lunedì 13 novembre 2017

dal Mattino di Padova del 11 novembre 2017


Niente fusione tra Ponte San Nicolò Legnaro e Polverara


LEGNARO. La fusione Ponte San Nicolò-Legnaro-Polverara non si farà. Non adesso. Non la vogliono i “Moderati per Legnaro” e, a questo punto, non la sostiene più nemmeno il sindaco Giovanni Bettini. Il dietro-front dell’esecutivo locale, annunciato da giorni, è stato ufficializzato al consiglio comunale di giovedì, chiesto dalle opposizioni per discutere delle motivazioni che hanno spinto la maggioranza a esternare i propri dubbi soltanto a fine corsa. Le opposizioni, favorevoli alla fusione seppur con alcuni distinguo, rimproverano al sindaco di essersi fatto mettere in minoranza dalla sua stessa compagine. Bettini - da sempre favorevole alla fusione tra enti - ha spiegato che il suo è un ripensamento, anche (e soprattutto) in ragione delle decisioni della sua maggioranza che propende adesso per una fusione a due con Polverara. Le ragioni del cambio di marcia illustrate dal capogruppo Ivano Oregio Catelan (al microfono a titolo personale, ha detto) vanno ricercate nel mancato accordo con Ponte San Nicolò quando si è trattato di far fronte a un’improvvisa carenza di personale in municipio e nella nomina di Enrico Rinuncini alla segreteria regionale del Partito democratico (incarico mai assunto ma notizia comunque mal digerita dai Moderati). «Nessuno mette in discussione i vantaggi economici che deriverebbero da una fusione», ha spiegato Catelan, «ma se non c’è condivisione di servizi e di progetti si rischia di ritrovarsi come in quei matrimoni decisi dalle famiglie senza tener conto delle affinità dei futuri sposi». Motivazioni insufficienti per Claudio Borsetto ed Elia Bozzolan (Per Legnaro) che insistono invece sull’efficacia di «unire le forze per contare di più» e chiedono siano i cittadini a esprimersi con il referendum. «Tutte fregnacce»,
attacca Davide Bianchini (Movimento Legnaro Nuova), secondo il quale non c’è mai stata una reale intenzione di procedere alla fusione. «Potete continuare a suffragare le vostre ragioni», ha detto, «ma quelle vere sono fuori dal consiglio comunale».

Martina Maniero 

1 commento:

roberto ha detto...

Peccato......perchè è solo attraverso una fusione tra i comuni, che si sopperisce alla carenza di personale, carenza di servizi e carenza di fondi,......senza dover passare attraverso convnezioni tra i comuni di Polverara, Legnaro e Ponte San Nicolò...

Tutta colpa di coloro che c'erano prima dei Moderati, se adesso non si può più spendere per assumere nuovo personale, aumentare i servizi o fare nuovi investimenti sul territorio........

Fusione creativa.....