martedì 11 maggio 2010

LEGNARO: BILANCIO COMUNALE DI PREVISIONE 2010 “CON SORPRESA”.

Ricevo e pubblico dal Cav. Negrato

Premessa

Prima della riforma delle Autonomie Locali (Comuni e Province), il Sindaco di un Comune veniva eletto dai Consiglieri, in Consiglio Comunale. Essendo i Consiglieri eletti con il sistema proporzionale, il Sindaco eletto rappresentava sempre la maggioranza assoluta del corpo elettorale.
Ora, con la riforma, il Sindaco viene eletto direttamente dagli elettori, e, come nel caso del nostro Comune, il candidato Sindaco che ha un voto più degli altri contendenti risulta vincitore e viene proclamato eletto, a prescindere dal fatto che abbia avuto o no la maggioranza dei voti. E' la Legge del voto maggioritario.
Si può verificare - si veda Legnaro alle ultime elezioni comunali - che il Sindaco eletto riceva un terzo dei voti e in Consiglio Comunale capeggi una maggioranza con n. 12 rappresentanti, mentre l'opposizione, presente con due liste, abbia raccolto il 66% dei consensi e, in Consiglio Comunale, si trovi rappresentata con n. 5 Consiglieri: 12 a 5. Per me una anomalia. Di fatto la minoranza in Consiglio Comunale, nel paese, rappresenta la maggioranza; la maggioranza in Consiglio Comunale, nel paese, è minoranza. Non si tratta di un bisticcio di parole, è così,... Un premio di Legge.

La stessa riforma, Legge n. 267/2000, articolo 46, comma 3, prevede che il Sindaco una volta eletto, dopo aver formato la Giunta con la nomina degli Assessori, in Consiglio Comunale dia lettura del programma di mandato. E' obbligo redigere in modo abbastanza fedele le linee programmatiche e i progetti da realizzare nel corso dei cinque anni di amministrazione, un documento-programma pensato ed oculato: se sono previste delle opere devono pure esserci i mezzi per farvi fronte. Questo a differenza di un programma elettorale, che di solito è un libro dei sogni dove si promette di tutto e di più, compresa la luna nel pozzo....ecc.

La compagine che vince le elezioni, arrivata in Comune, ha qualche tempo per capire e ambientarsi nella stanza dei bottoni, deve garantirsi dei mezzi amministrativi, sincerarsi sulle entrate e uscite, verificare i debiti, e quindi stendere il suo programma di mandato, possibile e credibile. Questo programma diventa un documento istituzionale dell'Ente, è elevato a dignità di Delibera, diventa la faccia pubblica della Amministrazione nei confronti dei cittadini, di Enti, Autorità, Corte dei Conti, Ministero degli Interni, Università, ecc.
A Legnaro, prima in Giunta Comunale con la Delibera n. 100 del 07/07/2009, e, successivamente in Consiglio Comunale, con la Delibera n.31 del 28/07/2009, il programma di mandato, dopo approfondite discussioni, come si legge in Delibera, viene approvato.
Con sorpresa ci si accorge che il programma approvato è la fotocopia autentica, speculare del programma elettorale. A tutta la prima pagina porta il simbolo della lista civica Moderati per Legnaro con la scritta “Sindaco Oregio Catelan con Bettini, elezioni comunali 6-7 giugno 2009”.
Il simbolo di lista viene elevato a stemma comunale? Pare di sì. E' dal tempo del fascismo che un simbolo di partito o di lista non entra in un documento istituzionale: è successo a Legnaro! Come se nel programma di Governo il Parlamento approvasse il simbolo del partito del Presidente del Consiglio in carica: inimmaginabile! E' vietato dalla Costituzione.
Nelle Delibere menzionate, il simbolo di lista è ripetuto in più pagine, essendo fotocopie, anche la grafica si presenta con spot pubblicitari-elettorali da manifesto. In più pagine si chiede il voto: votate per noi che abbiamo amministrato bene, che abbiamo... che abbiamo... Molte promesse sono più volte ripetute. Si leggono strafalcioni. Esempio: viene declassata la Parrocchia al rango di associazione sportiva, con l'aggiunta: la valorizzeremo noi. Gli attuali Amministratori considerano la Parrocchia un ente comunale; … e avanti di questo passo. Il programma di legislatura si chiude ancora con il simbolo di lista e la scritta: …”.questo ci impegnamo di fare con il tuo voto, Oregio Catelan con Bettini.”
Siamo all'analfabetismo amministrativo! Ma all'ignoranza c'è un limite, e questo è troppo!
Il Sindaco e Bettini non si sono accorti che le elezioni sono già avvenute, che la campagna elettorale è finita e che abbiamo già votato. Come si fa poi scrivere in Delibera “approvato dopo lunga discussione”?
Questi Signori sono Amministratori pubblici da 10 anni: se hanno amministrato con questa perizia il Comune, apriti cielo.

