domenica 28 ottobre 2012

US Legnarese


Ricevo e pubblico:


Sembra che la vicenda dell’US Legnarese si avvii ad una positiva conclusione. Bene.  In futuro si valuteranno gli esiti della “mediazione” che ha permesso ai nostri figli di riprendere gli allenamenti e le gare di campionato. Come genitore e come cittadino mi sento in dovere di sollevare alcune cose che a mio avviso dovrebbero trovare un momento di riflessione generale.
Legittimo è stato da parte dei genitori chiedere chiarezza sui contrasti tra società e il corpo degli allenatori ma: ho avuto la sensazione che in qualche momento si siano superati i limiti di un confronto serio e civile.  Toni esasperati e accuse “gratuite” se non insultanti a qualche dirigente facevano da corollario all’assedio serale presso la struttura.  La presenza dei carabinieri era a significare la necessità di garantire sicurezza e tranquillità.   Probabilmente fin dall’inizio c’è stato un difetto di comunicazione e trasparenza: tutt’ora manca una completa informazione sulle proposte migliorative per la società propugnate da alcuni e le esigenze del gruppo dirigente. Molto pesante è stato il documento di tre pagine reso pubblico dall’allenatore. Diciamolo nessuno sapeva di questa situazione dal momento: che ai pochi incontri annuali tra genitori e maestranze ti viene presentato un decalogo di comportamento al quale si devono attenere i genitori.
Nel paese in questi giorni si è parlato di questo e dell’assenza di una rappresentanza istituzionale dell’amministrazione: sindaco, vicesindaco o assessore,  quale referente principale  per dirimere tutta la matassa. Il solo fatto che la società riceva un contributo annuale a sostegno dell’attività svolta e che in questa storia 150 famiglie ne siano coinvolte:  legittimava la presenza di una di queste figure. Ci dispiace sapere che l’attuale assessore non fosse a conoscenza del malessere della società, come da sue parole testuali. Chiediamo all’assessore quale è il compito di un assessore allo sport e se non sia quello di avere, non il controllo, ma capire le esigenze di questa o quella società con l’obbiettivo di promuovere la cultura dello sport nei giovani e nel pese? L’immagine che in questi giorni Legnaro ha dato all’esterno non è certamente una delle migliori.

Favero bruno

Legnaro     12 10  2012-   non pubblicato dal mattino

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