mercoledì 31 luglio 2013

ART 52 C.P.


Art. 52. codice penale.
Difesa legittima.
Non è punibile chi ha commesso il fatto, per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di una offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all'offesa.
Nei casi previsti dall'articolo 614, primo e secondo comma, sussiste il rapporto di proporzione di cui al primo comma del presente articolo se taluno legittimamente presente in uno dei luoghi ivi indicati usa un'arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo al fine di difendere:
a) la propria o la altrui incolumità:
b) i beni propri o altrui, quando non vi è desistenza e vi è pericolo d'aggressione. (1)

La disposizione di cui al secondo comma si applica anche nel caso in cui il fatto sia avvenuto all'interno di ogni altro luogo ove venga esercitata un'attività commerciale, professionale o imprenditoriale.
(1) Comma aggiunto dall’art. 1 della L. 13 febbraio 2006, n. 59
Art. 614.
Violazione di domicilio.
Chiunque s'introduce nell'abitazione altrui, o in un altro luogo di privata dimora, o nelle appartenenze di essi, contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, ovvero vi s'introduce clandestinamente o con inganno, è punito con la reclusione fino a tre anni. (1)
Alla stessa pena soggiace chi si trattiene nei detti luoghi contro l'espressa volontà di chi ha il diritto di escluderlo, ovvero vi si trattiene clandestinamente o con inganno.
Il delitto è punibile a querela della persona offesa.
La pena è da uno a cinque anni , e si procede d'ufficio, se il fatto è commesso con violenza sulle cose, o alle persone, ovvero se il colpevole è palesemente armato.
(1) Le parole: “fino a tre anni” sono state così sostituite dall’art. 3, comma 24, della L. 15 luglio 2009, n. 94


Con presidente del consiglio Silvio Berlusconi (PDL) e ministro Guardasigilli Castelli (LEGA) nel 2006 veniva approvata la legge con la quale si aggiungeva il secondo comma dell'articolo 52 del codice penale qui riportato. Con questa aggiunta la Lega e la destra tutta hanno di fatto allargato le maglie della legittima difesa consentendo a chi possiede legittimamente un'arma di sparare a chi si introduce nelle abitazioni altrui per rubare.
Alla luce di ciò trovo stucchevole e fuori luogo il comunicato stampa che la Lega locale ha diffuso anche attraverso dei volantini. Lamentarsi che manca una legge quando invece c'è ed è stata firmata proprio dal  ministro leghista Castelli mi sembra un po' troppo pre elettorale e da ultima spiaggia. In oltre ho trovato scorretto a poco professionale, da parte della televisione, riportare solamente il primo comma della norma in questione tralasciando il secondo. Insomma a fine luglio anche un acquazzone fa notizia figuriamoci due colpi di fucile.



COMUNICATO STAMPA 

Facendo seguito ai fatti gravissimi di Legnaro di qualche giorno fa, riconducibili agli irregolari malviventi Albanesi più volte espulsi che illegalmente si sono introdotti in casa di Walter Onichini presumibilmente per rubare, la sezione Lega Nord di Legnaro, assieme alle sezioni di Saonara, Piove di Sacco, Arzergrande, Terrassa, Anguillara e tante altre sezioni, organizza una manifestazione davanti alla locale casenna dei Carabinieri per sabato 27 luglio dalle ore 10:30 in poi. 

Il segretario della sezione Lega Nord di Legnaro Criconia Stefanino, promotore di questa manifestazione condivisa anche da altri militanti e cittadini, sostiene che i fatti verrano valutati e accertati dagli inquirenti e dal magistrato di turno, che l'attuale legislazione in materia di violazione del domicilio, furto, danneggiamento, legittima difesa e altri reati più gravi ed efferati attinenti alla proprietà privata, è inadeguata ed obsoleta, e propone pertanto al legislatore di rivederla ed adeguarla coerentemente ai tempi e alle specifiche situazioni, tenuto conto della crescita di tali fenomeni. "E' necessario anzitutto inasprire le pene per tutti i reati attinenti alla violazione del domicilio, furto e danneggiamento in abitazione, rapimento, torture, omicidi ecc., per poi passare al resto - sottolinea il segretario Criconia -. Il punto è che dovremmo in primis rendere efficace e permanente l'espulsione dei delinquenti clandestini, come da normativa vigente, senza farli rientrate nel nostro Paese. Inoltre, è doveroso applicare la legge sull'immigrazione clandestina, eliminando quei cavilli che consentono puntualmente di aggirarla e di permettere ai clandestini di delinquere nelle nostre case, ai danni delle nostre famiglie". 

