenza di informare-chiedere-discutere con i cittadini Legnaresi, visto che sono loro che la devono pagare e che la devono utilizzare. Non si impone dall'alto una simile spesa, come nelle dittature, per poi dire: come siamo bravi, vi facciamo la scuola nuova, venite a ringraziarci. I Legnaresi si rassegnino perchè quanto al buon senso e democrazia, siamo all'anno zero!

Proviamo a ragionare: siamo nel mezzo di una crisi economica che non ha precedenti.
Il progetto prevede il raddoppio delle aule; a Volparo l'anno precedente non sono riusciti a far partire la prima sezione delle elementari per mancanza di allievi. Nelle Delibere non c'è menzione di una indagine della situazione demografica infantile, nessuna traccia di un minimo di ricerca per vedere se le aule in paese per le elementari sono sufficienti; diverse aule delle scuole elementari sono utilizzate in modo improprio! Non vanno utilizzate un'ora al giorno come sala mensa, ma per insegnamento!! Per la mensa si trovino soluzioni diverse, che non mancano. Gli abitanti a Legnaro, come numero, ristagnano, anzi decrescono. Se ci sono allievi che a volte possono eccedere per numero, si riequilibrino con la Scuola del centro; a Casone c'è una Scuola Elementare dove si sono spesi 250.000.000 di Lire italiane per metterla a norma prima di chiuderla per carenza di alunni.
In Delibera è scritto in modo generico, che a Legnaro non ci sono aule, senza accennare a ricognizione alcuna, sembrano affermazioni da bar. Il ginepraio di Delibere sopra citate, dimostra una gestione della cosa pubblica confusa, senza una linea di indirizzo con costi fuori controllo: manca una strategia! Si vive alla giornata il che, di norma, rende più facile favorire la speculazione. Sono considerazioni di buon senso, da uomo della strada.
Con queste soluzioni decise dal Sindaco e dalla Giunta Comunale, il centro scolastico di Legnaro si sposta a Volparo; non è cosa secondaria, merita qualche riserva. E' saggio spendere a Volparo fra elementari e materna, circa quattro milioni e mezzo di Euro, senza discussione-dibattito alcuno?

Seconda parte

Ora veniamo al danno che i Legnaresi pagheranno: calcolato in due milioni di Euro.
Nel 2003-2004 la Giunta Comunale Bettini acquista un terreno a ridosso dell'area della Scuola Elementare di Volparo, per costruirvi una Scuola Materna Comunale. Al tempo la Scuola Materna era ospitata, con contratto di affitto, presso uno stabile di proprietà della Parrocchia di Legnaro. Per accedere all'area acquistata, in violazione alla legge, si stacca, si toglie a nord, una fetta di terreno, parte di superficie scoperta della Scuola Elementare esistente, considerata dalla legge, lo ripeto, locale scolastico perchè a servizio della Scuola Elementare. Inoltre, ancora più grave, il Sindaco fa collocare l'edificio della nuova scuola Materna sull'area rimasta della Scuola Elementare, sempre in violazione alla Legge dello Stato.
Ecco come è stato “rubato” il cortile delle elementari di Volparo, e, ora manca lo spazio per l'ampliamento. L'ampliamento sarebbe costato 800.000 Euro e avrebbe risolto il problema, ammesso che si volesse costruire altre aule; mentre la nuova costruzione per lo stesso numero di aule viene a costare 2.800.000 Euro: un danno secco di due milioni di Euro che i Legnaresi saranno chiamati a sborsare.
Perchè non è stata rispettata la legge? I nodi presto o tardi arrivano al pettine.

Apro una parentesi e mi si permetta un breve cenno sulla Scuola Materna Comunale sopra citata.
Per edificarla il Comune accende un muto di 1.150.000 Euro, scade nel 2023, la rata annua ammonta a 90.000 Euro, costo terreno a parte. Quando un Comune ha il terreno in proprietà, ha i soldi per edificare, redige il progetto e passa alla gara di appalto lavori. Nel nostro caso no! Il Sindaco, senza gara alcuna, permette a un privato di costruirsi in proprio l'edificio Scuola Materna, per poi cederlo al Comune, (nel cantiere il cartello obbligatorio esposto di autorizzazione a costruire, stava scritto: proprietario la società privata SpA Cosecon). La società costruttrice, nel cederlo al Comune, come minimo avrà sempre guadagnato un 30%. E' di norma.
Soldi che si dovevano risparmiare. Si aggiunga: un privato quando costruisce sa fare delle economie non sempre apprezzabili. Es.: l'impianto di riscaldamento, a pavimento, è comandato da una sola chiave che apre e chiude una superficie di 1.200 mq. distribuiti su molti locali, con un costo annuo di esercizio che si aggira sui 20.000 Euro.
L'Amministrazione forse pensava di dare corso alle nuove procedure per opere che rientrano nel “ finanziamento di progetto” previste quando un'ente appaltante non possiede l'area e non ha i finanziamenti. Però, anche in questi casi per l'assegnazione è sempre prevista la gara pubblica. Nel nostro caso c'era la proprietà del terreno e c'erano i soldi. Un grosso pasticcio! Chiudo la parentesi.

