domenica 6 ottobre 2013

Un grazie ai genitori


Ricevo e pubblico.

Un grazie ai genitori

Nella vicenda, ci auguriamo ormai conclusa, per la gestione degli impianti sportivi non sono emerse con chiarezza a livello pubblico, se non solo per chi era presente e interessato direttamente, le reali responsabilità politiche della gestione della faccenda “calcio”.   Dopo circa un anno di lungaggini, trattative, contatti ecc, l’Amministrazione ha ben pensato di indire un bando per la gestione degli impianti. Un bando che ha privilegiato il lato economico rispetto agli aspetti qualitativi e progettuali: si legge: “la gara sarà aggiudicata a favore della ditta che avrà presentato l’offerta economica più vantaggiosa ..” questo è un primo dato ed  è una scelta politica che ha penalizzato chi intende lo sport come servizio sociale, educativo e di formazione della persona.
La gestione delle strutture del centro viene quindi assegnata all’US Legnarese con la conseguenza che 110 bambini della Polisportiva vengono esiliati nelle strutture di Casone.
Ed è scoppiata la rivolta dei genitori della Polisportiva che: con la presenza in Consiglio Comunale, trenta settembre  e con la presenza all’assemblea pubblica del tre ottobre hanno forzato la situazione imponendo all’amministrazione  e alle società di sottoscrivere un documento per la costituzione di un comitato di gestione al fine di gestire in maniera organica l’utilizzo degli impianti.  Il merito della soluzione va quindi esclusivamente e solo all’azione propositiva dei genitori, che consegnando ai gruppi consiliari un piccolo promemoria sui rischi della struttura di Casone avevano suggerito di dare concretezza al regolamento della Consulta  Sportiva.
 Regolamento della Consulta Sportiva, approvato con deliberazione del consiglio Comunale nel 2010.  Il regolamento contiene in maniera chiara è precisa: modi, criteri, compiti e funzioni per una corretta gestione tra diverse associazioni degli impianti e soprattutto prevede la Costituzione del Comitato di gestione.  Affermare adesso da parte dell’assessore allo sport che “l’amministrazione ha dato prova di unire” è totalmente in contraddizione con la loro azione svolta fino a pochi giorni prima.

Favero Bruno
 Un genitore della Polisportiva
Legnaro 6 ott. ’13

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Alla inaugurazione degli spogliatoi del campo di calcio di Legnaro, 19 anni fa, ero presente. Nell'occasione fu detto che il costo dell'opera fu fatta accendendo un mutuo di un miliardo di lire. Con un miliardo di lire al tempo si acquistavano sette/otto appartamenti di civile abitazione con metratura media di 90 mq.
In questi giorni, il Comune sta staccando tutte le mattonelle dalle pareti degli spogliatoi per cambiarle e rifare completamente l'impianto idraulico spendendo 100.000,00 euro (centomila euro).
Chi ha avuto in concessione e gestito il complesso sportivo non deve rispondere? Perchè dobbiamo pagare noi?
Il concessionario ha danneggiato un bene pubblico e deve rispondere in solido. ( la vita per queste opere è un tempo breve, e poi sostituire le mattonelle..)
La dimostrazione che il Comune non controlla nonostante noi cittadini paghiamo i nostri Amministratori anche per questo.
In periodo di crisi questi soldi si potevano pure risparmiare.

Anonimo ha detto...


IL 4 ottobre u.s. l’Amministrazione di Legnaro ha incontrato i cittadini per informarli della ennesima variante al Piano Regolatore Generale del Comune. Una ventina i partecipanti.
Presenta il Sindaco, dispiace dirlo, è parso lontano dai problemi, ha delegato l’illustrazione della variante i tecnici presenti: l’Assessore all’urbanistica e il Tecnico comunale.
In pochissimi minuti, i tecnici, con sigle e acronimi hanno illustrato la variante. Dei presenti non ha capito nulla nessuno e non si è capito del perché dell’incontro.
Forse un motivo dell’incontro c’era : scrivere sulle carte che LORO, secondo legge, hanno sentito i cittadini.
L’incontro serviva alla Amministrazione e non ai legnaresi. (solita strumentalizzazione per favorire la speculazione. Come sono bravi!)
Domanda: un incontro previsto per legge dove partecipano lo 0,2% della popolazione, può essere considerato accettabile oppure nullo?
giovane

Anonimo ha detto...

Siamo nella stagione dei ladri di territorio. EVVIVA! Non so se piangere o disperarmi.

favero bruno ha detto...

si effettivamente all'incontro del 4 ottobre si è presentato velatamente un riassetto del territorio a livello urbanistico. questo per dare risposta a 150 domande pubbliche e private e alla loro necessità di costruire, ampliare ecc. ambiente, qualità della vita ecc non sono nel vocabolario dell'ammnisytrazione

Anonimo ha detto...