"Siamo vicini moralmente e umanamente alla famiglia Onichini e ci rendiamo conto della tragedia che stanno vivendo cercando di affrontare la paura ed il lungo calvario giudiziario che seguirà - continua Criconia-.Siamo rammaricati e preoccupati poiché quello che è capitato alla famiglia Onichini potrebbe capitare a chiunque altro, cambiando radicalmente il corso della vita di una persona in una lenta, costosa ed inesorabile agonia senza fine. Le forze dell'ordine, a cui rendiamo gran merito e riconoscenza per la loro attività di prevenzione e lotta contro il crimine, sono impegnate quotidianamente e costantemente per contrastare anche questo genere di reati e sono impossibilitate a presidiare casa per casa in un così vasto e denso territorio 24 ore su 24. Pertanto, molto spesso la responsabilità della difesa della nostra casa, dei nostri cari e dei nostri beni sudati con tanti anni di sacrifici e lavoro onesto, è lasciata in mano ai componenti stessi della famiglia. Difatti in una manciata di secondi ci si trova costretti a decidere, non sempre a mente lucida, cosa fare ed in che modo agire, sperando di farlo in conformità alle leggi vigenti". 

"La vera grande crudeltà, che aumenta con i numerosi casi di uccisioni , torture, rapimenti e violenza - conclude Criconia - è il fatto di trovarsi con i propri cari, nella propria casa, nel mezzo di una tragedia che non si sa come finirà e quali danni causerà, per colpa di delinquenti clandestini senza scrupoli e senza paura, che vivono esclusivamente di questi espedienti. Tutto questo non è giusto e deve assolutamente cambiare attraverso azioni rapide e concrete del legislatore . Non si può liquidare una questione così complessa e delicata con un 'poteva andare peggio', senza affrontare in modo organico e strutturale il problema, cioè dando risposte ai cittadini in tennini di sicurezza". 

Il Segretario Lega Nord di Legnaro Stefanino Criconia 


4 commenti:

Unknown ha detto...

Ciao Davide riporto quello che tu hai scritto e che desidero commentare"Alla luce di ciò trovo stucchevole e fuori luogo il comunicato stampa che la Lega locale ha diffuso anche attraverso dei volantini. Lamentarsi che manca una legge quando invece c'è ed è stata firmata proprio dal ministro leghista Castelli mi sembra un po' troppo pre elettorale e da ultima spiaggia. In oltre ho trovato scorretto a poco professionale, da parte della televisione, riportare solamente il primo comma della norma in questione tralasciando il secondo. Insomma a fine luglio anche un acquazzone fa notizia figuriamoci due colpi di fucile.
Nel nostro comunicato non ci lamentiamo come dici tu non che manca una legge ma che la stesa è obsoleta e inadeguata ai tempi e che bisogna inasprire le pene della violazione del domicilio e tutti i reati attinenti in relazione all'aumento esponenziale degli stessi.Questo naturalmente a prescindere da quello che Castelli fece a suo tempo. Difatti in occasione della manifestazione che come Lega Nord di Legnaro abbiamo organizzato Sabato scorso, chiedendo attraverso anche ad un accorato appello al legislatore ed ai nostri rappresentanti politici in parlamento di rendere efficaci e permanenti i decreti di espulsione ed eliminare quei cavilli che puntualmente vengono utilizzati per aggirare la legge sull'immigrazione clandestina.Infine piu risorse.e rispetto per tutte le forze dell'ordine e le polizie locali. Credimi Davide nessun intento pre elettorale ma ritenevamo giusto fare qualcosa di concreto certi del fatto che questo non ci porterà nessun voto in più anzi al contrario ma perlomeno forse un po'di sicurezza in più nelle nostre case.
stefano di Lallo
Vice segretario Lega Nord Legnaro

Anonimo ha detto...

