sabato 22 giugno 2013

Comunicato del PD legnarese


Ricevo e pubblico:

PD, CIRCOLO DI LEGNARO
SALVIAMO IL TERRITORIO DI LEGNARO

L’ Amministrazione Comunale ha emanato il seguente avviso: “Entro il 2
luglio c.a. i cittadini possono presentare richieste relative all’attuale Piano
Regolatore, ora denominato Piano degli Interventi. Chiunque intende costruire,
realizzare una lottizzazione, rendere edificabile un’area agricola, ampliare attività
produttive in zona impropria presenti la relativa domanda”.
Per illustrare questa possibilità non è stato convocato nessun incontro
pubblico con i cittadini, ma solo una riunione con i tecnici ai quali è stato detto:
“potete richiedere tutto, noi valuteremo”.
A Legnaro dunque, con centinaia di case sfitte, l’attuale Amministrazione
di centro destra ha l’intenzione di costruire ovunque, completando il processo di
distruzione delle aree agricole, senza alcuna strategia di sviluppo e tutela del
territorio, del paesaggio e dell’ ambiente ?
Un paese a macchia di leopardo, con una viabilità ferma a 50 anni fa, con poche
piste ciclabili (una costosissima lungo la SS516), strade da ri-asfaltare, marciapiedi che
mancano. Non interessa la qualità della vita, spazio invece alla speculazione, ai
poteri forti, alle lobby immobiliari, ai metri cubi regalati agli amici e parenti ?
L’attività edilizia va invece favorita con l’ampliamento e la riqualificazione degli
edifici esistenti, con l’utilizzo del Piano Casa, limitando l’allargamento delle aree
edificabili a chi ha necessità per i figli e completando le aree parzialmente
edificate.
Carissimo sindaco, il PD di Legnaro le rivolge 3 domande da cui aspettiamo
sollecite risposte:
1) Perché mettere mano, in scadenza di mandato, al Piano degli Interventi
edilizi a pochi mesi dalle elezioni comunali con il rischio di incappare
nell’accusa di voto di scambio ?
2) Può assicurare ai cittadini di Legnaro che nessuno dei suoi assessori
abbia ottenuto, in questi anni, vantaggi edificatori, per se o propri
familiari ? visto il continuo ricorso a nuovi Piani degli interventi
edificatori ?
3) Può assicurare ai cittadini di Legnaro che nessuno dei suoi assessori,
professionisti, si trovi in una situazione di conflitto di interessi ?
Poiché questa Amministrazione è al termine del proprio mandato, e dopo la
pessima figura delle cartelle pazze IMU, il Partito Democratico di Legnaro chiede
con urgenza risposte chiare nel merito, già dal prossimo Consiglio Comunale e
propone che la valutazione delle richieste arrivate dai cittadini venga lasciata
alla nuova Amministrazione per evitare incresciosi sospetti … oppure in nome
della rielezione siete disposti a svendere il futuro dei nostri figli ?
Legnaro (PD), 20/06/2013
Partito Democratico di Legnaro


17 commenti:

Davide Bianchini ha detto...

Noto come l'avviso abbia solamente ad oggetto la nuova edificazione. Anche se apparirà assurdo ci sono casi di cittadini legnaresi ai quali è stato reso edificabile l'orto e di conseguenza innalzata la tassa ICI/IMU, ai quali però di edificare non interessa nulla. Questa potrebbe essere l'occasione di sitemare alcuni di questi casi rispettando per una volta la volontà dei cittadini. Ma una giunta di professionisti dell'edilizia guidata dal loro commercialista come può rendersi conto che non tutto è mattone?
Riguardo la polemica sui presunti vantaggi edificatori di qualche assessore è questione che non mi vede protagonista. L'ampliamento o la nuova casa per i figli non sono interventi da vietare, anzi secondo me sono gli unici da consentire sempre. Ben altre lotizzazioni rappresentano il malaffare di questa cricca.

Anonimo ha detto...