Carissimi anonimi sopra, all'incontro del 4 ottobre c'ero e ho sentito (anch'io...) che l'amministrazione riceve ancora proposte.
Ergo: avete PROPOSTE?

Personalmente per quanto riguarda la partecipazione, ritengo che sia una pecca dei residenti di legnaro: siamo in novemila e la partecipazione alle iniziative istituzionali (comune, parrocchia, associazioni che siano...) mi sembra sempre un po' tiepida.
Non diamo sempre colpa alle istituzioni: se non siamo più disponibili a dedicare poco poco di tempo alla collettività saremo destinati a vedere i sorci verdi. Messaggio destinato specie ai giovani
Chi è causa del suo mal pianga se stesso

Anonimo ha detto...

da IL MATTINO DI PADOVA

il sindaco di ponte san nicolÓ boccia l’ipotesi di accorpamenti
Rinuncini: «Non si tocca la caserma dei carabinieri»

È stata aperta due anni e mezzo fa. Per realizzarla, il Comune ha investito un milione e 200 mila euro di tasca propria, a cui si sono sommati altri 700 mila dalla Regione Veneto. E adesso, la stazione dei carabinieri di Ponte San Nicolò, operativa dal febbraio 2011 e intitolata, con una cerimonia in pompa magna, nell’aprile 2012 all’appuntato Sante Busso, viene inserita da più parti nella lista delle piccole caserme da accorpare in virtù della spending review, con la quale anche la Benemerita si ritrova, in tempi di crisi, a fare i conti.

Contro ogni ipotesi, anche accademica, di ripensamento della stazione, interviene il primo cittadino del Comune sannicolese Enrico Rinuncini: «La nostra non è una caserma piccola», precisa Rinuncini, «potrebbe ospitare il doppio degli attuali carabinieri, arrivando fino a 19 militari. Dal febbraio 2011», aggiunge, «il comandante Marco Corazza e la sua squadra hanno svolto un lavoro egregio, senza nulla togliere, ovviamente, all’impegno precedente dei carabinieri di Legnaro». Proprio riguardo a Legnaro, Rinuncini nega che la caserma di Roncaglia ne sia una sorta di doppione: «I carabinieri di Ponte San Nicolò coprono anche il territorio della periferia sud-est di Padova, per non parlare della statale Piovese, dove ogni giorno passano più di 22 mila veicoli». Rinuncini ricorda infine: «La caserma è frutto di una concertazione tra Comune, Regione e carabinieri: impossibile pensare che vi siano anche solo dei ripensamenti, anche in virtù dell’ingente investimento che il Comune di Ponte San Nicolò ha fatto negli anni non solo per garantire la propria sicurezza, ma anche per offrire un presidio di legalità a tutto il territorio che lo circonda».

Andrea Canton

PS TOGLIERANNO QUELLA DI LEGNARO

Anonimo ha detto...

... se accorpano la caserma dei Carabinieri di Legnaro a quella di Roncaglia (+ nuova) dove andranno i Carabinieri e il loro Comandante ?

L'Amministrazione di Legnaro si è attivata con l'Arma dei Carabinieri per sostenere la presenza della caserma a Legnaro?

o aspettiamo di conoscere le novità dai giornali?

Anonimo ha detto...

...rilancio a tutti ...

avete visto la NUOVA modifica del piano triennale delle opere pubbliche (vedi albo pretorio) ?

alcune con accordo pubblico/privato ... cosa gli avranno promesso ?

il potere delle elezioni comunali!!!

Anonimo ha detto...

no ho visto il programma delle opere.
mettete un link.
grazie

Unknown ha detto...

In riferimento alla bella lettera "Grazie ai genitori" pubblicata dal sig.Favero Bruno in data 6 Ottobre 2013, debbo purtroppo aggiornarvi su quella che è la reale situazione venutasi a creare dopo l'Assemblea Pubblica del 3 Ottobre dove, in presenza dei genitori, i presidenti delle quattro società del paese avevano firmato un'intesa con la promessa di raggiungere un accordo sulla gestioni degli impianti sportivi.
L'amministrazione comunale in quel contesto aveva dichiarato pubblicamente che avrebbe rimesso a disposizione l'intera offerta economica destinata alla gestione delle strutture di Legnaro e Casone (24.000 euro totali) solamente se le società vincitrici dei bandi avessero rinunciato all'assegnazione dei bandi stessi, per dare origine ad un comitato paritetico.
Debbo purtroppo segnalare che una delle quattro società, sempre e la solita U.S.Legnarese, sta di fatto non rispettando ciò che ha firmato in data 3 Ottobre visto che nel successivi incontri del sopracitato comitato avvenuti nelle serate del 08 Ottobre e del 15 Ottobre si è sempre dimostrata contraria non volendo di fatto rinunciare all'assegnazione del bando cosi come richiesto dall'amministrazione comunale.
La cosa più sconcertante è che l'amministrazione comunale d'innanzi a questi ennesimi e continui rifiuti di rinuncia al bando, rimane inerme senza prendersi le prorpie responsabilità nel prendere una decisione finale, ma di fatto, come successo nell'ultimo incontro del 15 Ottobre, quasi favorevole a quanto contropoposto dall'U.S.Legnarese.
Contrariamente a quanto dichiarato dall'assesore allo sport nell'articolo del Il Mattino di Padova del 6 Ottobre, «l’amministrazione ha dato prova di voler unire», non sta facendo nulla di tutto ciò.

