mercoledì 4 marzo 2009

Energia rinnovabile a gradiente salino

Lo so che Legnaro centra poco con le centrali atomiche, ma la piega che ultimamente ha preso il discorso sull'energia nucleare mi spaventa e non poco, quindi ho deciso di pubblicare l'articoletto che segue come esempio di investimento in ricerca corretto e all'avanguardia. Ritornare a parlare di nucleare dopo che chi lo ha adoperato per decenni ( Stati Uniti ) lo sta abbandonando per un sacco di problemi connessi anche alle scorie, mi sembra quanto meno improponibile. Visto la crescente scarsità di uranio radiattivo, il suo conseguente incremento di prezzo, gli almeno 12 anni per vedere realizzata la prima centrale, i problemi per lo smaltimento delle scorie e non ultimo il costo del KWh molto più alto di qualsiasi altra fonte di energia, mi sembra quanto meno improponibile.
Non lasciamoci ingannare da chi vuole solo appropriarsi dei soldi pubblici. Chi sta decidendo di costruire le centrali ha più di 70 anni e probabilmente non vedrà nemmeno accendersi la prima lampadina. E' lo stesso governo che taglia i fondi per la ricerca e che dice che le energie rinnovabili non convengono, tranne essere smentito poi dalla più grande economia del mondo che ha previsto miliardi di dollari di investimenti verdi per i prossimi 20 anni. L'Italia compra energia nucleare dalla Francia, ma quello che non ci dicono è che potremmo farne a meno.
L'unico consiglio che non ci daranno mai è l'unico che ci permetterà di sopravvivere: consumare meno. Una riduzione dei consumi c'è già oggi con la crisi: a noi la scelta se subirla e soffrire oppure organizzarci e cavalcare gli eventi girandoli a nostro favore. Tutto ciò è possibile!

In Olanda e' stata scoperta una nuova fonte di energia ecologica e rinnovabile: le foci dei fiumi.
La differenza di salinita' tra l'acqua dolce e il mare sarebbe in grado di produrre energia elettrica e dopo anni di studi si e' messo a punto un vero e proprio generatore.
Secondo i calcoli degli ingegneri del Wetsus, centro olandese per le tecnologie idriche sostenibili, un impianto con questa tecnologia installato alla foce del Reno sarebbe in grado di produrre 1 gigawatt di elettricita', sufficiente per alimentare 650 mila abitazioni senza causare danni all’ambiente ne' all’ecosistema.
Nonostante l'idea sia partita dai Paesi Bassi, la prima centrale dovrebbe sorgere in Norvegia, grazie alla collaborazione dell'azienda Statkraft che attivera' il primo prototipo di centrale a energia osmotica a Tofte, vicino a Oslo.
(Fonte: Lanuovaecologia.it)


Saluti Davide

2 commenti:

roberto ha detto...

Complimenti Davide per tuo il tuo impegno e lavoro critico che stai facendo in questo blog. Non sapevo di questi studi sulle acque salate e di fiume, potrebbe essere una grande opportunità per tutta la pianura padana. Ciao a presto.

Anonimo ha detto...

Gentile Davide, a proposito di energia dal sale....Batterie al sale e nichel per i sottomarini atomici e auto elettriche
Sale da cucina e nichel: e il sommergibile atomico va. Parola di Cesare Sinigaglia, un ingegnere milanese con l'incantata passione per l'energia pulita e le auto elettriche. Con materiali economici e non inquinanti, comune sale da cucina che arriva dalle miniere di salgemma tedesche e nichel appunto, riesce a produrre insieme ai suoi cento dipendenti una batteria che dal 1999 fa correre tutte le autovetture e gli autobus elettrici di Amsterdam, San Diego e Santa Barbara in California, Bonn (anche i furgoni Mercedes che consegnano la posta) Oslo, solo per fare qualche esempio. La novità, adesso, è che dopo anni di test, quelle stesse batterie saranno montate anche sui sommergibili inglesi a testata nucleare: ogni sommergibile ne avrà in dotazione circa ottocento. «La commessa arriva dalla Rolls Royce e riguarderà tutti i sottomarini della flotta britannica - racconta l'ingegnere -. Oltre a servire per il fabbisogno energetico e per i comandi di bordo, le nostre batterie verranno montate anche sui missili: intendiamoci, non per il lancio, ma per i congegni di sicurezza. Ma le novità riguardano anche una nuova auto, versione elettrica: «Sale e nichel daranno ad un'auto elettrica un'autonomia di 210 chilometri e potrà raggiungere i 120 chilometri orari - continua l'inventore -. In Italia la città con più veicoli elettrici è Bologna, Milano è rimasta ancora al palo. A Lugano e Mendrisio il 10% dei veicoli è già elettrico: la gente è disposta a spendere 20 mila euro, sapendo che lo Stato gliene rimborserà comunque la metà». E, intanto, negli Stati Uniti anche i trenini delle miniere andranno con queste sue batterie al sale da cucina. «Ripulire il mondo si può ed è anche vantaggioso: con un pieno di energia che costa meno di un euro, si fanno adesso già 200 chilometri» spiega Sinigaglia, mentre monta sulla sua nuova auto a batteria, a celle di ceramica riempite di sale. (dal Corriere della Sera)
Stefano.