mercoledì 27 aprile 2011

PERCHE’ AMPLIARE IL CIMITERO SE E’ STATO RADDOPPIATO DI “RECENTE” ?

Una nuova tassa per morire


Quando una Amministrazione Comunale vive di inerzia, i problemi gli scoppiano all’improvviso tra i piedi come questo del cimitero. Ora che l’ampliamento orizzontale è in corso, tutti si rendono conto quanto sia sbagliato, inopportuno e fuori posto l’intervento. Non basta, arriva per i cittadini pure la beffa: per essere sepolti nel cimitero di Legnaro, dal mese di aprile, si paga una nuova tassa di 250,00 Euro per ogni salma inumata, tassa decisa dal Sindaco e Giunta Comunale. Il servizio della sepoltura da sempre rientra nei servizi obbligatori del Comune, già pagati dai Legnaresi con la fiscalità generale locale. Morire non è facoltativo.
A costo di ripetermi, ci ritorno su l’argomento in questo blog “Vivoalegnaro”
Si tratta di un pasticcio che ho cercato di chiarire con una lettera inviata ai singoli Consiglieri del Consiglio Comunale di Legnaro verso la fine del 2009 , senza ricevere riflessione alcuna.
L’ampliamento dei cimiteri non è cosa di tutti i giorni, sono interventi che si fanno circa ogni 100 anni. Il nostro cimitero è stato raddoppiato della superficie verso la fine degli anni settanta. E’ capiente e sufficiente. Però il cimitero va gestito come tutte le opere pubbliche, anzi il Camposanto con un occhio di riguardo. La sua importanza è segnata da norme precise che obbliga il Sindaco di nuova nomina, come primo atto, a visitarlo e prenderlo in consegna. Il cimitero è regolato da una legge nazionale e un regolamento comunale che il Primo Cittadino, non un suo delegato, è obbligato a rispettare.
Le salme a terra devono essere riesumate e deposte nell’ossario comune dopo un tempo minimo di 10 anni. A Legnaro si può fare dopo 15- 20 di anni, la superficie lo permette; invece è da 30-35 anni che non si dissotterra una salma. Così, operando in difformità alla legge, ci sarà bisogno di nuova superficie per un continuo ampliamento. Assurdo!
Oggigiorno la tendenza generale è quella di contenere la superficie dei cimiteri edificando in verticale; non va dimenticato che sempre più salme vengono cremate
I loculi sono dati in concessione per 30 anni. Si tratta di creare una rotazione di uso e riutilizzo come avviene in tutti i cimiteri. A Legnaro basterebbero un centinaio di nuovi loculi per realizzare il giusto equilibrio; loculi da costruire all’interno della parte vecchia aggiungendoli agli esistenti, lo spazio non manca. Si tratta di una operazione finanziaria a costo zero per il Comune: un prestito in Tesoreria comunale, rimborsato da parte dei richiedenti i loculi in concessione, una partita di giro come la definiscono gli esperti.
A Legnaro il Sindaco in carica dal 1999 al 2009, ora vicesindaco, se ne è disinteressato del cimitero … e arrivano i guai. Intanto in attesa che si completi l’ampliamento, le salme verranno tumulate provvisoriamente nel cimitero di Isola d’Abbà (frazione del Comune di Polverara) con spese a carico dei parenti del defunto. Sono spese nuove per le famiglie dovute a negligenza amministrativa. il Sindaco attuale dà tutta l’impressione di seguire le orme del precedente.
Nel Piano Regolatore Generale in vigore dal 2009 l’ampliamento, alla faccia della programmazione, non era previsto. Con improvvisazione è stato dato corso ad una apposita ennesima variante urbanistica al P.R.G. dove, con mancanza di attenzione per i nostri defunti, la fascia di rispetto periferica al cimitero viene portata dagli attuali 100 m. a 50 m. Volendo si possono costruire appartamenti a 50 metri di distanza dal Camposanto. L’ Amministrazione Comunale dopo aver devastato il territorio comunale con milioni di metri cubi di volume edificati e altrettanti da edificare, non lascia in pace nemmeno il cimitero. Con questa variante al P.R.G. il cimitero viene avvicinato alle scuole e al palazzetto dello sport, un guaio sotto tutti i punti di vista. Il terreno ora utilizzato per l’ampliamento doveva essere utilizzato per parcheggio e per attività folcloristiche. La ridotta distanza dalla scuole avviene in violazione alla autorizzazione dell’ULSS 14 che ha prescritto: “l’ampliamento non deve comportare l’avvicinamento del cimitero all’area di istruzione scolastica”.
Il raddoppio del cimitero fatto in precedenza ha rispettato le scuole perché realizzato, giustamente, dalla parte opposta.
Voglio segnalare due fatti per dimostrare con quale superficialità e trascuratezza è stato gestito il nostro cimitero.
Il primo fatto: alcuni Legnaresi, non so come, con molta irresponsabilità, tolgono la salma di mons. Giacomello, Arciprete e storico locale, dal loculo perenne dove era inumata e la depositano per terra, al suo posto depongono altra salma, una suora che aveva prestato attività in Legnaro. Del fatto se n’è occupata la stampa, il Sindaco Bettini interpellato da un quotidiano locale ha dichiarato che per lui il problema riguardava la Parrocchia.
Il secondo fatto: un fortunale abbatte la croce posta sul tetto della chiesetta del cimitero. Dopo mesi e mesi visto che nessuno se ne preoccupava, in Consiglio Comunale, da consigliere di opposizione, sollecito più volte il ripristino. Il Sindaco Bettini, seccato, risponde che in cimitero di croci ce n’è una per ogni tomba. Dopo due anni e mezzo la croce è ritornata sopra il cornicione della chiesetta cimiteriale; una emergenza che per luogo, significato e sensibilità doveva essere risolta dopo pochi giorni.
Cosa serve vincere le elezioni se dopo non sai governare?
P.S. Rammento che i sonetti-epigrafe dei defunti, affisse negli appositi spazi, a Legnaro, pagano la tassa sulla pubblicità.

Legnaro, 27/04/2011 Giovanni Negrato

2 commenti:

Anonimo ha detto...

C'è da riflettere.
A sentiere gli Assessori sono tutte frottole.
Almeno qualcuno denuncia un'altra verità.

Anonimo ha detto...

Dopo aver letto sono ancora sbalordito dei fatti che possono succedere nel 2011...confermo che c'è proprio da riflettere.
Complimenti per l'articolo scritto dal signor Negrato.