Alessandro Gamba
Un genitore e socio della Polisportiva
Legnaro 17 Otobre 2013

Unknown ha detto...

Legnaro, 24 Ottobre 2013

OGGETTO: Comitato di Gestione impianti sportivi di Viale dello Sport e Casone

Con la presente vogliamo aggiornarvi su quella che è la reale situazione venutasi a creare in merito al Comitato di Gestione in oggetto dopo l’assemblea pubblica svolta in data 03/10/2013 alla quale hanno partecipato i presidenti e rappresentanti delle varie società calcistiche interessate, l'amministrazione comunale rappresentata dal Sindaco, dall’assessore allo sport Thomas Conte e dall'assessore all’edilizia privata - attività produttive - pari opportunità Cristina Licata e molti genitori.
L'amministrazione comunale in quel contesto aveva dichiarato pubblicamente che sarebbe stata pronta a ritirare i bandi, previa rinuncia all’assegnazione da parte delle società vincitrici dei bandi stessi, e rimesso a disposizione l'intera offerta economica destinata alla gestione delle strutture di Legnaro e Casone (24.000 euro totali) per dare origine a un Comitato Paritetico di gestione.
Nella 1° riunione del comitato fra le società calcistiche interessate del 08/10/2013 si sono analizzate le caratteristiche del presunto costituendo COMITATO PARITETICO, l’amministrazione ha ribadito di mettere a disposizione delle società i 24000 euro solamente previo annullamento dei bandi; è emersa la volontà di NON dare identità giuridica al suddetto COMITATO.
Durante la 2° riunione del comitato tenutasi il 15/10/2013, la US Legnarese ha presentato una lettera nella quale scrive di non rinunciare all’aggiudicazione del rispettivo bando, e di voler mantenere la gestione degli impianti siti in Viale dello Sport pur appoggiando la formazione del comitato; l’amministrazione comunale d’innanzi a tale dichiarazione non ha espresso contrarietà dimostrando incoerenza con quanto dichiarato nell’assemblea pubblica del 03/10/2013 di fronte ai cittadini e di fatto quasi favorevole a quanto controproposto dall’U.S.egnarese.
Quindi considerato che:
- a queste condizioni il comitato NON PUO’ ESSERE PARITETICO perché all’interno dello stesso coesisterebbero due società vincitrici dei rispettivi bandi, con società prive di alcun diritto reale;
- il comitato non può avere potere decisionale, non essendo associazione con carattere giuridico ma solamente con ruolo propositivo;
- un’amministrazione comunale che continuamente cambia posizione e priva d’idee chiare su come e se l’offerta economica può essere ristabilita;
la ASD Legnaro Calcio nell’ultimo incontro del 22/10/2013 ha dichiarato quanto segue:
- in seguito, alla mancata rinuncia della titolarità del bando per la gestione degli impianti di Viale dello Sport da parte della US Legnarese, la ASD Legnaro Calcio NON RINUNCIA alla titolarità per la gestione degli impianti di Casone;
- di non volere partecipare a ulteriori inconcludenti incontri perchè non rispettosi dell’impegno preso di fronte ai cittadini e perché vengono meno i requisiti per la nascita e proseguo di un comitato paritetico realmente garante di una gestione comune;
- la ASD Legnaro Calcio ha a cuore prima di tutto la sicurezza dei bambini, per questo è sua intenzione usare quanto più possibile gli impianti di Viale dello Sport come dichiaratamente concesso dalla US Legnarese e garantito dall'amministrazione comunale;
- di rispettare le tariffe per la fruizione dei suddetti campi deliberate dall’amministrazione e cioè, per gli junior 10,00 euro per allenamento e 40,00 euro per partita - per gli over 20,00 euro per allenamento e 80,00 euro per partita, sia di Viale dello Sport che di Casone;
- la ASD Legnaro Calcio sarà pronta a collaborare qualora si ritorni alle premesse iniziali.
Noi crediamo che la premessa fondamentale per creare una situazione democratica per il costituente “Comitato di Gestione Paritetico”, dove tutte le società avrebbero avuto lo stesso peso decisionale, doveva essere quella dell’annullamento di tutti i bandi di gestione.
Un Comitato non Paritetico non può essere imparziale e trasparente. L’amministrazione comunale doveva imporre o imporsi a tale scopo. ASD POLISPORTIVA LEGNARO CALCIO