Ricevo e pubblico:
Sembra
che la vicenda dell’US Legnarese si avvii ad una positiva conclusione.
Bene. In futuro si valuteranno gli
esiti della “mediazione” che ha permesso ai nostri figli di riprendere gli
allenamenti e le gare di campionato. Come genitore e come cittadino mi sento in
dovere di sollevare alcune cose che a mio avviso dovrebbero trovare un momento
di riflessione generale.
Legittimo
è stato da parte dei genitori chiedere chiarezza sui contrasti tra società e il
corpo degli allenatori ma: ho avuto la sensazione che in qualche momento si
siano superati i limiti di un confronto serio e civile. Toni esasperati e accuse “gratuite” se
non insultanti a qualche dirigente facevano da corollario all’assedio serale
presso la struttura. La presenza
dei carabinieri era a significare la necessità di garantire sicurezza e
tranquillità. Probabilmente
fin dall’inizio c’è stato un difetto di comunicazione e trasparenza: tutt’ora
manca una completa informazione sulle proposte migliorative per la società
propugnate da alcuni e le esigenze del gruppo dirigente. Molto pesante è stato
il documento di tre pagine reso pubblico dall’allenatore. Diciamolo nessuno
sapeva di questa situazione dal momento: che ai pochi incontri annuali tra
genitori e maestranze ti viene presentato un decalogo di comportamento al quale
si devono attenere i genitori.
Nel
paese in questi giorni si è parlato di questo e dell’assenza di una
rappresentanza istituzionale dell’amministrazione: sindaco, vicesindaco o
assessore, quale referente
principale per dirimere tutta la
matassa. Il solo fatto che la società riceva un contributo annuale a sostegno
dell’attività svolta e che in questa storia 150 famiglie ne siano coinvolte: legittimava la presenza di una di queste
figure. Ci dispiace sapere che l’attuale assessore non fosse a conoscenza del
malessere della società, come da sue parole testuali. Chiediamo all’assessore
quale è il compito di un assessore allo sport e se non sia quello di avere, non
il controllo, ma capire le esigenze di questa o quella società con l’obbiettivo
di promuovere la cultura dello sport nei giovani e nel pese? L’immagine che in
questi giorni Legnaro ha dato all’esterno non è certamente una delle migliori.
Favero
bruno
Legnaro 12 10 2012- non pubblicato dal mattino
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