sabato 6 giugno 2015

Piccolo resoconto del consiglio comunale del 3 giugno 2015

L'altra sera c'è stato il Consiglio comunale di Legnaro. Qui di seguito il mio contributo in forma di parziale riassunto.

A fronte di una interrogazione proposta dai rappresentanti del PD riguardo la presenza di migranti nel territorio legnarese il Sindaco ha risposto.
Recentemente, assieme al comandante dei Carabinieri, Bettini ha fatto visita alla struttura: si tratta di 8 ragazzi del Gambia, tutti con lo status di rifugiato, ospitati presso la Casa del Buon Samaritano a Volparo dalla cooperativa Erre del gruppo Polis. Il primo cittadino ci riferisce che sono giovani attorno ai 20 anni, ordinati, sani e puliti. Frequentano corsi di lingua italiana e sono dotati di un piccolo pocket money di 50 euro alla settimana per le piccole necessità. aggiungo io che non costano nulla al nostro comune il quale non ha nemmeno alcuna responsabilità a riguardo in quanto tutto è gestito dalla cooperativa sociale Gruppo R di Padova. Dalla Prefettura non sono arrivati avvisi di altri arrivi e la cooperativa ha già dichiarato che la sua struttura non ne può ricevere altri. Per averli conosciuti personalmente posso dire che la Cooperativa Gruppo R, che fa parte delle cooperative Polis Nova, è eccellente, seria e professionale: Legnaro non poteva sperare di meglio.

Oggetto di disamina sono state le osservazioni pervenute in merito all'accordo pubblico privato "GM2/Comune di Legnaro" altrimenti noto come la costruzione della nuova casa delle associazioni in Parco Cavour. 
Sono state presentate osservazioni sia di ordine politico che tecnico. Anche senza contare il mio voto, per vero prevalentemente contrario, sono state tutte comunque bocciate e pertanto non hanno conseguito alcun risultato utile. Mi è dispiaciuto rilevare che anche l'osservazione supportata da ben 134 firme di cittadini in realtà non aveva alcun contenuto tecnico come rilevato e messo agli atti dagli uffici tecnici preposti. Nello specifico si pretendeva che la casa delle associazioni trovasse posto nell'area degli impianti sportivi di Viale dello Sport senza tuttavia indicarne esattamente il sedime. Di fatto l'unica area di proprietà del comune in quella via è l'area adiacente al magazzino comunale, la quale però ricade in buona parte sotto il vincolo di rispetto dalla zona cimiteriale e pertanto inedificabile. L'alternativa sarebbe stata l'abbattimento del magazzino comunale, soluzione che avrebbe aggravato di costi l'intera operazione oltre che creare il problema di allocazione di un magazzino comunale completamente da costruire a nuovo. Ulteriore alternativa sarebbe stata quella di costruire dentro gli impianti sportivi che però non sono di proprietà del nostro comune. Come osservazione non poteva che essere respinta in quanto, se fosse passata, avrebbe di fatto annullato l'accordo pubblico-privato in oggetto senza nemmeno indicare una vera soluzione praticabile. Approvare questa osservazione = essere profondamente contro la casa delle associazioni nascondendo la propria contrarietà dietro la parvenza di proposta. Dal mio punto di vista bisognava schierarsi apertamente o a favore della nuova casa delle associazioni, anche se edificata in parco Cavour, oppure contro. Io ho portato per primo in consiglio comunale, mesi or sono, la proposta di valutare altra sede per il nuovo edificio. Messo di fronte all'impossibilità, anche tecnica, di qualsiasi variazione mi sono schierato in maniera chiara a favore del progetto così com'è e ve ne rendo pubblicamente conto. Ho provato a ragionare come se fossi stato io a dover prendere la decisione finale e ho deciso, in coscienza, che, fra non avere alcuna casa delle associazioni e averne una in Parco Cavour è meglio averne una. Per tutti i cittadini, anche per quelli che pensano non ce ne sia bisogno ma al contempo dicono che il progetto è già troppo piccolo per contenere tutte le richieste. Del mio operato politico rispondo personalmente. Ho approfittato della situazione per chiedere che venga aperto il parco dietro la Corte Benedettina come da Piano regolatore. Tale apertura darebbe la possibilità di spostare gli eventi più "rumorosi" fuori dall'area urbana del Parco Cavour oltre che un sacco di altre ricadute estremamente positive per il nostro paese che elencherò in altro post. Pare che la proposta sia stata accolta e presto si comincerà a fruire di parte di quel verde oggi completamente inaccessibile. Un risultato concreto? Di certo il frutto di tanti fattori concomitanti non dipendenti da me, ma tutti propositivi e privi di sterile, inutile polemica.
Nella discussione ho voluto tuttavia cogliere in ogni osservazione presentata un filo comune a tutte: il grande desiderio di partecipazione. Intervenire oggi a conclusione di un percorso durato per lo meno 4 anni, dopo la progettazione, il computo economico, dopo l'approvazione di tutti i passaggi intermedi significherebbe rimettere tutto in discussione e di fatto annullare il procedimento complesso ormai arrivato alla sua fase conclusiva. Aver lasciato fuori i rappresentanti politici della comunità legnarese e il non aver coinvolto opportunamente il mondo delle associazioni ha certamente agevolato il sindaco nel prendere tutte le scelte, ma ha impoverito il progetto finale di tutte quelle proposte che, se ascoltate e valutate lo avrebbero reso senza dubbio migliore e se non altro più partecipato. Una Casa delle associazioni è destinata a sopravvivere a tutti noi e a durare nel tempo a prescindere dalle amministrazioni che si succederanno e dalle associazioni che ci saranno. Non ho ritenuto quindi di proporre osservazioni tecniche, ma ho approfittato della discussione per spiegare questo punto di vista. Abbiamo perso l'opportunità più grande per "FARE COMUNITA'". Sono certo però che in futuro ci saranno altre importanti occasioni e che allora verranno tentate nuove vie di coinvolgimento dei cittadini. In seguito pubblicherò la delibera di consiglio comunale che riporta il mio intervento.

