mercoledì 6 marzo 2013

C’è Pippo Maniero a guidare il neonato Legnaro. Ai genitori: «Contiamo sui vostri ragazzi»

Dal Mattino di Padova del 2 marzo 2013

LEGNARO. Adesso si fa sul serio. Sala gremita, giovedì sera, all’incontro di presentazione della nuova società sportiva. Nel direttivo anche Filippo “Pippo” Maniero, che torna a Legnaro in qualità di dirigente stavolta, dopo l’esperienza di allenatore all’Abano sino a pochi mesi fa e di vice alla Piovese nel 2007. È proprio lui, in premessa, a smorzare le polemiche. Ancor prima che nascano: «Non siamo in guerra con nessuno», le sue parole. «Vogliamo solo riprendere da dove si era lasciato. Nessun obbligo o imposizione, ognuno è libero di fare la propria scelta, se con questa o con un’altra società». Il riferimento è all’esperienza, di molti genitori e ragazzi, alla Legnarese Calcio. Anche se il nome “Legnarese” non viene pronunciato nemmeno una volta al microfono. E questo volutamente.
Parallelismi e riferimenti alle vicende dello scorso autunno, con le dure contestazioni di allenatori e genitori alla gestione della società giallorossa, giovedì non se ne sono volute fare. “Il calcio è di chi lo ama” lo slogan scelto dal Legnaro Calcio. Azzurro il colore della maglia. Lo stesso della Nazionale a cui tanti giovani potrebbero aspirare. Magari un giorno. Chissà. Intanto, si parte da obiettivi chiari e raggiungibili, con un programma articolato su tre scadenze: a breve, medio e lungo termine. Della serie: pochi obiettivi ma buoni. E soprattutto realizzabili. Nell’immediato servirà creare uno staff di allenatori per l’intero settore giovanile. A giugno in programma il “Legnaro football camp”, per il quale, tra l’altro, non si è voluto perdere tempo, fissandone già date e orari. In seguito il secondo “Trofeo città di Legnaro”. Durante l’intera stagione calcistica si punterà, invece, ad ottenere la qualifica federale di “Scuola calcio”, magari con una convenzione proprio con l’Istituto comprensivo di Legnaro. Nel giro di tre-quattro stagioni la società auspica poi di arrivare a militare a livello regionale, con la creazione di una Prima squadra, pescando gli atleti proprio dal settore giovanile.
Tutto questo, e molto altro, dipenderà da una cosa soltanto: i numeri. Se la società, fino ad oggi, ha fatto un passo in avanti, ora ne serve un altro. Più lungo, ma sicuramente fondamentale: il tesseramento dei ragazzi. È ai genitori presenti in sala che il direttivo, in più riprese, ha rivolto il proprio appello: «Abbiamo bisogno di voi, abbiamo bisogno dei vostri ragazzi». I tesseramenti serviranno infatti alla società per avere un peso diverso (e maggiore) a luglio, quando si presenterà per partecipare al bando comunale che assegnerà la gestione le strutture sportive locali. Ovvero i campi da calcio. Senza questi la società è pronta a fare armi e bagagli. «L’obiettivo», ha precisato Maniero, «è quello di vedere i nostri ragazzi divertirsi in campo e crescere, non solo a livello calcistico, ma anche e soprattutto come persone. Senza queste basi, e senza le strutture necessarie, la società può anche lasciare».
Martina Maniero
02 marzo 2013

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