martedì 28 maggio 2013

Democrazia liquefatta

Democrazia liquefatta
I risultati definitivi della tornata elettorale amministrativa si sapranno soltanto a sera inoltrata. Eppure i giornali già titolano "Crollo del M5S". E' un titolo banale: tutti sapevano - per primi gli elettori e gli attivisti del MoVimento - che nelle elezioni comunali il M5S non avrebbe certo ripetuto il risultato delle politiche. Del resto, tra persone sincere questo fatto non sarebbe neppure oggetto di discussione: non c'è nessun rapporto tra le consultazioni politiche nazionali e le elezioni locali. Il problema, però, è un altro, ben più profondo: perché dovremmo essere felici, ed esultare, di fronte al "crollo" del M5S? Hanno forse vinto il Pd o il Pdl? I "partiti" hanno riacquistato la fiducia dei cittadini? Di cosa dovremmo essere felici? Del fatto che un romano su due non è andato a votare? Di un grado di astensione che non ha precedenti? È sorprendente vedere come si possono leggere le notizie, come la stampa possa presentarle. Possibile che non capiscano il dato reale? Ossia che la crisi della democrazia rappresentativa continua ad acuirsi, a farsi sempre più grave. Si attacca il M5S, ossia l'unica forza politica che è riuscita nel tentativo di riportare i cittadini alla partecipazione politica, all'interesse per la cosa pubblica. Un italiano su due non è andato a votare: questa è la crisi, sempre più profonda, della partitocrazia, e non il "crollo" del M5S. Si è tanto spesso parlato di "società liquida". Ebbene, la nostra è una democrazia liquida, ma liquida va inteso come liquefatta. Lo sconfitto è il sistema dei partiti. Lo sconfitto è un sistema politico che non funziona più." Paolo Becchi

Visto l'improvviso start del PD legnanese per la corsa alle elelzioni 2014 mi permetto di chiedere: e se a Legnaro si formasse una lista M5S, a chi andrebbe a togliere i voti? Un 12% non è utile per diventare sindaci, ma è indispensabile in una probabile corsa al foto finish.

Saluti Davide 

5 commenti:

Il Provocatore ha detto...

Certo qualche "errorino" il m5* lo avrà anche fatto o no? O siete/sono troppo perfetti per errare? Ah scusa dimenticavo il commento del grillo-supremo... è colpa degli elettori..

Detto questo, torniamo nella contea di Legnaro, è ovvio che il pdmenoelle e l'apparato nostalgico post-pseudokomunista darebbero la colpa ai 5* in quanto incapaci (un po come il supremo-grillo) di fare autocritica e sopratutto di andare OLTRE con la mente nella pianificazione politica...



Il Provocatore

Anonimo ha detto...

Secondo me il M5s può contare su un 10/15% di elettori. La cosa strana è il 25% delle politiche. Con questa tornata elettorale ha posizionato i suoi cittadini all'interno di tutte le municipalità dove ha parteciato. Non mi sembra un risultato così deludente. Il compito politico del M5s, lo dico senza il permesso di Grillo, è quello di portare alcuni temi che i partiti non vogliono discutere. E da questo punto di vista credo che i risultati si stiano vedendo eccome. Lo stesso Marino ha dichiarato che i temi del M5s sono i suoi temi, per non parlare della campagna elettorale della Serrachiani in Friuli. Anche Renzi una volta disse che sarebbe stato opportuno copiare il programma di Grillo. A Legnaro una lista M5s destabilizzerebbe tutto e tutti. di fatto raccoglierebbe il 10% dei voti senza nemmeno fare campagna elettorale. Io, che sipatizzo per il M5s, non la ritengo la cosa più opportuna per il nostro paese. Mi piacerebbe invece una lista civica composta da personalità provenienti dal mondo delle associazioni. Persone che in questi anni hanno dimostrato di saper fare e si sono spesi per la comunità. Persone fuori dal ristretto circolo della politichina legnarese. Persone che senza essere contro a Tizio o a Caio si distinguano dagli attuali amministratori per la correttezza e la trasparenza. ( ma di queste persone ce ne sono più di 5?) Purtroppo non credo che i partiti siano in grado di coinvolgerle e, al di la delle intenzioni di qualcuno, credo che i posti in lista saranno occupati da chi c'era già con qualche innesto di chi è loro amico. Ecco che la riflessione sulla crisi della rappresentatività politica/partitica prende forma e sostanza.

