martedì 3 marzo 2009

Venturini Stefano

Ricevo e pubblico quanto segue:
Sono Stefano Venturini, ho 45 anni, sono nato e vivo a Legnaro.
Alcuni mi conoscono per le attività sportive svolte in paese fino a qualche anno fa. I più probabilmente per l’attività commerciale che gestisco assieme ai miei genitori e ai miei collaboratori.
Sono orgoglioso di essere padre di due figli che mi hanno dato l’occasione di occuparmi ancora di sport.
Quando alcuni membri del circolo del partito democratico mi hanno chiesto la disponibilità a mettermi in gioco entrando a far parte di questo gruppo mi sono sentito onorato e al tempo stesso impaurito.
Vi confesso che ho avuto molta titubanza. Poi dopo averne parlato con Lucia la mia compagna, con i mie figli e con alcuni amici ho deciso di accettare e di fare mia la proposta.
Sono una persona estremamente concreta che si pone degli obiettivi e fa di tutto per portarli a termine, da solo, con la squadra o con chi necessita.
Non sono un accentratore. Per raggiungere gli obiettivi cerco di avvalermi di collaboratori con i quali interagire in maniera determinata e coordinata e ho la tendenza a responsabilizzarli. Sono una persona che sta coi piedi per terra anche quando butto il cuore oltre l’ostacolo.
Non voglio fare il primo della classe, ma voglio mettermi alla testa di una squadra per governare Legnaro nei prossimi 5 anni.
Una squadra composta di donne e uomini, con professionalità ed estrazioni sociali diverse ma convinti del progetto da portare avanti. Una squadra giovane, capace di passione e professione.
Una squadra con provenienze e credi diversi, libera, aperta e senza preconcetti, formata da gente amica dello sport, del verde e dell’ambiente, del patronato, della parrocchia e delle altre associazioni. Un gruppo dove possano ritrovarsi l’operaio, l’artigiano, il piccolo industriale, il professionista, il pensionato, lo studente, l’insegnante….insomma una squadra che comunque costruiremo insieme ove tutti avranno modo di giocare il loro ruolo.

Più che esporvi un programma di grandi opere e di promesse elettorali da realizzare, ci sarà tempo anche per questo, voglio darvi il mio impegno ad amministrare questo paese, ma soprattutto rendervi partecipi con quale spirito mi piacerebbe farlo.

1. TRASPARENZA
TRASPARENZA vuol dire motivare sempre in maniera chiara ed esaustiva le scelte che si fanno: questo intendo per TRASPARENZA.
Il bilancio di un comune è un atto pubblico e consultabile da tutti.
Tutti potete sapere come vengono spesi i soldi.
Per me questo non basta, bisogna fare di più, bisogna conoscere anche le motivazioni che hanno portato ad una scelta piuttosto che ad un’altra. Rendere trasparenti scelte e percorsi decisionali.

2. PARTECIPAZIONE
Con PARTECIPAZIONE intendo il coinvolgere le categorie, le associazioni, i cittadini nella scelta di un progetto. Questo coinvolgimento è definito Bilancio Partecipato.
Comunicazione, ascolto, dialogo e confronto con i cittadini e viceversa per dare voce ai bisogni e ai problemi, alle idee e ai suggerimenti.
Questo per costruire sì un paese moderno, ma a misura d’uomo.
Io voglio che il nostro Comune diventi il nostro punto di riferimento, la nostra casa. Alla serata di presentazione dei candidati del 16 febbraio eravamo in tanti stipati in saletta De Andrè. Certo la saletta è piccola! Ma dobbiamo fare in modo che sia sempre più piccola perché c’è sempre più gente che PARTECIPA.





3. PERSONE
Bisogna costruire un comune a misura delle persone, con servizi di qualità in grado di soddisfare le richieste e le esigenze. In grado di assicurare serenità alle famiglie, alle madri, agli anziani ed ai minori, con particolare attenzione ai cittadini più deboli.

4. ASSOCIAZIONI
Vi voglio parlare dell’importanza che ritengo abbiano le associazioni
- la pro loco
- la protezione civile
- le associazioni sportive
- le associazioni culturali
- le associazioni parrocchiali
- tutte le associazioni di volontariato che si rivolgono a chi è in difficoltà o è meno fortunato di noi perché disabile.
Vanno aiutate e sostenute perché svolgono una funzione sociale e di prevenzione del disagio in maniera eccellente ed impagabile.

5. TEMI AMBIENTALI
Noi abbiamo una risorsa enorme ci è talmente vicina e non la usiamo. Parlo dell’Università. Attenzione ho detto usarla e non farci usare come è avvenuto in passato. All’interno di essa ci sono delle ricerche di eccellenza che possiamo sfruttare e che ci possono aiutare a vivere meglio.
Uomo, aria, acqua e suolo devono essere posti al centro. Bisogna investire sulle nuove tecnologie che permettono il risparmio energetico.
Rifiuti, calore, luce non debbono più essere considerati delle spese, ma devono diventare fonte di reddito. Investire nella tecnologia vuol dire creare posti di lavoro locale e liberare risorse economiche da destinare ad altri settori per esempio al sociale.
Dobbiamo farlo anche per i nostri figli e i nostri nipoti.
E per prima deve essere l’amministrazione a farlo.
Il primo intervento sarà quindi quello di rendere efficiente dal punto di vista energetico le strutture pubbliche (illuminazione pubblica, immobili, impianti sportivi, scuole). E’ possibile risparmiare energia e denaro migliorando al tempo stesso le condizioni ambientali.

6. FINANZIAMENTI
Dobbiamo cercare i finanziamenti; ne esistono a tutti i livelli provinciale, regionale, statale ed europeo.
A costo di mettere una persona ad occuparsi di questo, ripeto, bisogna trovare i finanziamenti. E ci sono!!!
Questo anche per evitare di dover finanziare dei progetti con gli “oneri di urbanizzazione”.
Questa è una situazione dalla quale dobbiamo svincolarci, dobbiamo liberarci da questo “ricatto”.
Le risorse bisogna trovarle con altri mezzi.

Vorrei chiudere ribadendo il fatto che non ho esperienza politica non ho mai lavorato in un partito, ma siamo sicuri che questa sia necessaria per ben amministrare?
Secondo me, invece, questo può essere un vantaggio perché mi pone al fuori delle logiche che derivano dalle ideologie.
A livello locale sono convinto che si debba amministrare più col buon senso che con le ideologie.
La politica è far maturare consapevolezza, è alimentare la partecipazione, è far crescere la democrazia è la comunità che diventa protagonista. Unire queste urgenze di partecipazione all’urgenza di salvare il nostro ambiente dal degrado e dall’insostenibilità è la prima missione di una buona amministrazione.
Facciamo diventare il nostro Comune un Comune Virtuoso!
Stefano Venturini.
venturinistefano@libero.it

Saluti Davide

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