mercoledì 21 novembre 2012

Riflessioni su primarie e dintorni

Premetto subito che io non andrò a votare alle primarie del centrosinistra. Nessuno dei candidati mi rappresenta. Trovo affinità direi quasi genetiche con gli elettori di sinistra, ma quando ascolto i vari D'Alema, Veltroni, Bersani, Renzi, Bindi, Letta, Franceschini, Puppato, Vendola... qualcosa mi impedisce di considerarli a me vicini.
Tutti dicono talvolta qualcosa di buono, tutti però sono geneticamente inclini al compromesso, all'accordo fra loro e con altri anche molto distanti politicamente. Fare accordi non è negativo in se, anzi è l'anima della politica, ma quando nel piatto della bilancia lasci anche la tua carriera politica, il tuo stipendio faraonico, i tuoi privilegi parlamentari finisce che gli accordi non li fai solo perchè è giusto così, ma anche perchè ti conviene personalmente.
Un esempio? La maggioranza degli italiani ritiene che il numero di 900 e passa fra senatori e deputati sia troppo alto e che andrebbe rivisto verso il basso. Moltissimi senatori e deputati si dicono favorevoli al taglio dei parlamentari. Tutti d'accordo, ma nessun cambiamento.
Un altro esempio? Se intervistato credo che nessun parlamentare ammetterà come giusto che ad accedere alla carica possano essere persone con precedenti penali. Avete mai sentito dell'approvazione di una legge in tal senso?
Lo stesso dicasi per i privilegi, i vitalizi, i prestiti agevolati e specialmente per il rimborso elettorale ai partiti.
Se fai parte di un partito significa che le tue idee e i tuoi comportamenti stanno tutti dentro a certi confini o che per lo meno sei disposto a soprassedere alle tue idee in cambio di consenso o anche solo del permesso di frequentare il partito stesso. Partendo da questa regola, in base alle capacità e agli obiettivi degli aspiranti politici, il partito diventa la macchina sociale che seleziona i candidati i quali una volta eletti medieranno fra le richieste degli elettori, quelle del partito/padrone e le proprie esigenze. Una vota trovata la quadratura del cerchio questa verrà nuovamente discussa con le quadrature degli altri partiti. Un processo naturale e inevitabile si dirà. Il tradimento delle aspettative della base dico io.
Nel disegno dei padri costituenti i partiti erano strumenti di rappresentatività democratica, intermediari della volontà del popolo. Oggi assistiamo all'estrema loro degenerazione tanto che la gente non li frequenta più: ne loro ne le urne elettorali.
Quando penso a queste cose penso che allora voterò per il Movimento 5 Stelle e che quindi sia inutile alambiccarmi in mille ragionamenti e scegliere fra Vendola e Bersani o la Puppato. Però non sopporto nemmeno i dictat di un padre padrone che a distanza tira il guinzaglio a strozzo di questa o quel militante disobbediente. O gli eletti del M5S sono liberi oppure semplicemente al movimento di Grillo è mancato il tempo di selezionare i candidati alla maniera degli altri partiti. Selezionando i candidati sulla base delle loro idee e sulla loro capacità di obbedire agli ordini di scuderia il movimento diventerà sempre più un partito e con questa fisionomia perderà l'autentica sua nota positiva ossia il ritorno dei giovani e della gente comune negli spazi della politica. Il limite dei due mandati, il taglio ai compensi e ai privilegi, la rinuncia ai rimborsi elettorali, l'assenza dai dibattiti televisivi... non possono essere cose imposte per legge o regolamento. Così come esiste la classe politica odierna con la sua bassezza culturale e morale vorrei esistesse una classe politica alternativa capace di rispettare le regole dettate dalle proprie convinzioni e valori. Vorrei persone capaci di utilizzare i denari pubblici in funzione delle necessità legate alla carica per cui sono stati eletti, senza limiti, se non quello del buon senso e dell'onestà. Persone in grado di rinunciare al vitalizio non perchè un comico o una legge lo impone, ma semplicemente perchè è giusto così. I partiti non sono più in grado di eleggere questo secondo genere di classe dirigente e non c'è bisogno di dimostrarlo. Il M5S vorrebbe farlo, ma quanto più selezionerà sulla base di regole e intenzioni, quanto più diventerà partito perdendo con ciò ogni originalità finendo alla lunga per spegnersi a mo' di Lega o Idv.
Ma dopo tutto sto ragionare la solita domanda: che fare?
Nessuna risposta universale, ma propongo la divisione le problema in due. Per la politica nazionale non resta che astenersi o votare per il meno peggio che in quel momento apparirà come tale. Per la politica locale, quella per cui si può toccare, intervenire, parlare con gli attori protagonisti....credo fermamente che la soluzione sia quella di guardare solamente alle persone e ignorare completamente le tessere che sottoscrivono. Io per un po' non sottoscriverò alcuna tessera.

Saluti Davide

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Parlando di primarie, uno dei cinque candidati, in un momento di crisi economica senza precedenti come quello che stiamo soffrendo, propone di legalizzare il matrimonio fra "identici" in quanto anche un suo problema personale. Non si tratta di un conflitto di interessi? Chi per un interesse, chi per un'altro, il lupo perde il pelo e non il vizio.

