lunedì 9 agosto 2010

La strada chiusa



Braccio di ferro sulla bretella
il mattino di Padova — 05 agosto 2010 pagina 27 sezione: PROVINCIA

LEGNARO. Conto alla rovescia per la bretella fra via Orsaretto e viale dell’Università: sarà aperta il 16 agosto. Lo ha annunciato il sindaco Ivano Oregio Catelan al professor Giuseppe Zaccaria, rettore dell’Università di Padova, che nei scorsi aveva diffidato l’amministrazione di Legnaro ad aprire la strada per via dei problemi di sicurezza che viale dell’Università ancora presenterebbe. Il sindaco ha risposto ricordando che nell’accordo di programma sottoscritto nel 2003 tra Comune, Regione, Provincia, Veneto Agricoltura, Istituto Zooprofilattico e Università non si faceva riferimento a ulteriori condizioni per l’apertura della bretella. Stando al documento sarebbero invece chiare le quote di compartecipazione: in quella sede l’Università si sarebbe impegnata a contribuire al 12,5 per cento della spesa, mentre il Comune avrebbe dovuto concorrere per il 2,5% su un totale di 400 mila euro. Il costo finale dell’opera è salito a 800 mila euro, 50 mila (il 6%) versati dall’Ateneo, contro i 210 mila euro (il 26,25%) sborsati dal Comune. «Il fatto che il Comune abbia accettato di farsi carico in tale misura della spesa dovrebbe dare la misura dell’importanza che ha attribuito a questa opera - scrive il sindaco - siamo consapevoli dei rischi per la sicurezza derivanti dall’apertura al traffico della bretella, allo scopo abbiamo già provveduto a posizionare barriere fisiche e segnaletica adeguata, così come provvederemo a effettuare controlli costanti con i nostri agenti di polizia municipale». L’Università ha intanto bloccato l’entrata con tre ingombranti fioriere in cemento. Il Comune si dice disponibile a valutare ulteriori proposte sulla sicurezza. Ma il 16 agosto l’apertura comunque ci sarà. - (Martina Maniero) /


Questa volta ci siamo: al posto di dire il mese prossimo, prossimamente, fra poco... Il sindaco ha indicato una data certa: lunedì 16 agosto! Come vorrei esserci. Fotografare il taglio del nastro mano nella mano Oregio e il Magnifico Rettore e sulla sfondo quelli che sono riusciti a farsi pagare il doppio rispetto al preventivo.
Chissà se dopo tanti proclami ci sarà l'apertura. Comunque vada una brutta storia sottolineata dal fatto che i costi di realizzazione di un'opera pubblica sono raddoppiati nel corso degli anni. Succede a tutti vero? Uno si mette d'accordo con il costruttore di asfaltare la strada privata e questo a fine opera presenta un conto doppio rispetto al preventivo. Un'opera cominciata e finita completamente dalle persone di questa amministrazione: non è possibile dire che è colpa di qualcun altro o del vecchio prg o del Cavalier Negrato. Forse è possibile dirlo usando "il solito linguaggio della vecchia politica che non spiega mai le cose chiaramente ai cittadini" ( Parole del ministro Bondi ex comunista come il nostro sindaco)
Alcuni dubitano dell'efficacia di questa soluzione rispetto al problema del traffico, io non mi esprimo e spero solo che invece sia una valida soluzione. In ogni caso ha bisogno di un nome: come si chiamerà questa nuova strada? Ditelo voi in commento.
Intanto propongo: via della vergogna, via Don Oregio Abbondio, via "non aprite quella porta", via della speranza, via della vecchia politica, via da Legnaro, via raddoppio forzato. Magari qualcuno oserà più in alto con via Bettino Craxi, in fin dei conti onorare i parenti estinti è una lodevole tradizione

Saluti Davide

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