"L'ampliamento o la nuova casa per i figli non sono interventi da vietare, anzi secondo me sono gli unici da consentire sempre" ... alla faccia dell'ecologismo targato 5 stelle...
Bon! Allora, basta giustificare le lottizzazioni nel nome della prole? Se è questa la teoria allora non lamentiamoci del consumo di suolo! Se "i figli vogliono la casa" allora che i genitori "amplino con le proprie riserve un muto per acquistare qualcosa già costruita", anche al prezzo di vedere la propria prole non abitare a 3 metri ma a 300, o anche a 500, e perchè no a 1 Km!



Il provocatore

Davide Bianchini ha detto...

Non essere del PD, non essere del PDL, non essere del M5s...ha un peso che si paga in termini politici, ma per me è ancora accettabile. Quindi respingo l'accusa di ecologismo. Gli ampliamenti o le nuove edificazioni per motivi famigliari non rappresentano speculazione in quanto vengono eseguiti sulla base di un bisogno concreto e attuale. Costruire per vendere invece no. Il suolo è una risorsa limitata e preziosa, ma non è detto che non la si debba mai spendere.

Anonimo ha detto...

ok, allora esssere "ecologisti" è una colpa, essendo un'accusa.... comunque è un discorso assurdo questo. Allora facciamo un esempio:
io sono un imprenditore edile ma anche padre di famiglia per cui preferisco costruire per vendere per assicurare i soldi ai miei figli (secopndo la tesi del binchini va bene cosi'? Cosa vuol dire Gli ampliamenti o le nuove edificazioni per motivi famigliari? Ma stiamo veramente scherzando. ma qui mi pare si sia persa totalemnte la concezione della razionalità e non importa essere iscritti a un partito!

Anonimo ha detto...

Ecologia e ecologismo sono termini differenti e come tali andrebbero utilizzati. La prima è anche una corrente di pensiero, il secondo è un dispregiativo. Quindi dire che Bianchini è un ecologista è differente che parlare di ecologismo a 5 stelle o meno. Ma fin qui è italiano e non mi assumo la responsabilità di insegnarlo a chi non lo conosce, per quello ci sono le scuole dell'obbligo che evidentemente non hanno visto protagonista il Provocatore.
L'Iconoclasta

Anonimo ha detto...

Caro Iconoclasta,

fortunatamente lei le ha fatte le scuole dell'obbligo e da come parla sarà sicuramente andato oltre... Ma mi spiace correggerla (e contraddirla)... rispondendole non "si informi" ma "studi meglio nella prossima vita" qualora fosse alfabetizzato, è infatti l'IGNORANZA il peggiore degli strumenti che hanno portao il nostro Paese all'odierna situazione.
Comunque, giusto per insegnarle qualcosa in modo da evitarle magre figure nel suo futuro, semmai:

ECOLOGIA: è una scienza!
ECOLOGISMO: è una dottrina politica e sociale che si fonda sul rispetto delle leggi dell'ecosistema, quelle che lei non conosce ma che le consentono di respirare, mangiare, digerire, sparare a salve stupidaggini, e le stese che dovrebbeo anche consentirle di pensare.... ma quest'ultima è un opzione che lei non ha scelto.

Ad ogni modo perdere tempo non ha molto senso quando il livello intellettivo è di tale portata

auguri per un mondo migliore nelle sue 5 stelle.


Il provocatore

Davide Bianchini ha detto...

L'espressione "ecologismo targato 5 stelle" nel contesto del primo commento del Provocatore, ha un significato indubbiamente dispregiativo. Da qui la mia respinta d'accusa e forse l'interpretazione ardita dell'Iconoclasta. Il provocatore è riuscito nel suo intento di provocare anche se non è andato più in la di questo. Si! la prole è un buon motivo per costruire abitazioni. La speculazione economica no! Il bisogno di un tetto è una buona motivazione per costruire, fare schei no! Si può non essere d'accordo e dire che non bisogna mai più costruire, oppure al contrario si può pensare che sia sempre giusto costruire nuove abitazioni. Io penso che la prima casa sia un diritto e sulla base di una necessità concreta e personale si possa anche consumare territorio. Gli estremismi li lascio a chi si rivolge solo allo stomaco dei suoi interlocutori e in sostanza non interessi nulla. Io preferisco ragionare sui bisogni reali e sulle risposte concrete che la comunità può e deve dare ai singoli. Costruire case per venderle in tempi di crisi eel mattone NO! Costruire la casa per il figlio e la sua famiglia SI! In passato si è dato la possibilità di ampliare per i figli per poi vendere casa e apliamento senza limiti, ma a gestire la cosa c'era Bettini.