Anonimo ha detto...

Caro Davide, sei libero di pensare, proporre, criticare, votare quello che vuoi. Viviamo fortunatamente ancore in un Paese con libertà, anche se come dici tu spesso ingiusto, spesso traffaldino furbescdo anche nelle cariche istituzionali.
Tu critichi queste primarie e i candidati, pur dichiarandoti in qualche modo affine agli ideali di sinistra. Dici di votare Grillo (il Mov 5 Stelle è lui), ma lo critichi perchè fa il padre padrone. Vedi, per le stesse affinità tue alla sinistra io voterò alle primarie, sosterrò un candidato (Bersani) , ma sono pienamente convinto della bontà capacità onestà degli altri candidati e se vincerà un'altro sarò a sostenerlo alle elezioni politiche. Trovo molta più serietà e autocritica, autopulizia nella compagine del PD che in altre forze politiche. Non condivido una certa democristianità in alcuni componenti del partito, sperò che se vinciamo le elezioni si possano ampliare le leggi sui diritti civili. Non vedo conflitto di interesse in Vendola (come scrive l'amico anonimo), come non sono pienamente convinto della necessità di matrimonio fra lo stesso sesso, come ho qualche dubbio sulle adozioni di bambini(ma condivisione di beni, diritti e altro sicuramente si). Però mi piace e condivido i dibattiti anche accesi su questi temi all'interno di un grande partito, cosa che nella destra non trovo.
Vedi Davide sono sempre stato convinto che bisogna lottare portare le proprie idee dall'interno e non stare sempre alla finestra, in attesa del partito o movimento "ideale" che risponda alle ns convinzioni.
ciao.
Lorenzino Collesei

Davide Bianchini ha detto...

Caro Lorenzino se ogni tanto ascoltassi non troveresti poi così tante critiche da parte mia nei confronti delle primarie. Al centro dei miei ragionamenti ci finiscono di solito le persone. Ho detto che non mi sento rappresentato, non che non voterei mai alle primarie. Di pure che io sto alla finestra in attesa, ma non credo tu possa risultare molto credibile almeno di non voler affermare che l'unico modo di impegnarsi è essere democraticamente tutti iscritti al Pd.

Davide Bianchini ha detto...

Non credo che Vendola sia in politica solo per il matrimonio gay. Non credo che lottare per i propri ideali possa rappresentare un conflitto di interesse tanto più se gli ideali sono condivisi da molte altre persone. La tematica omosessuale deve presto trovare risposte adeguate da parte di uno stato laico.

Anonimo ha detto...

Signor Collesei per favore mi sciolga un dubbio. Mia moglie mi prepara la minestra "maridà" (alla veneta) maritata perchè fatta da tagliatelle e riso, oppure da risi e bisi, componenti diversi. Ora mi costa difficile dire che una minestra fatta di tagliatelle e tagliatelle oppure da riso e riso si possa chiamarla minestra maritata. Si tratta di un miracolo o di una forzatura... si può dire biologica? Sono confuso...

Anonimo ha detto...

L'anonimo uno poteva dire che faceva riferimento a Vendola e a Berlusconi, sono due opposti, due estremi. In un cerchio gli estremi non solo si toccano ma si saldano.

Anonimo ha detto...

per l'anonimo della minestra "marida", buona ma sai che raramente è proposta (sicuramente una minoranza; risi e bisi poi sono generi diversi e l'esempio non vale). Io pur rispettando il desiderio di Vendola, ho detto nel post precedente, che ritengo asolutamente necessaria una legge che riconosca i diritti anche alle coppie omologhe (eredità, mutuo, assistenza al compagno/a ammalato etc etc), ma ho anche detto che non sono del tutto convinto sul matrimonio e sull'adozione delle coppie omossessuali. Ma vogliamo poi riconoscere a tutte le persone, omo o etero, che lavorano studiano rispettano le leggi, pagano le tasse gli stessi diritti?. Comunque mi piace che si apra il dibattito, anche con posizioni diverse. Mi spiace solo che si insista a rimanere anonimi. ciao L. Collesei

Anonimo ha detto...

Domenica prossima si vota alle primarie del PD. Speriamo non ci sia lo spareggio me lo auguro.
Ero schifato della continua presenza in schermo televisivo del premier Berlusconi in qualsiasi rete.
Sono altrettanto schifato dell’occupazione massiccia totale dello schermo televisivo dei candidati alle primarie del PD. Apri il TG, nei dibattiti a tutte le ore, nelle continue interviste ti appaiono in tutte le salse i tre maggiori candidati. Per fortuna che il PD non è proprietario di reti si diceva, ma il troppo è troppo!

Anonimo ha detto...

Domenica prossima si vota alle primarie del PD. Speriamo non ci sia lo spareggio me lo auguro.
Ero schifato della continua presenza in schermo televisivo del premier Berlusconi in qualsiasi rete.
Sono altrettanto schifato dell’occupazione massiccia totale dello schermo televisivo dei candidati alle primarie del PD. Apri il TG, nei dibattiti a tutte le ore, nelle continue interviste ti appaiono in tutte le salse i tre maggiori candidati. Per fortuna che il PD non è proprietario di reti si diceva, ma il troppo è troppo!