martedì 22 marzo 2016

Ponte San Nicolò fuso con Legnaro


Mi piace quando la politica locale progetta in grande e la fusione di due comuni sicuramente è una cosa molto importante e delicata.
Sostengo ormai da molti anni l'opportunità e in qualche misura la necessità, di fondere fra loro le realtà amministrative locali in modo da creare soggetti amministrativi più efficienti.
Gli ostacoli sono soprattutto di ordine culturale e politico perché economicamente e amministrativamente parlando la convenienza è sotto gli occhi di tutti. Un solo sindaco, una sola giunta, un solo ufficio tecnico... e così via. Aggiungiamo che se a parlare è un comune di 20/30.000 abitanti anche i rapporti con le altre amministrazioni cambiano in meglio. Sul piatto, la normativa attualmente rilancia un bel po' di soldi di incentivi e la sospensione per 5 anni dei famigerati patti di stabilità: mica bruscolini.
Ma i soldi non sono tutto e, laddove la fusione è stata tentata, i cittadini dimostrano problemi di natura assai differente. Emerge la paura di non avere più il contatto diretto con gli amministratori, ma anche tutta l'affezione al proprio nome, alla propria identità paesana.
Pensare che gli incentivi economici siano sufficienti ad abbattere tutte le diffidenze è la maniera giusta per far naufragare il progetto di fusione.
Le persone hanno bisogno prima di tutto di sentirsi unite dal punto di vista sociale e culturale solamente dopo sarà  possibile unire le realtà amministrative.
Tuttavia è facile prevedere che se non provvederemo noi a fonderci autonomamente con chi volgiamo, prima o poi ci penserà lo stato centrale. Dobbiamo agire subito, ma contemporaneamente su più fronti: bisogna diffondere correttamente le notizie sulle opportunità economiche, ma anche cominciare un lavoro di avvicinamento delle comunità che ancora non è stato cominciato.
Per questi motivi credo che sarebbe meglio affrontare il progetto di fusione con i comuni di Polverara e Sant'angelo di Piove piuttosto che con Ponte San Nicolò. Ma lo voglio dire chiaramente se l'alternativa è nessuna fusione o fusione con Ponte allora scelgo Ponte. A chi ci amministra la responsabilità della scelta.
Ponte San Nicolò è un comune molto ben amministrato da molti anni, e fondendoci assieme, senza dubbio, i maggiori benefici li riceveremmo noi.  

Saluti Davide

P.S.
Per dare un'idea delle difficoltà culturali si pensi al nome che si dovrebbe dare alla nuova realtà amministrativa.

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