martedì 26 novembre 2013

Vediamoci chiaro!

In qualche maniera sta cominciando la campagna elettorale a Legnaro. Gente che non ha mai nemmeno pensato ai problemi del paese si proporrà di risolverli in maniera certamente mooolto credibile. Visto che ad ogni modo i problemi sono gli stessi un po' per tutti mi permetto di cominciare a segnalarne qualcuno con annessa possibile soluzione. Le idee che seguono sono a disposizione di tutti gli interessati, copiare è lecito, abbiate semplicemente la cortesia di segnalare la fonte.

Visti i tempi di crisi e i budget sempre più ridotti dei comuni la prima regola è il risparmio. Solo creando risparmio ed efficienza si potranno liberare risorse economiche da destinare altrove. Si aggiunga che non ci vuole certamente nessun sondaggio per sapere che l'illuminazione pubblica è uno degli argomenti che più fanno arrabbiare i cittadini. Fra lampioni spenti, mancanti , rotti oppure accesissimi nelle ore di giorno negli ultimi anni a Legnarosi è assistito a un lento ma incessante degrado dell'illuminazione pubblica in generale.
La proposta è semplice:

  1. Tornare a gestire gli impianti in proprio e/o per il tramite di ditte locali.
  2. Sostituire gradualmente le lampade ad incandescenza con lampade a led.
  3. Dove possibile e ragionevole dotare il singolo punto luce di impianto fotovoltaico per l'autosufficienza
Con il giusto mix dei tre punti precedenti e un po di pazienza, si arriverà a liberare diverse decine di migliaia di euro e nel contempo a migliorare il servizio diminuendo le rotture e ridistribuendo i punti luce in maniera più organica nel territorio.

Saluti Davide

P.S.
Copiare è lecito. ricorda di citare la fonte.




Illuminazione pubblica: Led e rinnovabili per abbattere i costi.

Secondo il Forbes, si moltiplicano in tutto il mondo le iniziative per ridurre il costo dell’illuminazione pubblica. Numerose le iniziative in atto, dall’uso dei lampioni a Led al ricorso alle fonti rinnovabili
Un terzo dei consumi elettrici delle città. A tanto ammonta il peso in bolletta dell’illuminazione stradale secondo un’inchiesta pubblicata online dalla testata finanziaria Forbes. Una cifra importante, soprattutto in tempi di crisi economica come quelli che stiamo attraversando. Nella città norvegese di Trondheim, ad esempio, sono installati complessivamente 21.500 punti luce (1.100 sulle autostrade, 2.800 sulle strade provinciali, 16.600 su quelle urbane, 300 nei parchi, 700 su strade private. Nel 2006, il costo per l’energia elettrica, la gestione e la manutenzione di tutti questi lampioni è stato di 1.881.250 euro all’anno.
Eppure, grazie alle moderne tecnologie per il risparmio energetico, è possibile tagliare i consumi (e i costi) anche del 60%. Forbes riporta il caso della città di San Jose, in California, che è riuscita a ridurre la bolletta energetica di 4 milioni di dollari all’anno soltanto sostituendo i lampioni con dispositivi a Led. A Calgary, in Canada, l’intero parco lampioni è stato rinnovato con lampade efficienti, garantendo un risparmio di 2 milioni di dollari all’anno, mentre a Oslo è stato installato un sistema intelligente per l’illuminazione stradale che ha portato a un risparmio energetico del 70%.
Ma la tecnologia a Led o i sistemi di illuminazione “smart” non sono gli unici mezzi per tagliare la bolletta elettrica dei comuni. Anche l’uso delle fonti rinnovabili per alimentare i lampioni stradali si sta progressivamente diffondendo, con diverse esperienze già avviate in varie parti del mondo. Nel 2011, per esempio, l’amministrazione di Busan, la seconda città più grande della Corea ha installato una serie di lampioni ibridi, provvisti di pannelli solari e piccole turbine eoliche che alimentano le lampade a Led(vedi foto).
Una simile esperienza, utilizzata però per l’illuminazione artistica di un monumento, è stata portata avanti anche in Italia, a Imperia, dove la torre campanaria del 1923 è stata equipaggiata di una piccola turbina in grado di alimentare il tricolore a led che decora il campanile stesso, installato in occasione dei festeggiamenti per il 150imo anniversario dell’unità nazionale. In Texas, invece, la tecnologia micro-eolica è stata utilizzata per alimentare i condizionatori degli uffici, un’altra voce di spesa molto significativa per aziende private ed Enti pubblici.

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