Una volta eletto il Sindaco, per Legge e per buon senso, è il il Sindaco di tutti, è il Sindaco di Legnaro; non è il Sindaco della lista civica: della lista civica era il candidato.........
Se alle ultime elezioni i nostri attuali amministratori sono stati abbandonati dal 43% del loro elettorato un motivo c'è: i danni sono palpabili, sotto gli occhi di tutti.
Dimostrano un comportamento imprudente e maldestro da lasciare allibiti.

Le Delibere citate, con stampato il programma (fotocopiato) sono pubblicate per Legge in internet sul sito del Comune di Legnaro. Si immagini l'impressione che ricevono del paese i vari Enti Pubblici che per motivi di istituto le leggono: il Ministero degli Interni, la Prefettura, la Provincia, i Comuni contermini, l'Università, lo Zooprofilattico della tre Venezie che ha sede a Legnaro, la Camera di Commercio, una ditta che vuole insediarsi in loco, ecc. ecc.
Il paese ne esce umiliato: … Hai voglia a recuperare !!

Veniamo alla sorpresa pre-bilancio di previsione

Nella seduta del Consiglio comunale del 26/04/2010, il Sindaco, all'ultimo punto dell'ordine del giorno (il 12°) ha iscritto: approvazione bilancio di previsione del 2010. Deve essere discusso e approvato entro il 31 dicembre del 2009, per i Comuni ritardatari entro il 30 aprile del 2010.
Poche ore prima della seduta di Consiglio, ai Consiglieri, il Sindaco fa recapitare una comunicazione per informarli dell'aggiunta di un ulteriore punto all'ordine del giorno, il tredicesimo.
Perchè tutto questo? Trattandosi del primo bilancio di legislatura, al bilancio devono essere allegati diversi documenti, compresa la Delibera con il Programma di Mandato di cui sopra, e inviare il tutto alla Corte dei Conti e Ministero degli Interni.
Vista l'impresentabilità del Programma di Legislatura, Capi-settore del Comune che certificano con la loro firma il bilancio, per il sottoscritto, non se la sono sentita di fare brutta figura, giustamente ne va del loro prestigio. A malincuore e “umiliati”, Sindaco e Giunta, sono stati costretti a riportare in Consiglio Comunale il Programma di Mandato, e rivotarlo; però, questa volta, stilato con i crismi della regolarità, seppure denominandolo con un titolo diverso: Piano Generale di Sviluppo di Mandato. Il Sindaco, in seduta consigliare, l'ha letto di malavoglia, facendolo passare per ordinaria amministrazione. Una sciatteria amministrativa, anche se in ritardo, in qualche modo corretta almeno nella forma.

Questi Signori Amministratori devono sapere che non sono stati eletti per dirigere il circolo degli amici della bicicletta; se ne facciano una ragione, il Comune è cosa seria.

Precisiamo pure che nel nuovo Programma di Mandato compare per la prima volta la realizzazione della rotonda in crocevia, al posto del semaforo in centro paese: nel programma elettorale non c'era.
Una considerazione sul bilancio

La relazione che accompagna il bilancio, letta dal Sindaco, non fa menzione alcuna circa la crisi economica in atto in Italia e nel mondo, e relativi riflessi sociali negativi locali; una carenza non di poco conto.
Trova, invece, modo di lamentarsi - per l'undicesima volta in 11 anni - che i trasferimenti tributari inviati dallo Stato al Comune sono limitati; ciò avviene perchè gli Amministratori Comunali degli anni ottanta (in ossequio alla Legge) non hanno sforato i conti di bilancio; se l'avessero fatto noi ora avremmo più soldi!!
E' inconcepibile un ragionamento siffatto da parte di un Amministratore: si commenta da sé. Viene da chiedersi perchè il Sindaco non sfora, ora, il patto di stabilità? Risponde che ci sono delle responsabilità personali. Giusto. Ma vale anche per gli Amministratori degli anni ottanta!!

Il bilancio è fatto di numeri, entrate e uscite; nella discussione che ne è seguita in Assemblea, di numeri, che sono e formano la sostanza, non se ne è parlato, parole, solo parole....

Mi permetto di segnalare alcuni dati di bilancio riferiti alla partita di Entrata.

Il Comune incassa nel 2010:

- 2 milioni di Euro direttamente dalla famiglie dei Legnaresi per ICI,
addizionale IRPEF e altro (non è poco);
- 2 milioni di Euro quali trasferimenti dallo Stato e Regione Veneto;
- 1 milione di Euro da vendite di proprietà comunale (lasciti vincolati, il volume delle scuole elementari di Volparo, ecc. (Rammento che gli edifici scolastici e le aree scoperte di pertinenza
sono beni indisponibili, articolo 826 -seguenti e precedenti- del Codice
Civile) ;
- 500 mila Euro per oneri di fabbricazione;
- 550 mila Euro per accensione di un mutuo;
- 500 mila Euro e oltre per residui e avanzo ;
- altri centinaia di migliaia di Euro pagati dai cittadini per servizi diretti.

