martedì 2 luglio 2013

Piano degli interventi ossia Piano del Sindaco



Questo documento è stato depositato l'altro giorno presso il nostro comune. L'ho sottoscritto perchè penso che alla speculazione edilizia vada contrapposta e sostituita l'esigenza  abitativa dei singoli: unico faro per fare luce sul groviglio di interessi che soffocano tutta l'intera questione abitativa.

COMUNE DI LEGNARO



                                                                                                          Al Sig. Sindaco

                                                                                                          del Comune di Legnaro



Oggetto: Piano degli Interventi. Presentazione osservazioni.



I sottoscritti Consiglieri Comunali presentano le seguenti osservazioni.



Rispetto al metodo:

Il Piano degli Interventi, altresì denominato “Piano del Sindaco”, va predisposto a inizio mandato, non alla fine.

Perchè non è stato convocato alcun incontro pubblico? Neppure il P.A.T. è mai stato illustrato con chiarezza ai cittadini.

Il modulo per presentare le osservazioni e richieste è stato predisposto appositamente solo per chiedere metri cubi e “bollini” sparsi sul territorio: è un invito al “chiedete e vi sarà concesso”.



Nel merito:

·        vanno evitati gli interventi che permettono l’edificazione in area agricola, con finalità speculative, di migliaia di mc su piccoli lotti, va bensì favorita l’ edificazione per chi ha realmente bisogno per i figli;

·        lo strumento fondamentale per allargare l’edificazione è il PIANO CASA e di questo va tenuto conto nel programmare gli interventi;

·        aumentare le distanze dagli incroci stradali (vedi lo scempio dell’ incrocio sulla 516 e via Ardoneghe), dalle strade e soprattutto tra gli  edifici;

·        a Legnaro mancano parcheggi, verde, servizi: lo scomputo degli oneri a fronte di opere che passano poi all’amministrazione ha provocato guasti notevoli: in aree di campagna sono sorti servizi che non servono alla collettività, con manutenzione a carico del Comune che, grazie a questo giochetto, ha le casse vuote e, purtroppo, le proteste dei cittadini (vedi gli otto condomini di Via Vittorio Emanuele).



Il PRG con le zone “C1/E” e “B speciale” offre la possibilità di costruire dappertutto, grazie anche alle nuove interpretazioni dell’Amministrazione in merito alla stessa possibilità di costruire, e non ci sono i fondi per portare i servizi alle nuove residenze.



Il PAT è assolutamente sovradimensionato perché a fronte del realizzato invenduto è previsto ancora  un milione di mc. Considerata l’ evoluzione demografica e sociale, la cubatura esistente è ben oltre i 150mc/abitante



I recenti accordi pubblico/privato introdotti dall’Amministrazione non possono essere gestiti per evitare le regole che comunque esistono o peggio ancora per derogare dalle stesse.



Oltre alle considerazioni sopra riportate proponiamo:

·        lo stralcio della prevista lottizzazione nei terreni di proprietà del demanio della Regione Veneto e gestiti da Veneto Agricoltura attorno alla Corte Benedettina semplicemente perché questa previsione è in contrasto con la volontà della stessa Regione che intende bloccare la cementificazione delle aree agricole e non rientra in alcun modo negli obiettivi di Veneto Agricoltura;

·        di utilizzare lo strumento del credito edilizio per reimpiegare le notevoli volumetrie inutilizzate e sparse in tutto il territorio;

·        la protezione dei siti quali la Corte Benedettina e Villa Morassuti dall’avanzare della cementificazione.



Legnaro, 28 giugno 2013                                       I Consiglieri Comunali



                                   Collesei Lorenzo, Bianchini Davide, De Salvador Sandra, Pincerato Adriana

1 commento:

Anonimo ha detto...

Concordo in pieno con quanto esposto e con le tantissime altre illegalità che sono sottaciute.

Giovanni Negrato.