mercoledì 4 febbraio 2009

Obiettivo 80%



Ricevo e pubblico volentieri il seguente post. A scriverlo è Stefano Venturini: uno dei tre candidati alle primarie del Partito Democratico di Legnaro. Chi le vince rappresenterà il PD e la relativa coalizione alle elezioni amministrative di giugno prossimo. In altre parole Stefano desidera diventare sindaco di Legnaro. Ritengo quindi indispensabile pubblicare il suo pensiero in merito a temi come l'ambiente. L'invito a scrivere su questo blog è rivolto a tutti coloro che desiderano partecipare alle prossime elezioni in qualsiasi forma ( sindaco, assessore, consigliere) di qualunque schieramento. Scrivete quindi e fateci sapere le vostre idee.

Acqua, Rifiuti ed Energia rappresentano tre questioni fondamentali per il futuro del nostro pianeta. Emergenze ambientali ed emergenze sociali aumentano laddove le politiche di governo del territorio non sono indirizzate a costruire una vera sostenibilità ambientale ed una maggiore giustizia sociale. Il nostro modello di sviluppo, improntato su uno spreco insostenibile di materie prime, di energia e sulla produzione di una quantità enorme di rifiuti, non può più essere definito “sostenibile”.
Bisogna attuare una politica integrata sui rifiuti e sull’ambiente che non solo miri al necessario aumento della raccolta differenziata, (l’obiettivo per Legnaro dovrebbe essere l’80%) ma che costruisca una strategia anche per la riduzione dei rifiuti ed il loro riutilizzo, con un investimento sicuramente immane nella partecipazione, nell’informazione e nella sensibilizzazione dei cittadini volto a raggiungere l’obiettivo “rifiuti zero”.
Senza una partecipazione vera ed un aumento della coscienza collettiva sul valore dei beni comuni rischiamo di perdere il controllo di fattori determinanti il nostro benessere. Quindi ben vengano i negozi con detersivi ed altri beni di consumo alla spina e senza imballaggio, bisogna però che ci sia la coscienza dei cittadini a scegliere consapevolmente questo tipo di beni.
L’Italia è il paese Europeo con il maggior consumo di acque minerali. Il motivo non è di certo la minor qualità delle acque di acquedotto bensì da una massiccia campagna pubblicitaria che ci induce all’acquisto dell’acqua al supermercato con costi superiori del 1000% rispetto a quella “del Sindaco” e con una qualità non certo migliore. L’acquisto di acque minerali comporta gravi conseguenze sull’ambiente per i rifiuti che producono (bottiglie di plastica da smaltire) ma anche per la grande circolazione di tir che attraversano l’Italia per trasportare l’acqua del Sud Italia al Nord e viceversa.
“Qualsiasi cosa accada alla terra, accade ai figli della terra” (Capo Indiano 1852).
La partecipazione si ottiene anche partendo dalla scuola.
La questione rifiuti coinvolge tutti, ma saranno le generazioni future, i nostri figli, a subire le conseguenze del nostro comportamento irresponsabile.
I ragazzi, si sa, prendono con impegno i compiti loro assegnati ed è su questa loro caratteristica che si deve puntare, oltre che sulla loro capacità di convinzione nei confronti dei genitori e della loro famiglia.
Dobbiamo allora impegnarci per far capire ai ragazzi che i rifiuti, trattati in modo adeguato, recuperati e riutilizzati, possono rappresentare una ricchezza capace di far risparmiare risorse. Una montagna di rifiuti può essere considerata una miniera, se opportunamente trattata.
Con la carta riciclata si risparmiano gli alberi, le panchine dei giardini possono essere prodotte utilizzando la plastica delle bottiglie al posto del petrolio, i rifiuti di cucina diventano un ottimo concime naturale che va a sostituire quello chimico.
Azioni concrete e positive possono essere realizzate anche a scuola in modo tale da consolidare questo fondamentale dato concettuale: il rifiuto può essere considerato una vera e propria risorsa.
Ma la risorsa migliore è produrre meno rifiuti.
Stefano Venturini.

P.S.
E se a Legnaro si facesse il distributore dell'acqua come nel filmato?

Saluti "chiacchere da bar" Davide

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