Anonimo ha detto...

Allora, per l'ultima volta, provop a decifrare il mio pensiero nella speranza di andare oltre la mera provocazione, e per farlo riparto dall'ultimo concetto esposto dal saggio Bianchini: "Il bisogno di un tetto è una buona motivazione per costruire, fare schei no!"

Sono d'accordo.

ma siccome oltre a essere provocatore sono anche pensatore mi piace giocare col buon senso e ridire, sulla base di un ECOLOGISMO SCIENTIFICO E RESPONSABILE, che quando si "pianifica" (attenzione a questo verbo Iconoclasta prima di inventarti nuove definizioni "ardite") lo si deve fare mettendo sulla carta l'effettiva DOMANDA che bnasce dal Bisogno con l'effettiva OFFERTA, cje in questo caso rappresenta quello che già esiste e che può essere responsabilmente utilizzato stimolando l'accesso al credito e il mercato per l'acquisto, stimolando e incentivando nuove contrattazioni di locazione/compravendita, stimolando incentivando e progammando interventi di edilizia pubblica e popolare (rinnovo la richiesta di attenzione a questo termine all'Iconoclasta, è diverso da "Repubblica popolare", usa il vocabolario mi raccomando se dovessi cimentarti in "ardite" risposte) ...

Il buon senso della pianificazione iurbanistica responsabile ti dice questo, ed è così nelle più civili metropoli europee ed americane che daglia nni '70 hanno iniziato a fare i conti con lo sprawl urbano salvaguardando e minimizzando il più possibile il consumo irreversibile di suolo.

Ancora, sempre per rispondere sulla base di una visione "strutturata" e non azzardata o peggio orientata allo "stomaco" di ipotetici tifosi, IL DIRITTO A UN TETTO E' UN DIRITTO UMANO ma in un peridodo come questo in cui la generazione precedente si è divorata il futuro e le risorse delle due generazioni a seguire, sacrificare la PROPRIETA' per mantenere il POSSESSO e il diritto d'uso di una casa è un percorso tanto responsabile quanto sostenibile... Traduco meglio per le menti più "ardite" d'iconoclastica memoria:

se anzicchè colare cemento per nuove abitazioni di proprietà si affitta o si compra quello che esiste non succede nulla, a parte riospettare un po di più l'ecosistema.


Il Provocatore




Davide Bianchini ha detto...

Facile a dire, meno facile a fare. Se ho un pezzo di terra edificabile gentilmente offerto da mio papà, a parità di prezzo di un appartamento di medie dimensioni ci costruisco sopra una casetta singola sicuramente migliore anche in termini di qualità dei materiali. La favola degli incentivi ad acquistare un appartamento o una porzione di schiera già edificati li lasciamo nel mondo dei buoni propositi. Alla fine non solo la generazione del dopo guerra ( qualcuno la chiama dei Babyboomers) si è costruita la sua villa, ma mi ha anche venduto il suo appartamento di cartone.

Anonimo ha detto...

Bianchini, chiudo mettendo in luce l'appello alla coerenza del tuo pensiero:

"Decrescita Felice: soluzione anti crisi.
Come sempre ci sono più strade percorribili, quella della decrescita felice è quella che mi convince di più."


(Post di davide Bianchini del 21/5/2010 sul Blog Vivo a Legnaro: http://vivoalegnaro.blogspot.it/2010/05/decrescita-felice-soluzione-anti-crisi.html)


Il Provocatore

Davide Bianchini ha detto...