Sport, nuove gestioni

Bandi di gara per gli impianti comunali e campo da calcio

LEGNARO. L’Amministrazione cerca nuovi gestori per gli impianti sportivi comunali. Per il palazzetto e arco struttura si procederà con l’affidamento diretto. È prevista la concessione di un canone annuo di 42 mila euro, a parziale copertura dei costi sostenuti dall’affidatario. La gestione lo scorso anno è stata affidata alla Asd Pgs 2000 e ora andrà rinnovata per un altro anno. Per il campo da calcio a Casone la gara sarà a evidenza pubblica e la base d’asta partirà da 4 mila euro. La concessione, in mano alla Asd Casone, è scaduta a giugno. Campo da calcio e pista d’atletica in viale dello Sport: qui si giocherà la vera partita. Interessate alla gestione pare siano almeno due società: la U.s. Legnarese, il cui contratto scadrà a fine mese e la Polisportiva Legnaro calcio, società nata a febbraio a seguito della frattura con la Legnarese. La gara parte da una base d’asta di 20 mila euro. Ad aggiudicarsi la gestione sarà la società che metterà sul piatto l’offerta economica più bassa. Proprio l’interesse manifestato da più parti per la gestione della stessa struttura ha convinto l’Amministrazione ad inserire nel bando nuovi criteri di selezione. Oltre alla miglior offerta al ribasso verrà tenuto conto degli anni di esperienza nella gestione delle strutture sportive, il grado di competenza della società (cioè del numero delle squadre registrate), l’effettivo numero di atleti iscritti, il progetto e la capacità di coinvolgere nuovi giovani atleti. Bando, tempi e modalità di partecipazione verranno resi noti al rientro dalle vacanze.

Martina Maniero

Anonimo ha detto...

SECONDA LINEA DEL TRAM

«Questa volta i lavori non creeranno disagi»

Antonio Conte, ex direttore Aps: «Il Sir1 fu più complesso. Adesso grande opportunità»

Antonio Conte, ex direttore generale di Aps Holding sino al 2008 ed attuale direttore d’esercizio del tram di Mestre, accoglie con entusiasmo il progetto di realizzazione della seconda linea in città del tram, denominato Sir3, dalla stazione sino a Voltabarozzo, passando per gli ospedali (Civile e Sant’Antonio) e per via Forcellini.

«La costruzione del Sir 3 sarà molto più facile del Sir 1», spiega l’ingegnere Conte. «I cittadini non devono preoccuparsi. La nuova linea è lunga 5.5 km, mentre quella già esistente tra la Guizza e Pontevigodarzere arriva a 10.5. Mentre per quella in esercizio sono stati spesi, complessivamente, 110 milioni, per la linea futura ne servirebbero la metà. A livello tecnico, poi, non ci sarebbero grossi ostacoli da superare. La strada, che va dalla stazione agli ospedali già attualmente è abbastanza larga ed in buono stato. Non credo che il passaggio del tram renderà più pesante il traffico esistente. Anzi la circolazione sarebbe alleggerita molti andrebbero in ospedale sul mezzo pubblico. Anche il passaggio lungo Via Forcellini, con una fermata davanti al parco Iris, non dovrebbe creare problemi».

Il papà del tram di Padova, poi, rivela un particolare inedito sempre dal punto di vista tecnico. «Per superare il ponte sullo Scaricatore alla fine di via Facciolati si potrebbe benissimo utilizzare lo spazio, già esistente sul lato nord, dove una volta correva il vecchio e mai dimenticato tram, gestito dalla Società Veneta, che arrivava sino a Piove di Sacco, dismesso nel 1954», aggiunge Conte. «Su un lato potrebbero continuare a correre le auto e le moto con un senso unico alternato, mentre sull’altro circolerebbe solo il tram». Ed, infine, una breve nota riservata al parcheggio scambiatore, previsto a Voltabarozzo. «Lo spazio sul lato sud di via Piovese, dove già oggi si potrebbero ottenere, con una spesa modesta, circa 500 posti-auto, che potrebbero essere utilizzati anche dagli utenti che arrivano in città da Ponte San Nicolò, Legnaro, Saonara, Sant’Angelo, Piove di Sacco e Chioggia con le corriere di BusItalia. Io però sono favorevole al prolungamento del Sir 3 sino ad Agripolis». (f.pad.)

14 agosto 2013

Anonimo ha detto...

caro Davide, segnalo che nell'articolo del tram, l'ex direttore dell'Aps si auspica che la linea arrivi sino ad Agripolis.
L'Amministrazione di Legnaro è come sempre assente, in questo dibattito. Eppure per Legnaro sarebbe un ottimo servizio poter contare di un collegamento primario con Padova ed i servizi cittadini. L'Amministrazione invece è presa dai campanilismi della Saccisica.... come sempre ci accodiamo a seconda del vento politico.
Saluti.