Un altro punto all'ordine del giorno è stata l'adesione del nostro comune alla convenzione chiamata Grande Padova. In sostanza la polizia municipale di Legnaro, seppur associata a quella di Ponte San Nicolò e Polverara, non ha ancora le forze per poter offrire una serie di servizi a cui il Sindaco tiene particolarmente: si tratta dei controlli serali e notturni ai pubblici esercizi e del controllo stradale con autovelox. Sottoscrivendo la convenzione sarà possibile "acquistare a ore tali servizi" dalla Municipale di Padova.
Ho proposto di non aderire, di fare solamente i servizi indispensabili facendo affidamento alle sole forze a disposizione. Ho proposto di affidare dietro compenso il servizio di attraversamento pedonale di fronte alle scuole a cittadini idonei, ma che magari sono in difficoltà con il lavoro, oppure ai "nonni vigili". Si tratterebbe comunque di pagare, ma almeno i soldi finirebbero nelle tasche di legnaresi, in più si libererebbero i nostri vigili da tali impegni rendendoli disponibili per altri servizi senza dubbio più importanti. L'ordine pubblico, la prevenzione e repressione dei reati rimarrebbe comunque appannaggio di Carabinieri e Polizia come in fin dei conti è anche oggi. Ho votato contro.

Un breve accenno all'ultimo punto è doveroso. Il nostro comune aderisce al Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d'azzardo. Un gesto che per il momento è più che altro simbolico, ma che speriamo tutti porterà presto qualche risultato concreto. La dipendenza da gioco, in particolare da slot machine, è ormai una piaga sociale da combattere con ogni mezzo. Unanimità.

Saluti Davide.

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