Si tratta, come si vede, di una grande quantità di denaro che entra e viene speso a piene mani; e non basta mai. Vengono aperte sempre nuove finestre di spreco; il bilancio distrugge se stesso.
Esempio: ogni anno si spendono circa 800 mila Euro per debiti contratti in precedenza.
Tasse, debiti, disagi continui per i cittadini, sono il risultato di 10 anni di amministrazione Bettini e la sua maggioranza.
Visto che l'attuale Sindaco, nell' introduzione al bilancio si è riferito agli anni ottanta, mi permetto di segnalare alcuni interventi fatti nel nostro Comune dai suoi Amministratori nel periodo che va dal 1980 e 1984:

- risagomate e asfaltate via Genova, via Ferrarin, via Della Resistenza (erano sentieri di campagna);
- acquistati 17 mila mq di terreno per realizzare il primo stralcio PEEP del centro;
- acquistati 12 mila mq di terreno e realizzato il verde pubblico di via Cavour;
- realizzati 600 metri lineari di doppia pista ciclabile e pedonale, di collegamento
della zona industriale con il centro paese, a lato della statale 516;
- realizzato il campo di calcio di Casone con parcheggio; il terreno era stato
oggetto di precedente acquisto;
- realizzato il monumento ai caduti di tutte le guerre, da allora, non ancora
completato;
- acquistato un autobus per il trasporto degli alunni;
- in quegli anni il costo della raccolta immondizie gravava sulle famiglie per un
40%, il rimanente 60% lo copriva il Comune;
- salvato dall'abbattimento, già deciso, un palazzo del '700 in centro paese: villa
Spigon;
- obbligata la Regione Veneto a restaurare la Corte Benedettina.

Sempre in quei anni il Comune non aveva le entrate per l'ICI, né per l'addizionale IRPEF: non esistevano. Non furono applicate nuove tasse, né aumentate quelle esistenti.

L'attuale Sindaco si tolga tanto di capello verso gli Amministratori del tempo, si aggiorni e si renda conto che il bilancio va gestito e amministrato, non solo speso.
Si abbia l'umiltà di imparare dalle nostre famiglie, maestre nello spendere bene i pochi stipendi che entrano in casa, per far quadrare i conti.

P.S. Una catena al piede del paese è il Piano Regolatore Generale in atto, programmato per i prossimi 60 anni: costerà caro ai Legnaresi. Nei primi 10 mesi di vita l'Amministrazione Comunale, in minoranza nel paese, è già intervenuta con una decina di ulteriori varianti.
Questa tendenza in favore della speculazione edilizia, ci auguriamo, finisca: il 90% dei cittadini non l'approva.


Legnaro, 08/05/2010

3 commenti:

Davide Bianchini ha detto...

I tredici punti del giorno dell'ultimo consiglio sono davvero troppi! Non è possibile fare qualche consiglio in più? Con meno punti si avrebbe più tempo per la discussione. Ma tanto sappiamo che la discussione non interessa.
Meglio farei a dire che la discussione interessa solo a certe condizioni :n° uno deve convenire.
Come nel caso della consulta dello sport voluta dal neo assessore Conte. Un organo articolato e complesso dove la scuola di ballo con 20 iscritti avrebbe lo stesso peso dell'associazione calcistica con centinaia di associati, ma anche della polisportiva, che dopo aver fatto sacrifici pur di riunire più discipline sotto di se, si vede contare UNO come una società amatoriale. Per voce dello stesso assessore, esperienze analoghe di altri comuni riportano di continui conflitti all'interno della consulta stessa e di una generale immobilità rispetto alle decisioni da prendere. Ma allora perchè perseguire in questa direzione? La verità non ce la verranno certo a spiegare, rimane il dubbio della creazione di uno spazio dove poter, con comodo, dispensare favori e cariche in funzione elettorale senza alcuna rilevanza in merito alle decisioni, come sempre prese a camera chiusa, nonostante la maggioranza della popolazione voglia il cambiamento.
In linea con il pensiero l'unico, e per la cronaca ,l'approvazione della consulta ha subito uno stop poichè l'assessore, al posto di presentare il regolamento modificato dalla commissione regolamenti, ha riproposto il suo infischiandosene delle modifiche proposte dall'organo competente. Resosi conto di ciò, dopo una sospensione per discutere, il sindaco ha rimandato l'approvazione della delibera al prossimo consiglio. La prossima campagna elettorale sarà fra 4 anni, cosa ne dice l'assessore allo sport di proporre qualche novità invece di sprecare il tempo dietro alle consulte?

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Davide Bianchini ha detto...

Come titolare di questo spazio non tollero commenti che contengano offese gratuite dirette a persone determinate. Prego quindi chiunque di voler usare ironia e satira con intelligenza e maniere dovute. Grazie