martedì 20 novembre 2012

Pensiero e azione




Il territorio è l’unico vero patrimonio di cui la comunità può disporre e che gli amministratori locali sono chiamati a preservare. In ogni tempo, ma specialmente in tempo di crisi, il patrimonio va speso con estrema oculatezza. Purtroppo il sindaco Oregio Catelan &co. vedono nel territorio solamente un’opportunità di guadagno. Da questo punto di vista l’idea di fare un impianto di produzione di biogas in via Ardoneghe, approfittando dei contributi statali a fondo perduto, è sicuramente apparsa una bella iniziativa agli occhi di sindaco e assessore all’ambiente. Dopo anche la mancata installazione dei pannelli solari sul tetto delle scuole non è parso vero di poter mettere il cappello sopra a qualcosa che avesse la parola “bio” nel nome. Poco importa che di “bio” quell’impianto non abbia proprio nulla! Ai cittadini, depredati di ogni rappresentanza, è toccato mobilitarsi e a suon di ragionamenti cercare di ristabilire almeno un po’ di buon senso. Ma le cose nel frattempo sono andate avanti e al sindaco non è rimasto altro che promettere che farà il possibile per fermare il progetto. Una promessa  per riempire il vuoto di credibilità e rappresentanza che caratterizza questa amministrazione fin dal suo nascere: votata da una minoranza di cittadini non ha mai voluto colmare questo vuoto di rappresentatività aprendo le porte umilmente alle altre forze politiche. Non per tutti la politica è servizio verso la comunità, per alcuni è certamente solo un mezzo per raggiungere i propri scopi personali.
Dopo quasi 15 anni di mentalità speculativa e di territorio consumato proviamo a fare un bilancio: le imprese edili se non sono chiuse stanno soffrendo parecchio, le famiglie per la prima volta dal dopoguerra trovano il valore della loro abitazione inferiore a quello di acquisto vedendo bruciare i loro risparmi, mancano parcheggi, i costi per l’amministrazione pubblica aumentano e con loro le tasse, manca lo spazio verde pubblico adeguatamente proporzionato e attrezzato… 
Ma questo non suoni come una vicenda tutta Legnarese: ad essere messa in discussione per l’ennesima volta è la capacità della classe politica odierna di farsi carico dei problemi di tutti i cittadini. E ancor di più la capacità dei partiti di selezionare e offrire alla gente amministratori capaci, ma specialmente disinteressati.
P.S.
Dopo aver aumentato le tasse locali il sindaco, per protesta, non porta più la fascia tricolore nelle occasioni ufficiali. Colgo l’occasione per dire che una protesta, per essere tale, deve avere una qualche efficacia altrimenti è solo una cosa ridicola. Un sindaco davvero indignato per la scarsità dei contributi statali al suo comune si sarebbe orgogliosamente dimesso lasciando nelle mani di un commissario governativo la macchina comunale. Ma sappiamo quanto possa costare rinunciare ai rimborsi da assessore e da sindaco, ma ancora di più rendere coerenti il pensiero e l’azione.

Saluti Davide

1 commento:

Anonimo ha detto...

Davide sei forte perchè argomenti con la ragione, ragione merce rara ai nostri tempi.