venerdì 10 novembre 2017

Fusione?A Bettini gli fanno dire di no!

Alla fine poi come è andato a finire il progetto di fusione fra i comuni di Legnaro, Ponte San Nicolò e Polverara?
Non se ne fa più nulla perchè il sindaco di Legnaro, primo proponitore e grande entusiasta del progetto, è stato sfiduciato dai suoi stessi consiglieri. Sull'unica questione politica di spessore affrontata in questo mandato, Bettini è stato lasciato a piedi dai suoi stessi compagni di viaggio. C'è chi si dimette per meno. Ma non è questo il caso.
Come Polverara, un'amministrazione seria, avrebbero potuto prima riflettere al loro interno e poi, deciso la linea da adottare, continuare con coerenza.
La giunta di Bettini invece ha lasciato fare al suo sindaco quello che ha voluto per poi arrestarsi all'ultimo momento. Fa male vedere come lo trattano.
Assemblee commissioni statuto e regolamenti unite, assemblee pubbliche con i cittadini, uno studio di fattibilità cofinanziato dalla regione, il famigerato sondaggione e tante, tante parole sia scritte che parlate. Totale, più o meno, 20.000 euro di soldi pubblici buttati dalla finestra.
Lo studio di fattibilità è fatto male dicono loro. Ma sono loro, assieme agli altri sindaci, ad aver scelto chi lo avrebbe redatto. Manca l'analisi dicono a gran voce. E' vero, ma quando, in sede di commissione unita, di fronte a sindaci assessori e consiglieri,  ho chiesto al relatore dello studio di inserire dei parametri che in qualche maniera misurassero la qualità della spesa dei tre comuni e non solo la quantità come annunciato, nessuno si è preso la briga di appoggiare questa mia richiesta. E' mai interessata la qualità dello studio? O forse era meglio fosse scritto male così, poi con comodo... Parliamo con la gente ho proposto, ma Bettini mi ha deriso dicendo che non serviva a nulla impegnarsi con il dialogo con i cittadini.
Il culmine è stato raggiunto quando, con tanto di slide proiettate in favore di pubblico ( per altro numeroso) l'assessore Maniero, ormai lanciato verso la campagna elettorale del 2019, ha spiegato che non era convinto di fare la fusione con Ponte San Nicolò perchè, fra le altre cose, abbiamo i tubi del gas di proprietà di differenti società, oppure perchè Ponte San Nicolò ha l'autobus arancione e noi no. Fregnacce! E' stato l'unico commento che mi sono sentito di dire.
In vero abbiamo dovuto sorbirci un panegirico allucinante al solo fine di far apparire la decisione di tirarsi fuori dal progetto di fusione frutto di un accurato ragionamento e non di meri interessi personali indicibili in pubblico.
La verità?A noi rimane solo di immaginarla.
Per me, il progetto, svelato ieri dalle parole degli stessi protagonisti, una volta fusi i comuni, di presentare una grande lista, sintesi delle tre attuali amministrazioni non ha convinto innanzi tutto i partiti di centro destra che si sono sentiti un po' troppo stretti in una compagine di quel genere troppo forte a centrosinistra. Non ha convinto coloro i quali, pesci già piccolini qui a Legnaro, sarebbero del tutto scomparsi nel mare magnum di un comune di 25.000 abitanti.
Speculatori, finanziatori, amici e parenti tutti non sono stati abbastanza rassicurati sul fatto che i loro interessi sarebbero stati comunque tutelati.
Ora, in teoria, rimane in piedi la proposta di fusione solo con il comune di Polverara. Ho chiesto se in queste due settimane avevano per caso telefonato alla sindaco Bulgarello. Mi hanno anche risposto di no. Che Bettini non ha telefonato perchè ci vuole tempo a digerire certe cose.....boh? Non mi sembra una prova di grande interesse. Attenzione quindi alle bugie di chi si finge fusionista!
Sinteticamente: nel 2019 tutte le liste che si proporranno di governare Legnaro inseriranno il nuovo punto di programma intitolato "fusione". Risultato che però non dipende in via esclusiva da chi amministra visto che per fondersi ci vuole l'accordo anche dell'altro comune. Un modo come un altro per affossare l'unica vera  idea di cambiamento degli ultimi 20 anni.
Tutta la vicenda è l'ennesima dimostrazione della assoluta improvvisazione politica di chi ci amministra. Nemmeno il favore di trovarsi un'ora per decidere il da farsi prima di sperperare denaro pubblico  e centinaia di ore vita di estranei. Un'assoluta mancanza di rispetto che difficilmente verrà dimenticata e lasciata correre facilmente.
Un percorso decisionale che dimostra ancora una volta come le decisioni importanti non le prende nè il Sindaco nè la sua amministrazione, le partite serie si giocano sempre altrove con buona pace di chi crede nella democrazia.
Tutto condito con la rancida retorica di quelli che dicono di aver reso omaggio al volere dei loro elettori che, giusto per ricordarlo, contrariamente a Ponte San Nicolò e Polverara, sono abbondantemente al di sotto del 50%. La maggioranza degli elettori Legnaresi non è con Bettini nè con i suoi assessori e consiglieri.
La colpa alla fine è nostra che siamo divisi, ma quanto dipende dalla nostra visione politica?

Saluti Davide


 

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non so se sia una analisi corretta o troppo pessimista ma questo che è avvenuto a Legnaro sulla fusione è perfettamente in linea con quello che si legge sui giornali a livello nazionale.

Per esempio il centrodestra che presenta i suoi impresentabili e tramite i quali prende 100 mila voti in più.

Io comunque sono convinto che la responsabilità è degli elettori e non del Sindaco o di chi ha interessi inconfessabili.