Uno dei principi della Decrescita è quello secondo il quale bisogna consumare solamente ciò di cui si ha bisogno. Pallante sintetizza il concetto parlando di sobrietà. Non c'è nessun aspetto della decrescita che imponga di andare a vivere dentro un appartamento, lontano dai tuoi famigliari se questo non è un tuo bisogno. Non c'è proprio nulla di anti ecologico nel voler costruire una casa per se stessi nei pressi o anche attigua a quella dei propri genitori. Il problema semmai è l'appartamento di 50 mq dal quale tutti scappano. Se vogliamo fare il caso di quello che abita in un castello assieme alla mamma e il papà, ma che per sfizio si vuole costruire un altro castello proprio la vicino allora si può discutere fino a che si vuole. Ma se rimaniamo a Legnaro il problema non si pone. Case per abitare SI, Case per vendere NO.

Anonimo ha detto...

ma se ci sono 100 case di cui 30 abitate e 70 no cosa è meglio costruirne altre o utilizzare le 70 inutilizzate? No giusto per capire se si ha chiaro o meno il problemea di consumo di suolo.... Infine, caro bianchini, il mondo non nasce e si ferma a Legnaro, semmai il mottop è un altro "pensare glòobalmente per agire localmente", ma bisogna essere un po più aperti per capire queste cose da "intellettualoide komunista" ....

PS. spero che tra i lettori/partecipanti a questo dibattito si capiscano bene le posizioni confuse di Bianchini, così giusto per puntualizzare da che parte stare

Anonimo ha detto...

trovo sterile questo scambio tra Bianchini e gli anonimi.
Sono almeno 3 le generazioni che hanno costruito la propria casa nel proprio terreno (io sono una di quelli). Ne vale ancora la pena, sono così tanti ancora i figli da sistemare? e se lo sono ivece di occupare nuovo terreno, magari con una bifamiliare metà non occupata, perche non utilizzare gli ampliamenti del piano casa, o ridiseganre gli spazi: hanno ancora un senso case di 2/300 mq per due max 3 componenti della famiglia? E poi se un figlio/a ad un certo punto decide di andarsene, la casa andrà sul mercato o rimarrà vuota. Oggi poi con la carenza di lavoro e la necessità di ricercarlo in altre parti rende meno necessaria la casa vicina ai parenti. Non ultima i notevoli costi di edificazione e un valore poi dell'immobile non sempre certo.Approfittiamo allora dell'argomento per proporre nuove idee di sviluppo, di miglior utilizzo delle case e minor spreco del territorio. Lorenzino Collesei

Anonimo ha detto...

Siamo realisti, tra un terreno agricolo che vale 10€/mq e uno edificabile che vale minimo 100€/mq cosa scegliereste? Purtroppo in questi momenti di crisi valorizzare i propri beni e fare cassa come vi comportereste voi?
Magari il lotto edificabile non ne ho bisogno per i figli, ma per fare cassa e tirare avanti.
Certo, anche oggi come allora il mondo umano si vende per quattro denari..

Anonimo ha detto...

Collesei, se lei ha letto i miei post diciamo la stessa cosa.

Il provocatore

Davide Bianchini ha detto...

Non si tratta di fare la casa ad ogni figlio o di stabilire che vicino ai genitori è meglio. Si tratta di condividere o meno un principio. Quello che penso è che non è ne giusta ne realistica una chiusura completa nei confronti della nuova edificazione. E' fin troppo facile fare gli ecologisti online o i provocatori mascherati. Ribadisco che quando alla base della richiesta di nuova edificazione c'è un bisogno abitativo personale, attuale e concreto l'amministrazione debba concedere il permesso nei limiti degli strumenti di pianificazione vigenti.

Anonimo ha detto...

Thò, il saggio Bianchini, lo stesso che nella sua breve vita politica ha solo criticato verbalmente e per iscritto adesso mi diventa un democristiano di spessore.. quasi quasi continuando in questa discussione si arriverà da parte del saggio a giustificare eventuali sanatorie edilizie.....


il "provocatore mascherato"