Anonimo ha detto...

Ilva, le tute blu di Legnaro preoccupate

28 maggio 2013 — pagina 28 sezione: Nazionale

Tra i 40 mila metalmeccanicicoinvolti nella crisi dell’Ilva (compreso l’indotto), ci sono anche i quaranta dipendenti della sede di Legnaro con gli ottanta colleghi del grande magazzino di Marghera. Nello stabilimento di via Enrico Fermi i lavoratori padovani, dipendenti del Gruppo Riva a tutti gli effetti, tagliano e spianano i cosiddetti coils. Ovviamente, dopo le dimissioni del Consiglio di amministrazione, anche le tute blu di Legnaro, sono molto preoccupate di quanto sta succedendo a Taranto e nelle altre sedi dell’Ilva. Un “caso” finito sulla scrivania del ministro allo sviluppo economico Flavio Zanonato. E da sempre all’attenzione di Antonio Silvestri, segretario provinciale della Fiom-Cgil. «Per il momento il lavoro non manca» sottolinea il delegato della Fiom-Cgil, Antonio Paccagnella, «La produzione non è rimasta mai ferma. Né alcuni mesi fa quando la Procura della Repubblica intimò il blocco dei mezzi di produzione nella sede centrale di Taranto né tre giorni fa, in coincidenza con le dimissioni del Consiglio di amministrazione. Per fortuna, le materie prime ed i manufatti continuano ad arrivare e non ci sono problemi neanche per le commesse da parte delle aziende del Nordest, a cui sono destinate le nostre lavorazioni». Il sindacalista dello stabilimento di Legnaro prosegue: «Con il doppio turno si resta in fabbrica anche fino alle dieci di sera, ma è chiaro che, ogni volta che pensiamo alla certezza del nostro futuro occupazionale, non possiamo certo restare tranquilli». Intanto il segretario della Fim-Cisl per Padova e Rovigo, Gianni Castellan, lo stesso che è stato coordinatore sindacale nazionale della vertenza Zanussi-Electrolux, lancia un accorato appello al ministro dello Sviluppo economico. «Non c’è tempo da perdere» osserva il sindacalista della Fim, già alle soglie della pensione, «Zanonato, per non correre altri rischi di fronte alle scelte nefaste effettuate dalla famiglia Riva, deve prendere una decisione drastica. A questo punto l’Ilva va messa in amministrazione straordinaria in base alla legge Prodi-Marzano. Come, d’altronde, in passato, a livello locale, era stato fatto anche per la Finmek e la Fidia. Soltanto così si possono garantire la produzione e la tenuta occupazionale della più grande azienda italiana che produce acciaio». Felice Paduano

Anonimo ha detto...

anonimo 5 stelle, perchè non vieni alla riunione lunedi sera dove potrai fare tutte le tue domande, analisi, critiche che saranno ascoltate , eventualmente controbattute come in una democrazia normale. Non esiste una lista precostituita, ma l'incontro serve a lanciare alcune idee, a trovarne dlle altre. Poi la sigla PD potrà restare, potrà formarsi una lista civica (ma non con dentro tutti), altre soluzioni con chi ci vorrà stare. Ti aspettiamo.
L. Collesei Consigliere di Vivere legnaro e uno dei relatori alla serata. ciao

Anonimo ha detto...

Vede Collesei se lo spirito è quello di chi sta in cattedra e gentilmente ascolta io credo che rimarrò a casa. Vi presentate come coalizione e democraticamente accetterete idee e consigli a patto che vi vedano d'accordo. La mia idea di democrazia normale è un'altra. Poi, in sede di elezioni amministrative, credo che bisognerebbe pagare il pubblico che si presti ad ascoltare un relatore che da 30 anni si presenta in lista raccogliendo pochissime preferenze personali: ma di chi è rappresentante? Chi crede di rapresentare?Possibile che i partiti non siano in grado di trovare qualcun altro? E non mi riferisco ne a lei ne al sindaco di Este di cui ignoro le motivazioni della sua presenza. Su quel palco non c'era spazio per qualcun altro? Magari della parrocchia o del mondo delle associazioni? Siete così chiusi in voi stessi, così autoreferenziali. Fate un video della riunione, mettetelo in rete così almeno uno può saltare le parti inutili. Democrazia 2.0