Terza parte

Veniamo al parcheggio della Scuola Elementare, anche questo sparito.
Mi spiego.
Dalla parte opposta dell'ingresso della Scuola Elementare esistente, al di là della strada, la P.35, sorge, sull'ex area della Stalla Sociale, una lottizzazione denominata Volparo, di circa mq. 33.000 per realizzarvi altrettanti mc. di volume. La procedura di approvazione è stata controversa: vediamo.
Il Consiglio Comunale, su proposta del Sindaco Bettini, approva per la prima volta la lottizzazione sopra citata con la Delibera n° 46 del 04/07/2001.
Nel 2002, il Consiglio Comunale revoca, ritira-annulla la propria Delibera n° 46/2001 e ne vota un'altra al posto della precedente, la n°30 del 29/02/2002 che riapprova la lottizzazione.
Nella seduta del Consiglio Comunale del 04/02/2003, il Sindaco fa votare la revoca e il ritiro della Delibera di Consiglio n° 30/2002 e ne fa votare un'altra: la n° 30 del 04/02/2003; riapprovando sempre la lottizzazione denominata Volparo.
Perchè questo valzer di Delibere, approva e revoca?
Semplice. La strada di accesso alla lottizzazione, nel Piano Regolatore Generale del Comune era situata 100 metri più a nord; i proprietari della lottizzazione la volevano, per loro convenienza, 100 metri più a sud dove ora è costruita, cioè davanti alla Scuola Elementare.
Nella lottizzazione si entra dalla strada P.35, Per essere approvato, l'accesso necessita della autorizzazione della Provincia di Padova, autorizzazione che viene negata, in quanto la strada sbocca davanti al parcheggio, passo carraio e entrata della Scuola Elementare, creando pericolo e difficoltà al traffico e perdita della incolumità degli alunni.
Niente paura, ci pensa il Sindaco che con la Delibera di Consiglio già vista, la 30/2003, fa approvare una tavola grafica, la n°15/15, allegata alla documentazione, dove risulta esistere una aiuola rialzata lungo la proprietà della Scuola sopra tutto il parcheggio, e viene cancellato pure, l'accesso del passo carraio dell'edificio. Il complesso scolastico resta un lotto intercluso, con una minuscola apertura di passaggio per gli allievi che vi accedono.
Sparito il pericolo al traffico stradale, la Provincia dà l'OK.
Ecco come la Scuola ha perso il parcheggio, a vantaggio della lottizzazione; il Sindaco pro tempore ne esce sconfitto in quanto della Scuola rappresenta la proprietà: non se n'é accorto.......sembra vivere una situazione kafkiana.

Per finire

In ultima analisi, la Scuola Elementare è stata a morsi spolpata del terreno di pertinenza, operazione che l'Amministrazione Comunale sta ripetendo per la Scuola Elementare del centro di Legnaro. Come si vede, viene confermato il proverbio: la volpe perde il pelo ma non il vizio. Fra qualche tempo ci verranno a dire che la Scuola Elementare del centro deve essere abbattuta per carenza di area esterna.
Ancora una riflessione:
-la nuova Scuola Elementare di Volparo viene costruita perchè non si è rispettata la Legge, (Euro 2.800.000);
-l'ampliamento del Campo Santo viene fatto perchè non si è rispettato il regolamento cimiteriale, (Euro 1.700.000);
-la rotonda in crocevia viene realizzata perchè, avendo l'Amministrazione Comunale stracaricato di mc. di volume edificatorio il parco prima esistente, ora ci sono difficoltà per collegare l'area con un accesso stradale, (Euro 400.000).
Tutti lavori fatti per coprire “marachelle” della Amministrazione. Se questo è lo sviluppo del paese che vogliono farci credere.......apriti cielo...!!??

P.S. Alle elezioni, l'elettore come fa a giudicare gli Amministratori di un Comune, se questi nascondono il loro operato e si guardano bene di divulgarlo? Mi riferisco alle decisioni prese per ignoranza, per incapacità, per favorire clientele, a volte per stupidità, a volte in buona fede; decisioni che danneggiano l'Ente Pubblico, cioè, i cittadini. La riflessione è seria. Lentamente viene minato il sistema democratico. Pure nelle dittature si vota, ma non è Democrazia.



Legnaro li 20/08/2010 Giovanni Negrato

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E 'vero! Mi piace questa idea, sono pienamente d'accordo con te.
Assolutamente d'accordo con lei. L'idea di un buon supporto.

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie