venerdì 26 ottobre 2012

Altrochè Biogas...solidarietà e unione a tutto Gas !


Ricevo e pubblico:




Sicuramente l'impianto Biogas proposto dall'agricoltore che abita in via ardoneghe non ha nulla di solidale e di cooperativo, anzi, secondo me, è un'atto di puro egoismo e menefreghismo per i cittadini della zona e propri compaesani da anni...
La famiglia che ha presentato questo progetto, è una famiglia che è cresciuta in una Legnaro incontaminata, una Legnaro su cui i cittadini potevano contare e su cui hanno investito risorse umane, hanno combattuto per la loro terra e hanno versato i propri risparmi per una casa...
Case costruite con il sacrificio di molti anni si vedono svalutate per un progetto che...ripeto... non ha nulla di solidale e nulla di altruistico...
Ma tornando all'oggetto dell'articolo...il solidale e l'altruismo è come un germoglio che è spuntato dal cuore di ogni cittadino che non ha mai mancato agli apputamenti in comune quando si è trattato di questa centrale biogas, prima per la presentazione del progetto e poi giovedì 25 ottobre 2012 per il consiglio comunale per l'approvazione della mozione...Mozione che ha visto ringraziando Dio tutti uniti e compatti per il NO al progetto Biogas !
Durante queste due serate si poteva incontrare dal ragazzo giovane all'anziano più anziano che c'è a Legnaro, magari a fatica è salito le scale, ma con fierezza, orgoglio e gioia ha voluto esserci perchè "ci crede ancora!" al fatto che il Comune può fare molto per il bene cittadino !
Forza Amministrazione Comunale ci aspettiamo molto da Voi ! Noi ci siamo, e Voi?
Noi tutti uniti possiamo fare molto per gli altri e per la società che ci circonda, l'importante è rimanere compatti, fianco a fianco, avendo lo stesso ideale, considerando che il male che fai agli altri ritorna sempre indietro e quindi lo stai facendo a te stesso.
Quindi TU che vuoi costruire una centrale per il tuo unico scopo monetario, pensaci, stai facendo del male a TE stesso oltre che a tutti noi, anche se tra un po' di anni (come si vocifera) andrai via da Legnaro, ti porterai comunque il peso della tua coscienza ovunque andrai.
Moira

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Il Sindaco di Legnaro, parla parla illudendosi così di avere idee e convinzioni, impresa difficile.
Due recenti esempi:

- nell'incontro con circa 200 infuriati legnaresi in sala consigliare per l'impianto di biogas disse, sia chiaro, io non sono ne favorevole ne contrario........una perla..

- tuona continuamente contro Roma e contro il Governo perchè portano via soldi al Comune tagliando parte dei contributi; nello stesso tempo illegalmente invia-regala al Governo ( Agenzia delle entrate) 50.000 Euro all'anno, Euro dei cittadini di Legnaro che il Sindaco con la Sua Amministrazione fa pagare in bolletta delle immondizie, applicando l'IVA del 10% non dovuta, così come sentenziato dalla Corte Costituzionale e dalla Corte di Cassazione.
Giovanni Negrato

Anonimo ha detto...

Secondo me il sindaco con tutti i suoi servetti sono solo persone che servono a far retrocedere l'italia opponendosi all'energia pulita che solo la parola bio dovrebbe far capire di cosa si tratta.l'ignoranza in questo paese ha superato ogni limite

Anonimo ha detto...

Sono il proprietario di un impianto nel trevigiano e sono convinto che se questa moira sapesse cos'e' veramente un impianto di biogas saprebbe che non fa ne male ne rumore e ne odore.non siate ignoranti perche' l'ignoranza distrugge i paesi.

Davide Bianchini ha detto...

Come ho avuto modo di dire in consiglio, l'impianto biogas di via ardoneghe non ha Motivo di essere fatto, non perché Puzzi o sia dannoso, ma perché non è inserito in un contesto agricolo che lo giustifichi. Questi impianti dovrebbero trovare collocazione all'interno di aziende agricole che di per loro già producono scarto di lavorazione idonei alla produzione del gas. gli impianti a se stanti come quello proposto a Legnaro hanno l'unico scopo di approfittare degli incentivi statali sottraendoli, tra l'altro alle altre aziende agricole. Non è l'ignoranza, ma il buon senso a guidare le nostre scelte.

Anonimo ha detto...

Io sono un abitante di via ardoneghe non contrario al progetto prima perche' l azienda che lo ha proposto e'guidata da un giovane agricoltore che conduce circa200 ettari,quindi il contesto esiste e poi non bisogna affermare che si approfittano degli incentivi statali,quando e' proprio lo stato ad averli messi.cmq conoscendo i personaggi l impianto andra' fatto e come e spero il prima possibile. viva l agricoltura guidata da giovani

Davide Bianchini ha detto...

Per contesto agricolo si intende una realtà come una grande stalla o uno stabilimento per la lavorazione del pomodoro, dell'uva, della barbabietola. In questi contesti appunto oltre alla carne, al pomodoro, al vino e allo zucchero si producono anche scarti (liquame, bucce, vinacce...) con i quali alimentare la centrale di biogas. La centrale biogas di via ardoneghe nasce invece per trasformare in gran parte mais coltivato apposta per il funzionamento della stessa. Arriviamo quindi al paradosso che l'agricoltore riceve contributi per produrre mais e contributi per smaltirlo dentro la sua centrale di biogas. Tolti i contributi il gioco non regge nemmeno un giorno. Per giunta alla fine il saldo energetico è senz'altro negativo perchè per produrre e trasportare mais impiego molta più energia di quella che riesco a produrre con il biogas con queste caratteristiche. Se prendo tutto il gasolio che impiegano i trattori per coltivare 200 ettari a mais e ci faccio andare due gruppi elettrogeni ottengo molta più corrente di quanto lo stesso gasolio possa produrre se impiegato per la coltivazione e il trasporto del mais stesso. Per dirla in maniera forbita si tratta delle prima legge della termodinamica. Per far funzionare la centrale a biogas devo per forza di natura consumare più energia di quella che la centrale riesce a produrre. Quando adopero prevalentemente scarti di produzione il gioco vale la candela. Quando produco mais apposta è solo una questione di incentivi statali e di bio non c'è proprio nulla a meno di non riuscire a dimostrare che i trattori e i camion funzionano con energia solare.

Davide Bianchini ha detto...

L'agricoltura è la base dell'alimentazione umana. Se viene adoperata per produrre energia elettrica non è più agricoltura. Di questo passo moriremo di fame, ma illuminati a giorno.

Anonimo ha detto...

Concordo pienamente con Davide il suo discorso non fa una piega!