lunedì 23 maggio 2011

Siamo rimasti in dietro di 10 anni

Da il fattoquotidiano.it


Berlusconi lo dice ad ogni occasione: l'Italia sta meglio degli altri paesi europei (leggi il blob delle dichiarazioni del premier). Ora arriva la certificazione dell'Istat a dire esattamente il contrario. Nel suo rapporto annuale, l'istituto dipinge un paese economicamente e socialmente arretrato, con un tasso medio annuo di crescita di appena lo 0,2 per cento contro l’1,3 per cento registrato dall’Ue e un carico sociale pesantemente squilibrato sulle donne. Intanto ”la crisi ha portato indietro le lancette della crescita di ben 35 trimestri, quasi dieci anni”, si legge nel documento, e l’attuale “moderata ripresa” ne ha fatti recuperare ancora solo tredici. Lo scorso anno sono stati circa 2 milioni gli italiani che hanno rinunciato a cercare un lavoro. Anche in questo caso l’Italia registra un primato negativo, con un’incidenza più che doppia del fenomeno “rispetto all’insieme dei Paesi dell’Unione”. Scende anche la propensione al risparmio, che si ferma al 9,1%, il valore più basso dal 1990. Insomma, viviamo sempre di più al di sopra delle nostre possibilità. Ma per il premier il problema sono i comunisti a Milano


Non è B. il problema come qui a Legnaro non lo sono i vari amministratori presi uno per uno. Non sono gli insulti, le arroganze e le mangerie a determinare la situazione odierna: è che le cose vanno male perchè siamo male amministrati. Bisogna avere il coraggio di cambiare.
Saluti Davide

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